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Post N° 216


COMMENTO POSTATO DA nick66 NEL BLOG DELL'AMICO CORSIVO.COMMENTO CHE MERITA UN POST, SUGGERITO DA KORADGL1Sono trascorsi i 100 giorni che si era dato "il liquidatore" Cobolli Gigli per costruire una squadra degna della serie A. Com'è andata? Beh, innanzitutto è arrivato lo sponsor FIAT. 33 milioni all'anno più eventuali premi. Tanto per fare un raffronto, la Tamoil ne dava 110. Non si poteva trovare di meglio? E' evidente che si è trattato di un buon affare per la Fiat a meno che qualcuno dia per assodato che alla Tamoil i soldi alla Juve li regalavano. C'è stato poi un aumento di capitale per 104,80 milioni per finanziare il nuovo stadio e per attrezzare la squadra per la Serie A con l'acquisto di nuovi giocatori. L' Ifil (la finanziaria della famiglia Agnelli), ha sottoscritto il 60% della quota mentre il 40% restante è stato sottoscritto dai piccoli azionisti. L'amministratore delegato Blanc ha detto a più riprese che la metà dell'aumento di capitale sarebbe stato investito sul mercato ma, dati alla mano, i conti non tornano visto l'affannarsi della dirigenza a dichiarare chiuso il mercato. Finora 49,5 milioni sono stati spesi e ne sono entrati circa 14 per le cessioni. La differenza fa 35 e c'è da tenere in considerazione che tutti gli acquisti sono rateizzati su almeno tre anni. E' successo così che non dev'essere molto lontana dalla realtà la considerazione che a finziare la campagna acquisti e i nuovi ingaggi sono stati di fatto i piccoli azionisti. Una presa in giro colossale e un affronto per tutti quelli che amano la Juve orchestrato da una proprietà che dopo aver preso in giro i propri tifosi con la storia del ricorso al TAR ed aver accettato supinamente una retrocessione a tavolino senza aver nè comprato nè venduto partite, ha organizzato il ritorno in serie A come se si trattasse di un Udinese, un Palermo, una Sampdoria qualsiasi. Stanno trattando la Juventus come una squadra di seconda fascia, lontana anni luce da squadre come la Roma, l'Inter e il Milan. Il nostro vero campionato si dovrebbe giocare con le squadre menzionate in precedenza. Chi tifa Juve ha sempre ritenuto la propria squadra non al livello di Inter e Milan ma un gradino sopra, figuriamoci come considera questa nuova assurda situazione venutasi a creare. Sembra esserci anche la volontà a rispettare le nuove gerarchie perchè acquistando Emerson e Cannavaro magari il divario tecnico poteva essere inferiore e invece si è ostentato con convinzione il fatto di aver chiuso il mercato in entrata. Cinque anni sono stati dichiarati per tornare grandi. Ma chi siamo? Un piano quinquiennale posso accettarlo dal Padova, dal Perugia, dalla Reggiana. La juventus avrebbe il dovere di essere grande da subito perchè i nostri competitors internazionali sono il real Madrid, il Manchester United, il Chelsea, il Barcellona, il Bayern Monaco, il Liverpool etc. Vista l'assoluta mancanza di volontà di allestire una squdra all'altezza della situazione bisognava venderla questa società. L'Avvocato Gianni Agnelli e il Dottor Umberto sono passati a miglior vita e la Juve in mano ai nipoti (che fra l'altro fanno Elkann di cognome) non ha alcun senso di continuità. Sale il disprezzo e il fastidio ad ogni dichiarazione di John Elkann e del presidente fantoccio Cobolli Gigli, due personaggi che nulla dimostrano di sapere e che a nulla interessa il calcio. In giro per il mondo abbiamo mandato un apprendista come Alessio Secco che è stato in grado anche quest'anno di svendere i nostri giocatori e di pagare lautamente quelli acquistati. Si tratta di uno stato di fatto desolante per chi ama veramente la Juve e non sopporta vederla maltrattata come una squdra qualsiasi. Questi qui hanno fatto i ragionieri con la Juve, ci hanno messo un liquidatore alla presidenza e hanno fatto il minimo indispensabile per concorrere a una posizione dignitosa di classifica. Il traguardo europeo si insegue, ma c'è una bella differenza fra Champions League e Coppa UEFA. Per centrare con certezza il traguardo Champions bisognava costruire una squadra da primi posti che eventualmente potrebbe, male che andassero le cose, arrivare quarta. Inizia invece un campionato con troppi punti interrogativi a livello tecnico, con una squadra che ci si augura possa far bene ma che potrebbe benissimo arrivare decima in campionato, priva com'è di alcune prime scelte all'altezza delle squadre di vertice della serie A, e con una rosa limitata e povera in quanto a seconde linee che, fra squalifiche e infortuni, saranno spesso protagoniste. Almeno fosse stata una Juve di giovani, investendo quei 35 milioni nell'acquisto di due fuoriclasse e dando spazio ai giovani. Invece no, 13 milioni per Tiago, 11 per Iaquinta, 10 per Andrade, 7,5 solo per la metà di Criscito e poi 9 milioni per Almiron. Tutti buoni giocatori e un Criscito che è una speranza ma avevamo bisogno di gente che ci assicurasse un salto di qualità non gente da metà classifica che starebbe in panca all'Inter, al Milan o alla Roma. Ma il tutto riflette l'assoluta inadeguatezza di proprietà e dirigenza. L'amore comunque per la Juventus ci fa sperare nei suoi campioni: Nedved, Del Piero, Buffon. Campioni che vanno oltre l'aspetto calcistico e a cui oggi ci si aggrappa nella speranza che anche questa Juve, nonostante tutto, ci faccia sognare ed emozionare.