DENTRO IL MATRIX

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 Ho tratto spunto dal blogger STETO974 che mi ha lasciato due commenti.Da quando nasciamo fino a quando non esaliamo l’ultimo respiro, noi, esseri umani, siamo sottoposti a fare delle scelte, a decidere.Mi direste voi: "Tra due scelte, si può optare per una terza: quella di non rispondere o di non agire!".Si parla di libero arbitrio. Le nostre decisioni sono condizionate, oppure, al giorno d’oggi, si può dire che siano frutto delle proprie azioni indipendentemente da chi siamo, da dove proveniamo, nazione o cultura di origine?, ecc. Ma soprattutto, esiste realmente il libero arbitrio?Siamo ancora in grado di decidere liberamente su una scelta banale e necessaria, se mangiare a pranzo un primo o un secondo piatto, da una scelta più complessa che può riguardare anche il proseguimento della nostra vita, se non addirittura quella di altre vite, del mondo intero?Spesso, avere facoltà di decidere significa anche assumersi responsabilità.La “non scelta” può stare a significare il contrario? Essere degli immaturi? Può darsi. Ma può anche essere un modo per prendersi tempo ed anche questo avrà effetto sul proprio futuro.Dunque, la scelta non è correlata a responsabilità delle nostre azioni?Lasciare tutto al destino è da irresponsabili? O, a maggior ragione, far decidere gli altri per noi, è segno di negligenza, di svogliatezza?Sul fatto che si possa far finta di niente è sicuramente più comodo. Girare la testa dall’altra parte può renderci più sereni.Sembra un tema molto attuale cari bloggers, non vi pare?Oggi, dove la globalizzazione è protagonista, si assiste a particolari fermenti nel mondo politico, sociale ed economico dove spesso ci sono più discussioni, grandi polveroni e dove l’incapacità di agire è piuttosto frequente o le decisioni prese sono inutili, insensate oppure al quanto tardive e condizionate da interessi di qualsiasi genere.http://www.youtube.com/watch?v=Mjle3QV2tq0Ho inserito il link della scena del film in questione quando Morpheus incontra per la prima volta Neo e lo mette di fronte ad una scelta: pillola azzurra o pillola rossa?Inizialmente, gli pone una domanda: «Tu credi nel destino, Neo?».Neo risponde di no perché l’idea di non gestire da solo la propria vita gli è sgradevole.Morpheus, poi, parla di verità. Ma a quale verità fa riferimento?Certamente, una sua verità ed è quella che sta offrendo a Neo. Secondo il punto di vista di Morpheus, Neo è uno schiavo incatenato come tutti gli altri, dove la mente è racchiusa in una prigione senza mura e senza sbarre.Prima di assumere una decisione, però, Neo dovrà scoprire con i propri occhi se ciò corrisponde a realtà.Morpheus lo induce ad assumere una pastiglia, perché se rinuncia, non avrà altre occasioni: pillola azzurra corrisponde a fine della storia e Neo rimarrà attaccato alle proprie convinzioni; pillola rossa, invece, significa restare nel paese delle meraviglie e mettersi di nuovo in discussione.Morpheus, poi, fa un’affermazione significativa: «Ti sto offrendo solo la verità!».Seppure Morpheus sottopone Neo ad una presa di posizione che lo sconvolgerà in seguito, non tralascia il fatto che prima di decidere dovrà prendere coscienza della dura realtà.Quando si renderà conto della verità, Neo farà in modo e maniera di renderla “sua” e potrà mettere in gioco la sua stessa vita e quella di coloro che decideranno, a loro volta, di seguirlo.Dunque, è la presa di coscienza che rende l’uomo libero? La conoscenza è la verità di cui parla Morpheus in Matrix?Conoscere la verità fa decisamente più paura. E' meglio rimanere ignoranti piuttosto che lasciarsi travolgere da nuovi eventi che cambiano la nostra vita. Ma i cambiamenti fanno parte della nostra esistenza. Questo è un dato di fatto.E chi può dire che quello che si è compreso corrisponda a verità e non all’inganno. Bisogna fidarsi ciecamente? Pillola azzurra o pillola rossa? Sono solo queste le due sole alternative? A quanto pare sì.Trinity