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 Inps: ok Civ a bilancio preventivo 2015, 6,7 mld di "rosso"Anche il bilancio preventivo 2015 approvato dal Consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) dell'Inps evidenzia "la tenuta dei conti del sistema previdenziale italiano, nonostante il perdurare della crisi economico-finanziaria". Questa positiva osservazione "non consente, tuttavia, di ritenere esauriti i necessari interventi strutturali". Lo rende noto l'Inps al termine della riunione del Civ che ha approvato il bilancio di previsione 2015.Solo questi interventi strutturali, sottolinea l'Inps, "potranno  consentire la piena sostenibilità, anche e soprattutto nel lungo periodo, del sistema previdenziale a garanzia delle aspettative di giovani, lavoratori, pensionati e imprese". Particolare attenzione, afferma l'Inps, "occorrerà prestare alle fasce più deboli della popolazione, nel più ampio quadro degli interventi a sostegno del reddito e del mercato del lavoro, già previsti, tra l'altro, nel Jobs Act".Il bilancio, che tiene conto della legislazione vigente al 30 settembre 2014, prevede per il 2015 entrate contributive per 213.564 milioni di euro (+2.318 milioni rispetto alle previsioni aggiornate del 2014) e uscite per prestazioni istituzionali per 307.239 milioni (+2.120 milioni rispetto alle previsioni aggiornate del 2014). In particolare, la spesa per prestazioni pensionistiche è risultata pari a 270.644 milioni (+1.065 milioni rispetto alle previsioni aggiornate del 2014).Nel bilancio si prevede un disavanzo economico di esercizio di 6.845 milioni (con un miglioramento di 5.306 milioni rispetto alle previsioni aggiornate del 2014) e 11.731 milioni di avanzo patrimoniale.Nell'approvare il bilancio di previsione 2015, il Civ ha ribadito la necessità di monitorare attentamente gli equilibri di bilancio di tutti i fondi e le gestioni previdenziali amministrate dall'Inps che presentano un trend negativo, per le quali è necessario trovare soluzioni legislative da parte dei Ministeri vigilanti.L'Istituto sta continuando ad operare tagli alle spese di funzionamento, che hanno superato l'importo annuo di 600 milioni di euro. Ulteriori misure di contenimento sono già previste nella legge di stabilità 2015 e troveranno attuazione nella prima nota di variazione al bilancio.