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 Da Ilo "cartellino rosso" contro lavoro minorile"Cartellino rosso" contro il lavoro minorile al fischio di inizio dei mondali di calcio, al via il 12 giugno in Brasile. E' questa la campagna informativa che l'Ilo, l'organizzazione internazionale del lavoro, si appresta a lanciare per ricordare come, ad essere coinvolti dal fenomeno, siano 168 milioni di bambini in tutto il mondo. Una dimensione inaccettabile anche se i numeri parlano di un calo progressivo e costante. La campagna è partita la prima volta in coincidenza con la Coppa delle Nazioni africane nel 2002. Circa 84 milioni di minori, tra i 5 ed i 17 anni, ricorda l'Ilo, lavorano in aziende agricole, nelle miniere o nelle fabbriche.Milioni di bambine e bambini lavorano inoltre come domestici, altri sono vittime dello sfruttamento sessuale o coinvolti nel commercio di droga o mendicano per la strada. Circa 5,5 milioni, poi, sono vittime delle nuove forme di schiavitù come la tratta di esseri umani e i bambini soldato costretti a combattere nelle forze armate governative o nelle milizie private. "La campagna Cartellino rosso al lavoro minorile è legata al gioco del calcio e al diritto di tutte le bambine e i bambini a giocare. Per questo motivo sarà lanciata in occasione dell'avvio della Coppa del mondo di calcio", spiega Corinne Vargha, direttrice del programma internazionale dell'Ilo per l'eliminazione del lavoro minorile.In Italia la Giornata mondiale contro il lavoro minorile prevederà, in varie città, una serie di iniziative che coinvolgeranno istituzioni, scuole, associazioni e attori del mondo del lavoro. Dal mondo della musica arriverà il contributo della Suzuki Orchestra, con oltre 130 bambini musicisti, diretta da Antonio Mosca; dal mondo della danza quello del Maestro, Vladimir Derevianko; dal mondo dello sport il contributo dei giocatori della squadra di Rugby Calvisano, campione d'Italia; dal mondo del lavoro quello del ministro del lavoro e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil.