Creato da: maxnordau il 21/12/2010
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DONNE MEMORABILI

Post n°11 pubblicato il 15 Aprile 2011 da maxnordau
 

Preso in prestito un libro in quella marginale biblioteca e non avendovi trovato nessuna delle due addette quando andasti a riconsegnarlo, ecco che, dopo aver in occasione di questo tentativo di riconsegna cercato di lasciarlo a qualcun altro in uffici contigui dello stesso Ente ubicati nello stesso palazzo, ma su un piano diverso, la volta successiva trovi quella bassa e bruttina (con titolo di studio universitario non propriamente confacente ad una che lavora in una biblioteca) che si lancia in una requisitoria sostenendo che, quando eri andato a riconsegnare il libro e non le avevi trovate, avevi, recandoti in altri uffici dello stesso Ente ubicati su altro piano dello stesso palazzo, in buona sostanza sindacato le ragioni della loro assenza (!!) e di essa ti eri lamentato - cosa assolutamente non rispondente al vero.

Nella sua filippica, la ridicola bruttin-bassina a un certo punto aveva compiuto un giro intorno a sé di 360 gradi (!!), tanto si era eccitata per lo sdegno dovuto ad un'immaginaria ricostruzione dell'episodio della tentata riconsegna del libro.

Non solo horribilis visu la bibliotecaria de qua, ma anche raccapricciante il fatto, dal quale si ricava l'esemplificazione dei perversi meccanismi che possono scattare in burocrazie attufate. 

 
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IL RITORNO DEL "CINICO DA BARZELLETTA"

Post n°10 pubblicato il 30 Gennaio 2011 da maxnordau
 

Era indubbiamente abile nel presentare come verità con solido fondamento voci che giravano e ai suoi orecchi pervenute. Così, quando ancora il pettegolezzo in questione era ai suoi inizi (magari era anche vero - non lo si vuol negare a priori - ma ciò che conta è l'assenza di prova), disse, sicuro di sé: "Ho una notizia che è una bomba". Era la storia del coccolone di Umberto Bossi e di Luisa Corna, da lui venduta in circoli ristretti di ascoltatori come fatto, anziché come voce.

Bisogna saper vendere e vendersi nella vita.

 
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IMMAGINARIE RELIGIOSITA' ADOLESCENZIALI

Post n°9 pubblicato il 30 Gennaio 2011 da maxnordau
 

Si alzò in piedi durante l'ora di soprannaturale a scuola ed evocò quella riunione tra adolescenti, forse con il concorso di qualche ecclesiastico, nel corso della quale - così si espresse il narrante - "veramente non eravamo in cinquanta, ma in cinquantuno", a voler significare la percezione di un afflato divino che avrebbe percorso il convegno giovanile.

Era anche accaduto, al nostro mistichetto, che quando il compagno di classe che sedeva sul banco dinanzi al suo, si era, durante una pausa tra le lezioni e senza proferir verbo, girato indietro, ruotando il tronco, lo avesse apostrofato dicendogli che "voltarsi è maleducazione da porco". Il non infrequente ricorrere della metafora suina sulla sua bocca con riferimento a suoi simili che evidentemente gli erano antipatici si accompagnava, a quanto pare, all'asserita percezione di presenze dall'Alto.

 
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UN SABATO ALL'ORA DI PRANZO

Post n°8 pubblicato il 07 Gennaio 2011 da maxnordau
 

Nella sonnecchiosa ora prandiale di un sabato, nel reparto profumeria dell'esercizio commerciale di proprietà della parente cugina carnale del padre, il fratello minore dell'addormentatore di professione del quale abbiamo già parlato, anch'egli addormentatore di professione, prova un prodotto di quel reparto, senza negarsi la battuta stupidella, che nella fattispecie è "braccio multiuso", con riferimento al fatto che si stava servendo di uno dei propri arti superiori per verificare se il tal profumo era di suo gradimento. Emessa grufolando la battuta stupidella e data la vicinanza del nostro eroe/vittima, ecco che il baffuto e giuniore addormentatore di professione non si nega la battuta acidina: chiede all'interlocutore se la di lui sorella si sia iscritta all'Università e rafforza il concetto della domanda dicendo: "Nun ha pargheggiato angora?". E' ben vero che il concetto di "parcheggio" con riferimento all'Università sembra sia stato introdotto da un illustre maestro del pensiero come Alberto Ronchey, ma un conto è utilizzare detto concetto in generale, un conto è utilizzarlo a freddo e senza guardare in faccia l'interlocutore (i profumi sono infatti l'oggetto dell'attenzione visiva) per un caso concreto, sottintendendo che in quel caso il proseguimento degli studi dopo il diploma è sostanzialmente inutile.

Naturalmente, in tutto questo la cortesia/remissività del nostro eroe/vittima hanno un loro ruolo, certamente non di secondaria importanza.  

 
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AFFETTAR DEVOZIONE

Post n°7 pubblicato il 01 Gennaio 2011 da maxnordau
 

Se qualcuno ricorda il prof di mate/scienze evocato nel post n. 2 di questo blog, mi sovviene ora del suo esibito sdilinquirsi, con gli occhi chiusi, durante lo svolgimento di funzioni religiose. Poi, durante le lezioni, eccolo evocare dinanzi ad allievi poco più che decenni, con grassi e sguaiati sghignazzi, un tentativo di corteggiamento di una turista francese, non andato a buon fine per difetto di cognizioni linguistiche. 

 
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