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MOGGI CONTRO TUTTI


 "Elkann ha rovinato la Juve. Poi Moratti e la Telecom.."LUNGA INTERVISTA RILASCIATA STAMANE A MAURIZIO BELPIETRO E TRASCRITTA INTEGRALMENTE DA TUTTOJUVE.COM16.04.2010 10.42 di Ottaviano Caraffa  Fonte: tuttojuve.com
© foto di Filippo GabuttiAnche stamane Luciano Moggi è stato ospite della rubrica 'La telefonata di Maurizio Belpietro', in onda su Canale 5, all'interno del programma Mattino Cinque. Stavolta, però, non è intervenuto telefonicamente, come ieri, ma fisicamente. TuttoJuve.com ha trascritto integralmente la lunga intervista rilasciata stamane dall'ex direttore generale della Juventus negli studi di Mediaset:Moggi, i suoi legali hanno scovato queste 75 telefonate che getterebbero una luce nuova sulla vicenda Calciopoli..."C'è da stabilire perchè queste qui non sono state immesse nel processo. Però a prescindere da questo, non è che i difensori miei vanno alla ricerca di imputazioni diverse; secondo me non hanno fatto niente neppure quelli che stanno nelle 75 intercettazioni. E' soltanto un modo per dimostrare che sostanzialmente parlavano tutti di tutto, e con tutti. Hanno ancorato tutto il discorso alla Juventus, che era ormai debole perchè priva dell'Avvocato Agnelli e del Dottor Agnelli, mettendo sotto osservazione solo la Juventus e i suoi dirigenti".Tutti colpevoli, nessun colpevole?"Ma non è cosi. Io credo non ci sia nessuno colpevole, anche perchè non sono reati quelli di interessarsi della propria società. Qui non si parla di gente che ha dato del denaro...".Cioè, Lei dice, "Io non ho mai dato del denaro agli arbitri..""Noi non ne avevamo, quindi non avevamo problemi (ride, ndr). Eravamo una società ricca, ma senza soldi. Eravamo una società mediaticamente eccellente, ma erano quasi tutti contro di noi. Questa era la Juventus che combatteva contro tutti...".Ma i contatti con gli arbitri, sono cose normali? Sono giusti, giustificati? E' giusto che dei dirigenti parlino con degli arbitri?"Facciamo una premessa d'obbligo: lei ricorderà che a Natale c'era la famosa cena cosiddetta delle beffe, nella quale praticamente si diceva che i dirigenti dovevano avere un rapporto cordiale con arbitri e designatori. Questo a prescindere, ma non è detto che si debba parlare con gli arbitri per vincere una partita; questo io non l'ho mai fatto e neppure lo farò. Al posto di parlare con gli arbitri parlavo con i miei giocatori che sono andati in noce a Berlino a vincere i campionati del mondo; nelle squadre, Italia e Francia, bastavano loro per vincere le partite. Ovviamente ci sono degli inframezzi che sostanzialmente hanno bisogno di delucidazioni e di sapere cosa fanno tutti di tutto, perchè una squadra di calcio è un'azienda e bisogna sapere quello che succede intorno a questa azienda, in quanto il business è talmente tanto che tutti vogliono vincere. Nessuno vuole perdere".Moggi, oggi il Corriere della Sera le rimprovera una cosa: dice che Lei chiamava gli arbitri, mentre negli altri casi erano gli arbitri che chiamavano i dirigenti sportivi. E qui starebbe la differenza: lei avrebbe fatto 450 telefonate e gli altri meno..."Guardi, il problema non è neppure questo. Il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport non vanno neppure tenuti in considerazione per queste cose qui, perchè hanno sempre tenuto una politica e tengono ancora quella".Una politica contro di Lei?"Sì decisamente contro. Contro la Juventus e contro di noi. Qui si fa anche un errore dicendo 'contro di me': ma mica sono solo! Qui siamo in tanti. Il problema, quindi, me lo sono messo sulle spalle e lo porto avanti. Quando si dice il fatto di parlare con gli arbitri, mi trovino intercettazioni dove io ho parlato con gli arbitri. Io non ho parlato con gli arbitri. Ho parlato quando venivano nello spogliatoio. Non avevo bisogno di parlare con gli arbitri. Era la formazione che parlava da sola in campo. Io adesso sfido il Corriere della Sera a trovarmi un'intercettazione dove io parlo con un arbitro, quando invece ora nelle 75 intercettazioni si trovano in gran maggioranza quelli che hanno avuto lo scudetto. Quindi era lo scudetto degli onesti? Sarà ancora lo scudetto degli onesti, ma....il Pm nel 2008 ha detto: 'Mi dispiace dovervi dire che non esistono telefonate dell'Inter'. Adesso vorrei sapere cosa dice dopo aver visto queste telefonate...".Il figlio di Facchetti ha detto che si tratta di un'inaccettabile falsificazione dei dati..."Non rispondo, non merita neppure risposta. Intanto proprio per gettare un po' di fumo, una cortina fumogena, hanno detto: 'Ah non è stato Facchetti a parlare di Collina'. Ma è ininfluente il fatto che parlino di Collina o non parlino di Collina. E' ininfluente che lo dica il designatore. A parte che l'ha detto Facchetti e lo ha testimoniato anche Bergamo. Comunque è ininfluente la cosa, perchè Facchetti ha telefonato prima della partita dell'Inter per parlare non di donne, nè di film, ma per parlare di un qualcosa che riguardava la partita, la griglia e gli arbitri da mandare. Ha detto precisamente: 'Mandatemi il numero uno'. Il numero uno era Collina".Ma questo grande scandalo, dunque, è stato un grande inganno? Qual'era l'obiettivo? Far fuori Lei o far fuori...."Far fuori una società che praticamente dava fastidio a tutti per i propri dirigenti. Poi dopo si è immischiata la morte dell'Avvocato Agnelli e del Dottor Agnelli, ergo se non succedeva questo qui..."Lei se l'è presa anche con il nipote dell'Avvocato Agnelli...."No, io non me la sono presa col nipote...".Nella lettera che Lei ha scritto..."Io gli ho detto quello che pensavo: che non ci ha difeso e ci ha messo all'indice di fronte a tutti. Sapeva già che non ci poteva difendere e non ci doveva difendere, perchè già nel 2004 aveva parlato con Blanc in Africa per dirgli che doveva sostituire me e Giraudo. Lui nel 2004 sapeva già quello che doveva fare e lo ha fatto. Beato lui. I risultati non gli danno ragione. I tifosi - che fanno male in certi casi ad esagerare -, certamente erano abituati ad una squadra vincente e adesso quella squadra non c'è più. E' una squadra tutta da ricostruire, grazie a John Elkann".Ci sono delle responsabilità anche di altri dirigenti, di Federcalcio..."Ecco, io qui non so, è un punto interrogativo sul quale dovrò riflettere parecchio, perchè queste cose non c'erano nel processo; non so se sono state messe da parte volutamente, comunque qualcuno dovrà risponderne e dovrà chiarire questa cosa, perchè è sicuramente un qualcosa che ha portato alla luce in maniera decisamente negativa la Juventus, mentre ci sono altri che facevano peggio della Juventus. Ma non reati, ripeto, nell'interesse della propria società andavano avanti come treni. Io, caro direttore, mi ero accorto di queste cose ed è per questo che sorvegliavo, è per questo che nel primo interrogatorio che ho fatto, ho detto che c'era uno spionaggio industriale. E di Telecom ancora non si parlava. Poi è venuta fuori Telecom, poi è venuto fuori Tavaroli...".Dice che c'entra anche Tavaroli nella sua vicenda?"Esiste un interrogatorio di Tavaroli in cui Tavaroli dice al Pm: 'Mi ha chiamato Moratti in ufficio alla Saras e c'era anche Facchetti. E mi hanno detto che Facchetti era il mio referente per queste determinate cose. Abbiamo chiamato chiamato Cipriani ed è andata avanti la cosa...'. Quindi è tutto un insieme che ha fatto sì che la Juventus fosse la strega di un qualcosa....".Vincevate troppo?"Probabilmente. Ma facendo così qualcuno magari ha pensato: 'Si tolgono loro e poi noi facciamo quello che vogliamo'. E in effetti tutto quello che è successo da quel momento ad oggi, sta a testimoniarlo".Moggi, oggi c'è la grande sfida Inter-Juventus: ci faccia un pronostico..."Come forze, sicuramente, dovrebbe vincere l'Inter, però è una partita in cui rinascono gli stimoli e tutti vogliono fare bella figura a San Siro. Poi la Juventus ha anche una buona prospettiva, per quello che è successo fino a poco tempo fa a San Siro stesso. Ha una cabala abbastanza positiva. Può anche darsi che riesca a fare un pareggio, ma è chiaro che se pareggiasse, la Roma ne approfitterebbe. Anche se io sono convinto che la Lazio può creare dei problemi ai giallorossi per la vittoria del campionato". Lei chiedo infine un ricordo di Raimondo Vianello, visto che lo conosceva..."Questa è una cosa veramente spiacevole. Purtroppo sono cose della vita. Io avevo un ottimo rapporto con Raimondo, che ha portato avanti delle trasmissioni sportive. Devo dire che mi dispiace per l'uomo e per l'attore, ma soprattutto per l'uomo. Era una persona così perbene, non alzava mai la voce. Io faccio veramente le condoglianze alla moglie. E' una perdita sicuramente grave per l'uomo e per l'attore, però io dico per l'uomo, perchè era davvero una brava persona".