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 Flai, Cgil e Inca - Allestimento di uno sportello-servizi all'interno di Masseria Boncuri"Siamo arrivati, anche quest'anno, alla stagione della raccolta delle angurie nella zona del Salento che ha come principale centro produttivo Nardò. E anche quest'anno - dicono i sindacalisti della Flai e Cgil di Lecce - la nostra preoccupazione più grande è che qualsiasi errore di superficialità, di improvvisazione e approssimazione finirà con l'essere pagato, pesantemente, dalla parte più debole, in tutta questa annosa vicenda: i lavoratori. Stranieri, molti di essi stagionali, che attraversano tutta l'Italia per lavorare nei territori interessati dalle raccolte di frutta e ortaggi"."In questi anni di faticosa attività sindacale - riferiscono  - la Flai e la Cgil di Lecce hanno avuto modo di conoscere da vicino, uno a uno, questi lavoratori e la realtà in cui vivono e lavorano. Il 90 per cento di loro ha una storia di migrazione, di sacrificio e privazione e continua nel nostro territorio a condurre un'esistenza durissima". "Ma non è la pietà né la carità ciò che cercano - puntualizzano Cgil e Flai - essi chiedono di vivere e lavorare in condizioni dignitose e di avere riconosciuti i diritti sindacali sul lavoro. Chiedono delle regole che consentano loro di avere una reale alternativa al sistema illegale e fortemente radicato del caporalato".La Cgil e la Flai hanno già iniziato a svolgere la propria attività sindacale sul campo, incontrando i lavoratori, e hanno annunciato che ogni giovedì pomeriggio alle 16.30, a partire dal 12 giugno, saranno presenti con un secondo camper (oltre a quello Flai) nei pressi di Masseria Boncuri, attrezzato, con la collaborazione degli operatori Inca, per svolgere attività di patronato in favore dei lavoratori migranti. "Cerchiamo - affermano - così come stanno facendo anche altre associazioni, di svolgere un concreto servizio di legalità e tutela dei diritti nell'interesse, non solo di questi lavoratori, ma di tutto il territorio e della sua comunità".