Creato da: maxnordau il 21/12/2010
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TIPI UMANI AL TOP

Post n°16 pubblicato il 11 Febbraio 2012 da maxnordau
 

Che cosa non si trova in quei pubblici istituti di cultura. Ricordo, tra gli altri personaggi, quella tale, grassoccia, occhialuta, con voce stridula, che, a domanda sull'utilizzo consentito per certe copie, sentiva il bisogno, prima ancora che di rispondere, di chiosare la sua non-risposta con un "si ricordi, la responsabilità penale è personale", ovviamente reiterato, dove non era dato neppur comprendere quale fosse il reato.

 
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RIFLESSIONI DEGNE DI NOTA SU NEVE E FREDDO

Post n°15 pubblicato il 11 Febbraio 2012 da maxnordau
 

Sul solito mezzo pubblico di trasporto, il giovanotto biondoroscio a caschetto d'ordinanza trafficava con cubo di Rubik, magnificando la capacità dei bimbetti di "risolvere" a suo dire in pochi secondi la versione minor del problema di ricomposizione cromatica posto dal predetto solido. Dinanzi a lui e con lui in colloquio, uomo di mezza età con baffi e barba d'ordinanza sfiorava con aria vagamente superior-menefreghistica display di e-book reader ed emetteva, tra le altre, la seguente sentenza: "Il problema non è la neve, è il freddo". Chi lo avrebbe mai detto: la neve non fa problema, il problema è solo il freddo.

 
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I "DIVARICONI"

Post n°14 pubblicato il 11 Febbraio 2012 da maxnordau
 

Non è certo problema per fruitori di auto blu, ma a chi si trovi a frequentare mezzi pubblici di trasporto può talvolta accadere di trovarsi "compresso" da vicini di posto che manifestano una spiccata tendenza a divaricare, ossia ad allontanare l'uno dall'altro, i propri arti inferiori, a discapito dello spazio a disposizione di chi per propria sfortuna sia seduto accanto a loro. Per colmo di sfortuna, questi immoderati fruitori di "spazio vitale" spesso non hanno apparenze simpatiche, anzi le loro sembianze sono per lo più tali che non ci sentirebbe di scommettere né sulla loro ragionevolezza, né sul loro buonsenso, né sulle loro buone creanze.  

 
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IL CINICO DA BARZELLETTA E IL SUO DISCORSO DELLA MONTAGNA

Post n°13 pubblicato il 23 Gennaio 2012 da maxnordau
 

Al telefono il cinico da barzelletta una volta disse che "odiare è faticoso" (sic) e che, in sostanza, il perdono del prossimo è roba per deboli ed infingardi: non bisogna rinunciare ad avercela con chi ti ha tirato una "sòla".

 
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IL CINICO DA BARZELLETTA E LA SUA TEORIA SULLE ORIGINI DELLA PEDOFILIA ECCLESIASTICA

Post n°12 pubblicato il 23 Gennaio 2012 da maxnordau
 

Già tratteggiato in precedenti post di questo blog (si veda in particolare il post n. 5), il cinico da barzelletta, in un'occasione conviviale, esponeva la propria teoria sull'origine del fenomeno della pedofilia ecclesiastica, ricollegandola alla nascita e alla diffusione degli oratori in seguito all'operato di San Giovanni Bosco (1815-1888), espressamente richiamato dal cinico da barzelletta (ovviamente per un'eterogenesi dei fini: gli oratori furono naturalmente istituiti per finalità benefiche, umanitarie e religiose, poi vi sarebbero iniziate le manifestazioni di certe tendenze). Sarebbero stati cioè gli oratori che, ovviamente - si ripete - per un'eterogenesi dei fini, avrebbero dato occasione di sviluppo e di manifestazione alle tendenze pedofile in ambito ecclesiastico: è con la diffusione degli oratori che - diceva il c.d.b. - (alcuni preti) "hanno cominciato ad inchiappettarseli".

E' fin troppo facile replicare che è poco probabile che la pedofilia ecclesiastica sia sorta o anche solamente si sia cominciata a manifestare solo nel XIX secolo e che, anche prima che sorgessero gli oratori, non mancavano istituzioni frequentate da adolescenti e talora anche preadolescenti nelle quali avevano modo di manifestarsi tendenze di quel tipo (seminari, monasteri, le stesse parrocchie dove viene impartito il catechismo: basta del resto leggere le cronache anche recenti per constatare che episodi di pedofilia ecclesiastica si sono verificati anche in ambienti diversi dagli oratori).

L'importante, tuttavia, per il cinico da barzelletta, non è esporre ipotesi solide o sensate: l'importante è, invece, fare con tono sicuro e assertivo affermazioni che abbiano una almeno apparente plausibilità, offrendo spiegazioni che "filano" sulla base di nessi causa-effetto. Che poi ai nessi affermati (oratori-pedofilia ecclesiastica, nella fattispecie) sia attribuita un'esclusività che non ha alcuna base nell'esperienza e anche nella logica, ciò non conta.

Deve da ultimo precisarsi che il cinico da barzelletta non è credente e che, in un'occasione, egli affermava che chi va in chiesa lo fa per schivare il "rischio" di trovare lavoro che si correrebbe rimanendo fuori dell'edificio di culto (sic).

 
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