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COSE CHE SUCCEDONO...


Treno deraglia a Porta Nuova: era carico di pendolari in arrivo dalla Val di SusaTORINOUn altro incidente alla stazione di Porta Nuova. Ieri, alle 7,20, il treno Bussoleno - Torino è deragliato mentre, a velocità ridotta, entrava in stazione con il suo carico di passeggeri e pendolari in arrivo dalla Valsusa. Uno scambio sarebbe stato attivato troppo presto, probabilmente mentre il convoglio non era ancora passato. Risultato: una parte del treno è proseguita senza particolari scossoni sul binario; i vagoni che si trovavano oltre il sistema di scambio, invece, hanno deragliato, travolgendo traversine, massicciata e condotte dei cavi che regolano i sistemi di segnalazione e di sicurezza. Passeggeri feriti? Per fortuna non ce ne sono stati. Ma, tra i pendolari in arrivo dai paesi della bassa valle di Susa, c’è subito chi parla di scarsa attenzione verso i pendolari. E di cattive condizioni di mezzi che le ferrovie impiegano per i servizi sulle linee secondarie e locali. «Basterebbe guardare alla pulizia per rendersi conto che c’è qualcosa che non va su quei treni. Troppo spesso sono sudici e trascurati: tutti segnali di una scarsa attenzione verso noi passeggeri» racconta al telefono uno dei testimoni dell’incidente. «Noi che eravamo sui primi vagoni, invece, quasi non ce ne siamo accorti di ciò che stava accadendo» puntualizza Fernando Martella, sindacalista Cobas della Gtt e addetto allo sportello dell’azienda dei trasporti torinesi aperto nell’atrio della stazione di Porta Nuova. «È accaduto tutto in un attimo. Abbiamo sentito un forte scossone e qualche istante dopo il treno s’è inchiodato a duecento metri dalle pensiline. Soltanto quando ci hanno fatti scendere abbiamo compreso cos’era accaduto. Le ultime due carrozze erano fuori dai binari».L’incidente di ieri arriva esattamente tre mesi dopo un altro guaio all’interno della principale stazione ferroviaria cittadina. Il 27 marzo scorso, il convoglio 507 che sarebbe dovuto partire per Reggio Calabria, mentre era in fase di preparazione, è arrivato troppo forte alla fine dei binari e si è schiantato contro i respingenti piazzati a poche decine di metri dall’ingresso della stazione. Risultato? Il «tronchino» è stato sradicato dalla banchina e rovesciato verso l'atrio passeggeri, con tutta la piattaforma di cemento armato su cui sono montate le putrelle d’acciaio con i respingenti. «Problemi di comunicazione tra il manovratore che c’era nelle carrozze di coda ed il macchinista» spiegarono i tecnici delle ferrovie, negando qualsivoglia problema di carattere tecnico, sia sul locomotore che sul sistema frenante del treno. Una soluzione che lasciò tutti contenti. Qualcuno addirittura parlò di eccessiva enfasi data a quel fatto: «Eventi di questo tipo possono accadere ogni giorno». Fine delle polemiche, almeno fino all’alba di ieri. Quando il treno regionale 10013, composto da carrozze «a pianale ribassato», cioè con almeno vent’anni di vita, ma interamente rimodernate, è deragliato entrando in stazione. Frenata. Ferrovieri che accorrono, operai con le pettorine che si affannano, pendolari che, armati di cellulare, fotografano quel treno di messo di traverso sui binari. A mezzogiorno le tracce dell’incidente sono già tutte cancellate. Sui binari resta un gruppo di operai che si affanna a riparare i danni.