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 Mafie: don Ciotti, sconfitte se Costituzione fosse applicata
"La nostra democrazia è ancora malata nonostante la bellezza della nostra Costituzione che è il primo testo che se applicato sconfiggerebbe radicalmente le mafie". A dirlo è stato don Luigi Ciotti, intervenendo ad una manifestazione a Siderno in occasione del decimo anniversario dell'omicidio di Gianluca Congiusta, un commerciante ucciso in un agguato di 'ndrangheta il 24 maggio 2005. All'iniziativa hanno partecipato numerosi sindaci della Locride."Fare memoria - ha detto, tra l'altro, don Ciotti - significa non solo ricordare occasionalmente ma un impegno preciso accanto ai familiari delle vittime per chiedere giustizia. C'è bisogno di una partecipazione attiva e responsabile di tutti i cittadini e dell'associazionismo perché il cambiamento c'è se inizia da noi. Le mafie si sconfiggono nel momento in cui la gente ha la dignità e recupera la libertà attraverso un lavoro onesto, una cultura adeguata ed i diritti che in questo periodo vengono sempre meno".Infine, parlando del ruolo della politica, don Ciotti ha sottolineato come questa "deve essere l'arte del servire gli altri per il bene comune e non del servirsi degli altri".ansa