Pensieri

ITALIANO ALL'ESTERO.....


Guardo dentro questo contenitore che sono io. Non ci trovo niente. Vuoto. Guardo da lontano su Repubblica cosa succede in Italia. Adesso si vota.....Un Italiano è sufficiente in questo laboratorio così lontano, è sufficiente. Tra cinesi, giapponesi, indiani.  Ho conosciuto le loro famiglie, i figlioletti. Di tutti i colori. Sì, tutti si aspettano quello che appaio. Tanti stereotipi sugli italiani. Brillanti, specialmente con le donne; caffè; persone con cui si può passare senza problemi il tempo libero. Bravi a lavoro, ma un po' svogliati. Bravi al calcio.... Tutti vogliono fare delle foto con me, come se fossi un animale raro...Se solo sapessero cosa ribolle sotto. Ma forse l'hanno capito e cercano il contatto fisico: strette di mano, pacche sulle spalle. I miei amici qua si chiamano Tommy (Vietnam); Rama e Sayed (India); Afam (West Africa). Gli americani a stento mi salutano, nè conosco il loro nome. Eppure ci vediamo tutti i giorni....Di italiani, ne conosco pochi, ma siamo troppo uguali. Ci si riconosce a chilometri anche senza parlare. Siamo troppo uguali e si sta alla larga.