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I primi 40 anni del cellulare


 New York, 01-04-2013L'ingegnere americano Martin Cooper, della Motorola,  il 3 aprile 1973 chiama il suo diretto rivale, il ricercatore della Bell Labs, Joel Engel. Quella prima chiamata 'senza fili' ha cambiato la storia della telefonia e anche le nostre vite.
L'apparecchio usato da Cooper e' un DynaTac, che sta per Dynamic Adaptive Total Area Coverage.Per quei tempi, il DynaTac e' un miracolo tecnologico che chiude una rivalita' tra Motorola e Bell Labs iniziata nel '47: dai laboratori di quest'ultima azienda aveva infatti preso forma l'idea di un apparecchio da usare senza la necessita' di un collegamento a un filo. Ma e' solo 17 anni dopo quella prima telefonata, nel 1980, che l'invenzione riesce ad avere una platea piu' ampia grazie all'assegnazione delle prime frequenze. Il successore del prototipo di Cooper e' il DynaTac 8000X, venduto a 3.995 dollari di allora, ovvero 9322 dollari attuali. Cifre che fanno apparire un iPhone 5 un dispositivo 'ultra low cost'. Anni d'oroL'epoca d'oro di Motorola arriva pero' con la serie MicroTac, lanciata a fine anni Ottanta e raggiunge il culmine con il modello Startac, che resta tra i migliori gadget di sempre. Dagli anni Ottanta in poi il cellulare ha iniziato una cavalcata verso il successo, dapprima contenuta - ci vollero sette anni per raggiungere il milione di utenti - poi, sempre piu' celere, fino ai numeri imponenti di oggi. Più cellulari che umaniCon gli abbonamenti mobili (cellulari, tablet e chiavette per pc) a quota 6,6 miliardi a fine 2012 e previsioni di 9,3 miliardi nel 2018 (dati Ericsson): siamo vicini al fatidico giorno in cui i dispositivi supereranno gli abitanti del pianeta. Fare una chiamata e' oramai diventata una funzione marginale del cellulare: ci si collega a Internet, si partecipa ad una chat, si cerca un'indicazione stradale, si fanno foto e video, si compra una canzone o un libro, si puo' pagare il conto al supermercato, e fare mille altre cose anche usando il comando vocale o degli occhi. Cellulari da indossareE in un futuro non molto lontano tutte queste funzioni si trasferiranno ad oggetti indossabili: come i Google Glass o l'orologio-pc che stanno elaborando sia Apple che Samsung, al momento regine del mercato degli smartphone.E Martin Cooper sembra approvare questa evoluzione. "Piu' vicina sara' la connessione al nostro cervello, piu' efficace sara' la tecnologia": dice l'ingegnere 85enne che dal suo profilo Twitter @MartyMobile e' sempre attivo.fonte: http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=176321