Mario Luigi G
Le corde del cuore, cosi selvagge dicono in corosul tuo ritmo che arrampa il dolore, la tua gioiail tuo odio, il tuo amore, sulla terra dolce amara dove i fiori sono soltanto fiori, l'ombra della tua felicità scivolaindolente con i suoi destini, lui quaggiù forse si era osato sognare, per questo nella notte da una rupenessun luogo della terra, il mio tormentato spiritogiace miseramene, lo sò non è tutto quel che vediamoo sentiamo, o essere privo di forze, in questa notte mentrepiango, piang, piango in una notte o in un giorno,è forse questo meno perduta, dei sogni spalancaticome fare senza pace, con fiumi di scorie con ricordifalsati inariditi di chi scrive questi versi,dalla mano tremante cade la penna,ma io il mio incanto dagli abissi del suo cuore,pensieri non pensati,dal pensiero il potere della parola trotamonaca61