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Post N° 229


ALEX IL CAMPIONE PIU' AMATODEL PIERO VINCE IL GOLDEN FOOT 
A DEL PIERO IL PRESTIGIOSO "GOLDEN FOOT" - Il Giorno - Alessandro Del Piero è il campione più amato e ora ci sono anche le sue impronte nella Champions Promenade di Montecarlo. La bandiera della Juventus ha vinto il Golden Foot 2007, un premio che negli anni scorsi era andato a Roberto Baggio, Pavel Nedved, Andrij Shevchenko e Ronaldo. Ha ricevuto l’impronta d’oro direttamente dalle mani del Principe Alberto di Monaco. Gli oltre 150mila votanti sul sito www.goldenfoot-com hanno scelto l’attaccante della Juventus in una rosa di dieci giocatori, selezionata dalla giuria dei media partner, di cui ha fatto parte anche Xavier Jacobelli di Quotidiano.net. Per il numero dieci bianconero sono arrivati 30.199 voti, al secondo posto il brasiliano del Fenerbahçe Roberto Carlos (con 29.174 voti), che grazie ai voti dei tifosi turchi ha conteso fino alla fine il titolo a Del Piero, sfiorando l’impresa con una rimonta eccezionale. Al terzo posto si è piazzato a sorpresa David Beckham (24.121 voti), che grazie ai voti americani è riuscito a superare la leggenda del Milan Paolo Maldini (quarto con 20.700 voti ). Erano in corsa anche Cafu, Cannavaro, Figo, Giggs, Henry e Raul. La Champions Promenade di Montecarlo, una sorta di Walk of Fame del calcio mondiale, un museo del calcio a cielo aperto, è stata ideata per mantenere il ricordo dei grandi campioni del calcio, tra cui Maradona, Platini, Zico. “E’ motivo d’orgoglio essere paragonato a questi nomi strepitosi per successo, fama, talento – ha dichiarato – un piacere personale fantastico”. Quindici anni in bianconero, ha dichiarato che “essere la bandiera della Juve non è difficile, bisogna darci dentro”. Sul rinnovo del suo contratto ha assicurato: “Non ci sono novità, mi auguro si raggiunga presto una soluzione”. La partita che serba nel cuore è la finale di Tokio della Coppa intercontinentale, ma non dimentica il Mondiale, in particolare la partita contro la Germania, per l’entusiasmo della squadra azzurra. “Poi la finale, certo, non vincerla sarebbe stato un sogno a metà”. A proposito di vittorie, come un campione che ha vinto tutto può trovare nuovi stimoli? Del Piero ha una convinzione: “Non gioco solo per vincere, che è comunque importante, ma anche per rivincere”. Italia-Francia di sabato, ad esempio, sembra essere un’occasione. Pinturicchio non ha mai messo in discussione l’attaccamento alla maglia azzurra: “Da bambino sognavo di vincere il Mondiale, oltre che giocare con la Juventus, da fan bianconero quale ero. Ambire al massimo è ambire alla Nazionale. Non vedo perché dovrei rinunciare. Non temo lo stress, ho il fisico per sopportare tutto”. Ma qual è il suo segreto? “Scendo in campo con la stessa passione e lo stesso cuore di quando ero bambino, fortunatamente dopo il grave infortunio di otto anni fa sono sempre stato bene”. La Juventus e il ritorno in serie A: “La vittoria contro il Cagliari è un po’ figlia dell’anno scorso, quando avevamo tutto il mondo contro a livello calcistico. Sappiamo che il campionato è difficile. Mi resta il rammarico di come a volte questa squadra è trattata, i fischi in campo ci stanno, le pietre contro il pullman no” ha dichiarato il numero 10 bianconero. Organizzato dal Word Champions Club di Montecarlo, il Golden Foot nasce da un’idea dello storico procuratore Antonio Caliendo, che ne è presidente. Viene assegnato ogni anno ai calciatori ancora in attività di almeno 29 anni meritevoli di essere ricordati tra i più grandi di sempre e, ad invito, ad alcune tra le più grandi leggende del passato. Quest’anno hanno lasciato le proprie impronte sul lungomare del Principato di Monaco quattro attaccanti, l’argentino Kempes, protagonista del Mondiale ’78, Romario, che ha appena superato quota 1000 gol in carriera ed è ancora in attività, il bulgaro Stoichkov che giocò nel Parma e il nostro campione del mondo del 1982 Paolo Rossi.