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Rignano Flaminio/ Narcotizzavano e drogavano bambini per farli partecipare a giochi erotici. Sei arresti


DA AFFARI ITALIANI Narcotizzavano i bambini, e li drogavano per costringerli a partecipare a giochi erotici. Le vittime di insegnanti senza scrupoli e collaboratori di una scuola materna di Rignano Flaminio, vicino Roma, sono bimbi dai 5 ai 10 anni. Sei persone sono state arrestate su provvedimento del gip del tribunale di Tivoli. Le accuse sono: "associazione a delinquere finalizzata a commettere sottrazione di minore, sequestro di persona, violenza sessuale di gruppo, violenza sessuale su minori di anni dieci, atti osceni in luogo pubblico e altro". L'ordinanza di custodia cautelare, fatta eseguire dai carabinieri della compagnia di Bracciano, è stata notificata a tre maestre, il marito di una delle donne, una bidella, un extracomunitario addetto a un distributore di benzina del paese e a un noto autore televisivo. Due delle tre maestre erano in servizio nella scuola da alcuni decenni e, oltre ad essere madri, sono nonne di bambini che hanno la stessa età degli scolari che sarebbero stati sottoposti a violenze sessuali. Una delle due è prossima al pensionamento L'inchiesta aveva preso il via sulla base di una serie di denunce presentate nel luglio del 2006 da cinque famiglie, assistite dagli avvocati Roberto Ruggiero, Franco Merlino e Antonio Cardamone i quali, appresa la notizia, hanno espresso "soddisfazione per il paziente operato degli inquirenti". Nelle denunce i genitori spiegavano che i bambini non volevano più andare a scuola. "Avevano crisi di pianto quando li accompagnavamo. Il nostro incubo è iniziato così". Le prime avvisaglie, nella primavera scorsa: "Mio figlio aveva arrossamenti e dolori ai genitali e la cosa si ripeteva per diversi giorni. All'inizio pensavo fosse un problema di alimentazione, pensavo avesse mangiato qualcosa che gli potesse aver fatto male. Poi mi sono confrontata con altri genitori che mi hanno raccontato le stesse cose, anche i loro figli avevano gli stessi problemi. E poi avevano crisi di pianto quando li portavamo a scuola".