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Post n°3 pubblicato il 09 Aprile 2010 da cath1987
Castel Del Monte
ARCHITETTURA E STORIA Edificato attorno al XIII secolo nell'omonima frazione del comune di Andria, in Puglia, questa costruzione venne fortemente voluta da Federico II di Svevia, in probabile contrapposizione alla costruzione della nuova residenza del papa romano. E' possibile dunque immaginare, in un ambiente creato appositamente per il comfort, con camini e servizi igienici e preziosi marmi sulle pareti, che Castel Del Monte fosse stato costruito per essere un Castello esclusivamente dedicato come Santuario a qualche Culto di una Setta. Ma procediamo per gradi: La costruzione viene datata il 28 gennaio del 1240 quando Federico II inviò al Giustiziere di Capitanata Riccardo di Montefusco la seguente lettera: "[...]poichè per il castello che presso Santa Maria del Monte da Noi intendiamo là edificare per mezzo tuo, anche se non si trova nel territorio di tua competenza Vogliamo far subito costruire actractum con calce e pietre e tutto cio che è necessario [ed] essere informati con frequenza sull'andamento dei lavori. [...]" IL NUMERO 8 Indiscutibilmente, ciò che rende meravigliosamente misterioso l'edificio è la ripetizione continua del numero otto: Veniamo dunque alla spiegazione:
IL PERCORSO La costruzione di Castel del Monte ricorda, secondo gli esperti, una sorta di rito iniziatico attraverso cui gli adepti dovevano passare per poter giungere a un grado superiore di sapienza e spiritualità. Il cortile: Nel cortile ottagonale si possono notare 3 rosoni e 3 bifore: il numero 3, che rappresenta la perfezione, sta a segnare il compimento della meta finale che l'adepto dovrà raggiungere al termine del suo percorso. Invece, sul muro a destra del portone, è raffigurato il Triangolo Pitagorico, simbolo della conoscenza che l'adepto dovrà dimostrare di possedere affinchè il percorso possa proseguire. Il primo piano: Il primo piano, entrando dalla porta a sinistra, è dominato dal buio, il primo elemento da cui prende avvio l'iniziazione. Sulla volta della prima camera è raffigurata una faccia con le orecchie di asino: è Re Mida, il quale sta a significare "una verità che non può essere svelata". In questa sala, dicono gli esperti, si imparavano i rudimenti dell'arte chiamata alchimia, una disciplina inventata dagli arabi e che tutti gli adepti dovevano conoscere. C-L-P-DIE bb >bs IS. Il dottor Dell'Aere ha così decifrato la scritta: Entrate nella stanza dei cerchi (C)
Nella stessa stanza si legge ancora: P D P Tradotto in: PERICOLUM DECEDE PERITIS * Nella seconda stanza si può trovare un camino: in tutto l'edificio i camini sono 5, un numero legato alla simbologia del fuoco. Il secondo piano: Nella prima stanza si trova l'epigrafe così da Dell'Aere tradotta: per giungere al divino è necessario essere affamato (IEnius) e si accede quindi alla stanza del Re. Qui sicuramente non poteva vivere un Re, poichè la stanza contiene gli argani per sollevare il portone centrale, tuttavia questa è la stanza più ricca di simboli esoterici e probabilmente questo luogo era accessibile solamente ai più grandi iniziati. Sulla volta della camera antistante a quella del re si possono osservare dei serpenti, elementi simbolici che rappresentano la vita eterna. Ancora sulla sinistra si può leggere questo crittogramma: In Deo In Deo Edictis aeterNA DiaboLO Edo DIE MalefitIO Isbb vale a dire: nel nome di dio, nel nome di dio lo costruii per l'eternità
La torre:
Tutti gli spazi chiusi del castello - il coritle, la vasca del cortile, le sale e la recinzione esterna ottagonale - sono conformati in modo tale da essere orientati secondo la posizione del Sole rispetto ai vari segni zodiacali. Senza poi contare che una particolare diramazione di diagonali tracciabili all'interno del cortile va a formare un angolo di 47 gradi, che risulta essere esattamente il doppio dell'angolo di inclinazione dell'asse terrestre.
CONCLUSIONI Alcuni studiosi hanno appurato che le misure ed i rapporti tra le dimensioni degli elementi architettonici del castello sono uguali a quelli riscontrate nella piramide di Cheope; si tratta di numeri e cifre dal misterioso significato che erano note sopratutto ad arabi, leggi matematiche forse oggi ancora sconosciute e significati cabalistici ed esoterici importati dagli Ebrei e riferimenti astronomici. Eretto su di un luogo già sacro in precedenza, Castel del Monte sta quindi a simboleggiare, quasi volutamente da Federico II, un suo ''libro'' tramite il quale insegnava le verità ed i segreti della Setta, poichè tanto era già inciso sulla sua pietra. Di quale culto si trattasse, tuttavia, non sappiamo ancora nulla ed il segreto di Castel del Monte, probabilmente, non sarà mai svelato.
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