TROTAMONACA

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Mario Luigi G E' difficile valutare quando incontrai per la prima volta la poesia forse perché mi rimbalzarono alla mente ricordi remoti di un bambino gioioso intento a studiare strani segni su fogli di carta che un giorno sarebbero divenuti lo strumento principale per comunicare i miei pensieri agli altri e al mondo rendendomi conto che potevo identificare il mio essere non solo con un immagine che riflette uno specchio ma anche con la scrittura,ed è proprio con la scrittura che un giorno ho impresso per sempre nella memoria di un foglio di carta il mio essere,era ancora notte stanotte quando mi alzai,la casa sembrava vuota il cane sulle scale,mi alzo di soppiatto ma forse non troppo, mi dirigo in cucina a qualche passo dalla camera da letto, apro il frigo e la tenue luce mi apposto sul terrazzo a guardare le stelle aspettando di scorgere il familiare nulla non era la mia notte ,non avevo sonno non avevo fame e avevo fin troppa voglia di parlare con qualcuno,rientrando in casa essendo un primo piano era difficile che lasciassimo le finestre aperte e le tende erano sempre chiuse per evitare che qualcuno tentasse di guardare dentro scostai di poco la tenda per dare una sguardo fuori, accostai di nuovo la tenda mentre il cuore mi martellava dalla voglia di parlare,scossi la testa un pensiero mi usci per qualche secondo due lacrime mi uscirono il nome mi piombò nel cuore come un macigno mi mancava il fiato forse solo il mio cuore sapeva spiegare questo. Mi misi a scrivere, con pensieri chiari che avrei bisogno di fermare subito sulle pagine di un quaderno o del pc, spesso però mi è impossibile alzarmi senza che mi sentano e per evitare l’imbarazzo di spiegare questa mia smania imparo a memoria le parole con la speranza di non dimenticarle fino al mattino spesso ci riesco ma certe volte mi sveglio con il rammarico di non ricordare, appunto pensieri nella mente su qualsiasi cosa questo è difficile da comprendere per chi non prova l’impazienza di fermare le emozioni o la chiarezza di un concetto che si rivela tale solo in quel preciso istante, che mai tornerà così facile da esprimersi, scopro di non riuscire a vivere il già passato o riscrivere una storia già scritta e cerco dentro qualcosa di nuovo che non deve essere necessariamente sconosciuto o estraneo, l'importante che non sia la copia del passato del già vissuto, quello che più temo però sono le parole di chi tenta di interromperle regalandomi una morte interiore togliendomi questa libertà privando per sempre la mia voce dalla luce; Dono al mondo ciò che sono e che verrà riportato su queste pagine,e se un giorno qualcuno leggerà quanto scrissi per amore per tristezza per dolore,si commuova per me e mi possa accogliere nel suo cuore con un sorriso.