I nostri cuori.

Dove eravamo rimasti


Si mi piace cominciare questo post con queste parole: Dove eravamo rimasti?Può sembrare una domanda banale, ma se ci pensate non lo è; quante volte vi fermate e provate a pensare a quello che avete fatto, a quello che avreste voluto fare, ai sogni realizzati e a quelli impossibili o che non avete potuto realizzare per vari motivi.Ebbene io ho ricominciato, dopo tanto tempo, a fermarmi e riflettere; ed allora mi nasce spontanea la domanda: dove ero rimasto?E ricomincio da qui, da dove sono ora, che non è molto diverso da dove ero rimasto, a riflettere.A proposito di riflessioni: avete mai pensato da cosa nasce il termine?Vediamo alcune definizioni: Nella filosofia moderna,Locke considera la riflessione, o "senso interno", come una delle due fonti di tutte le nostre idee: attraverso la sensazione abbiamo le idee che ci vengono dall'esterno, con la riflessione abbiamo le idee delle nostre operazioni mentali, come percepire, dubitare, credere, ragionare, volere, desiderare ecc.Kant distingue fra la riflessione "logica" e la riflessione "trascendentale": la prima è la comparazione di molteplici rappresentazioni, per trovarne le note comuni oppure diverse; la seconda è la determinazione delle relazioni reciproche fra le cose, secondo quattro coppie di concetti: identità e diversità, comunanza e opposizione, interno ed esterno, materia e forma.  Ma in realtà riflettere deriva dal latino reflectere ovvero rimandare indietro qualcosa.Ora io penso che sia opportuno fermarsi a "riflettere" in modo che gli altri abbiano, di ritorno, di rimando, la giusta percezione di quello che siamo e di quello che facciamo.Mi perdonino i filosofi, io non lo sono e sono invece uomo di numeri, e quindi perdonino la mia grana grossa nei pensieri, ma mi piace pensare e scrivere quello che penso.Buona serata a tutti.