Ecco cosa succede in un Paese dove la giustizia non funziona e i magistrati pensano a perdere tempo con Moggi invece di spendere bene i nostri soldi e condannare delinquenti ed assassini!! Cogne, Franzoni condannata a 16 anni... Ma intanto resta ancora libera!Sentenza del processo d'AppelloAnna Maria Franzoni è stata condannata a 16 anni di carcere nel processo d'Appello a Torino per l'omicidio del piccolo Samuele nella villetta di Cogne. La corte d'appello ha concesso ad Anna Maria le attenuanti generiche dichiarate equivalenti alle aggravanti. In primo grado l'imputata era stata condannata a 30 anni di reclusione. Durante la lettura della sentenza la Franzoni non era presente in aula.Ora scattano i 90 giorni per il deposito della sentenza. "Visti gli atti 442, 599, 605 del Codice di procedura penale, in parziale riforma della sentenza impugnata, concede all'imputata le attenuanti generiche che dichiara equivalenti all'aggravante contestata e ravvisata, e la condanna calcolata la riduzione del rito, alla pena di 16 anni di reclusione". E' questo il testo della sentenza di secondo grado a carico di Anna Maria Franzoni letto dal presidente della Corte d'Assise d'Appello di Torino Romano Pettenati.La Corte, in base a quanto si ricava dalla lettura del dispositivo, ha confermato le pene accessorie per l'imputata: l'interdizione dai pubblici uffici, lo stato di interdizione legale e la decadenza dalla potestà di genitore.''E' stata una soluzione salomonica. Situazioni di questo genere si verificano con delle lunghe camere di consiglio, molto sofferenti. Avete sentito tutti quanti la voce del presidente che mi pare fosse molto commossa evidentemente, immagino, all'interno della camera di consiglio c'è stata una netta divisione'': è il commento di Paolo Chicco, titolare dello studio di cui fa parte il difensore Paola Savio.''E' l'inizio del crollo di un castello accusatorio - ha aggiunto - la prima tranche è stata fatta, adesso ce ne rimarrà un'altra in Cassazione dove spero riusciremo a concludere quello che abbiamo iniziato. Siamo arrivati in questo processo a dibattimento praticamente chiuso era un processo che pareva disperato abbiamo ottenuto un buon risultato. L'avvocato Savio è stata molto brava, ha ricevuto i complimenti di tutti vedremo che cosa succederà in Cassazione''.
VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA!!!
Ecco cosa succede in un Paese dove la giustizia non funziona e i magistrati pensano a perdere tempo con Moggi invece di spendere bene i nostri soldi e condannare delinquenti ed assassini!! Cogne, Franzoni condannata a 16 anni... Ma intanto resta ancora libera!Sentenza del processo d'AppelloAnna Maria Franzoni è stata condannata a 16 anni di carcere nel processo d'Appello a Torino per l'omicidio del piccolo Samuele nella villetta di Cogne. La corte d'appello ha concesso ad Anna Maria le attenuanti generiche dichiarate equivalenti alle aggravanti. In primo grado l'imputata era stata condannata a 30 anni di reclusione. Durante la lettura della sentenza la Franzoni non era presente in aula.Ora scattano i 90 giorni per il deposito della sentenza. "Visti gli atti 442, 599, 605 del Codice di procedura penale, in parziale riforma della sentenza impugnata, concede all'imputata le attenuanti generiche che dichiara equivalenti all'aggravante contestata e ravvisata, e la condanna calcolata la riduzione del rito, alla pena di 16 anni di reclusione". E' questo il testo della sentenza di secondo grado a carico di Anna Maria Franzoni letto dal presidente della Corte d'Assise d'Appello di Torino Romano Pettenati.La Corte, in base a quanto si ricava dalla lettura del dispositivo, ha confermato le pene accessorie per l'imputata: l'interdizione dai pubblici uffici, lo stato di interdizione legale e la decadenza dalla potestà di genitore.''E' stata una soluzione salomonica. Situazioni di questo genere si verificano con delle lunghe camere di consiglio, molto sofferenti. Avete sentito tutti quanti la voce del presidente che mi pare fosse molto commossa evidentemente, immagino, all'interno della camera di consiglio c'è stata una netta divisione'': è il commento di Paolo Chicco, titolare dello studio di cui fa parte il difensore Paola Savio.''E' l'inizio del crollo di un castello accusatorio - ha aggiunto - la prima tranche è stata fatta, adesso ce ne rimarrà un'altra in Cassazione dove spero riusciremo a concludere quello che abbiamo iniziato. Siamo arrivati in questo processo a dibattimento praticamente chiuso era un processo che pareva disperato abbiamo ottenuto un buon risultato. L'avvocato Savio è stata molto brava, ha ricevuto i complimenti di tutti vedremo che cosa succederà in Cassazione''.