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MILANO (Reuters) - Dal 15,3% del 2010 rispetto al prodotto interno lordo la spesa pensionistica italiana passer nel 2015 a 14,9% e nel 2020 a 14,5%, per attestarsi nel lunghissimo termine a 14,4% nel 2060.
Lo dicono le proiezioni del nuovo rapporto 'Pension Outlook 2012' diffuso questa mattina dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
Per quanto di entit modesta, inferiore al punto percentuale in mezzo secolo, la discesa stimata per l'Italia va in controtendenza rispetto ai principali partner comunitari.
Per un termine di paragone, sempre nel periodo 2010/2060, si guardi alla dinamica di 10,8%-13,4% prevista per la Germania, 14,6%-15,1% per la Francia o 10,1%-13,7% per la Spagna.
Nel breve termine, sul 2015 l'Ocse proietta per Berlino un 10,5%, equivalente a un calo di 0,3%, per Parigi un 14,4% (-0,2%) e per Madrid un 10,4% (+0,3%).
BENE INDICIZZAZIONE ETA' PENSIONABILE AD ASPETTATIVE VITA
E non si fermano a questo gli apprezzamenti Ocse.
Oltre ad aver innalzato l'et pensionabile Roma ha legato il traguardo alle aspettative di vita, come tra i paesi Ocse ha finora fatto soltanto la Danimarca.
"L'Italia, che collega l'et pensionabile alle aspettative di vita a partire dal 2013 e la Danimarca, che intende farlo dalla met del prossimo decennio, raggiungeranno quasi quota 69 nel 2050" scrive il rapporto.
"In Italia la riforma del 2011 ha accelerato l'introduzione del legame tra aspettativa di vita ed et pensionabile. Inizialmente prevista nel 2009 e resa operativa nel 2010, l'indicizzazione inizier nel 2013 in luogo del 2015 e subir ogni tre anni una revisione. A partire dal 2019 la revisione avverr ogni due anni per allinearsi a quella dei coefficienti di conversione nel sistema contributivo pro rata. Verr allineata alle aspettative di vita anche le pensioni sociali dopo l'accertamento delle fonti di reddito".
In una tabella riassuntiva sulle misure di riforma varate dai singoli Paesi Ocse da settembre 2007 a febbraio 2012 l'Italia si aggiudica quattro punti - contro i tre di Francia, Germania e Spagna, per le voci 'adeguatezza', 'sostenibilit ', 'incentivi' ed 'efficenza amministrativa'.
FATICANO A DECOLLARE FONDI PRIVATI, RIFORMA TFR IN SALITA
Il documento cita poi l'adesione automatica ai fondi pensione privati, scattata ormai nel primo semestre 2007, e l'accelerazione nel passaggio dal sistema retributivo al contributivo pro-rata della riforma di fine 2011.
Sul primo punto non mancano però le osservazioni e le critiche.
"Se l'aumento nella copertura è stato significativo dopo la riforma del Tfr (da 8,5% a 11,9% della popolazione in et lavorativa in un solo anno) è risultato comunque inferiore alle aspettative e meno brillante delle esperienze in altri paesi" scrive l'organizzazione parigina, che in una tabella mostra come la quota di copertura dei fondi pensione privati era nel 2010 pari a soli 21,1%, livello più basso tra gli otto Paesi Ocse esaminati, tra cui la Spagna al 22,7%.
"Il relativo fallimento della riforma va principalmente imputato al fatto che il Tfr ha particolare significato economico sia per il datore di lavoro sia per il lavatore. Rappresenta la più semplice forma di finanziamento per le piccole imprese, che potrebbero incoraggiare i lavoratori a non aderire al trasferimeno della liquidazione ai fondi privati. [...] L'implementazione del programma di adesione automatica ha incontrato anche altre difficolt di attuazione, come l'introduzione un anno prima del previsto, e una definizione non ottimale dell'opzione di default e di una strategia di comunicazione mirata a sostenere la riforma.
Su questo versante del resto, conclude l'Ocse, il governo ha interessi di fatto contrastanti, dal momento che dopo la riforma le imprese con almeno 50 dipendenti devono versare il contributo annuo del trattamento di fine rapporto a un fondo pubblico per i lavoratori che decidono di non aderire.
"Qualsiasi aumento nell'adesione ai fondi privati ha un costo per il bilancio pubblico" scrive il documento.
Secondo la relazione annuale presentata a fine maggio dalla Covip, l'autorit di vigilanza sulla previdenza integrativa, nel 2011 l'adesione dei lavoratori si è fermata a 5,5 milioni - un incremento annuo di 5% a un totale di 24% - e i fondi hanno offerto un rendimento inferiore a quello del Tfr.
(Alessia Pè)
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ROMA (Reuters) - Tra gennaio e marzo 2012 l'economia italiana ha segnato la contrazione più marcata dal primo trimestre del 2009, secondo i dati definitivi diffusi oggi da Istat.
Nel primo trimestre del 2012 il Pil è diminuito dello 0,8% in termini congiunturali rispetto al -0,7% del quarto trimestre 2011.
Su base annua il Pil è sceso dell'1,4% dal -0,5% del quarto trimestre. Entrambi i dati sono stati rivisti al ribasso di 0,1 punti percentuali.
"Tutte le componenti della domanda interna, eccetto la spesa della pubblica amministrazione, sono risultate in diminuzione, in un contesto di marcata contrazione delle importazioni e di lieve calo delle esportazioni", spiega Istat a commento dei dati.
Il Pil acquisito per il 2012 è pari a -1,4%, rivista da -1,3%.
L'ultima stima ufficiale del governo risale al 18 aprile e vede il Pil in calo dell'1,2% nel 2012.
Ecco le stime fornite dall'istituto di statistica (destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario):
CONTRIBUTI ALLA CRESCITA DEL PIL (%):
TRIM1 2012 TRIM4 2011 Domanda nazionale a netto scorte -1,2 -1,1 Consumi finali nazionali -0,5 -0,6
- Spesa famiglie residenti -0,6 -0,5
- Spesa Ap e Isp 0,1 -0,1 Investimenti fissi lordi -0,7 -0,5 Variazione scorte -0,5 -0,3 Domanda estera netta 0,9 0,8
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MILANO (Reuters) - Avvio tonico per Piazza Affari e per le altre borse europee, guidate dal settore bancario, dopo che i ministri delle Finanze della zona euro hanno concordato sabato di prestare alla Spagna fino a 100 miliardi di euro per sostenere le sue banche in difficolt .
Intorno alle 9,15 l'indice FTSE Mib sale del 2,4%; in linea il FTSE All Share, +2% il paniere europeo FTSEurofirst 300. Madrid balza di oltre il 5%.
Corrono con il comparto europeo i titoli bancari e finanziari, mentre si stringe lo spread sul debito Italia/Germania. MPS, INTESA SP, POP MILANO e MEDIOLANUM sono in rialzo di oltre il 4%. BANCO POPOLARE e UNICREDIT, dopo qualche difficolt a fare prezzo, si allineano agli altri istituti.
Bene FIAT e FIAT INDUSTRIAL in linea con lo stoxx europeo.
Volatili i titoli della galassia Ligresti nel mezzo di una fase cruciale per la definizione del loro destino. Ieri sera il Cda di PREMAFIN - partita bene in borsa e poi girata in negativo - ha dato l'ok al piano UNIPOL pur decidendo di valutare al più presto con FONSAI (anch'essa in calo dopo un buon avvio) e le banche anche la nuova offerta Sator-Palladio. Oggi sono previsti i Cda di FonSai e MILANO ASSICURAZIONI, domani si terr l'assemblea Premafin.
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Milano, 11 giu. (Adnkronos) - Apertura in forte rialzo per la piazza finanziaria di Madrid dove l'indice principale guadagna il 4,66% a 6.857 punti, all'indomani al piano di aiuti alle banche iberiche. Sono 100 i miliardi messi a disposizione dall'Europa per ricapitalizzare le banche spagnole.
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Xuancheng (Cina), 10 giu. (LaPresse/AP) - Sei giovani alligatori Yangtze saranno rilasciati in libert nella provincia cinese di Anhui, all'interno della riserva naturale locale. La loro liberazione fa parte di un programma triennale per il ripopolamento della zona degli animali in via di estinzione. Si tratta dell'ottavo tentativo di liberazione da quando il programma è stato avviato nel 2002. Finora, gli studiosi della riserva naturale sono riusciti a rilasciare 45 alligatori Yangtze in natura, e i sei nuovi coccodrilli porteranno il numero totale a 51. I ricercatori hanno installato dei chip per la trasmissione radio sui rettili per monitorare e raccogliere i dati sulla loro vita. "I ricercatori devono scegliere alligatori sani e giovani in modo che possano sopravvivere alle più difficili condizioni naturali", ha detto il direttore amministrativo della riserva naturale. "Abbiamo scelto esemplari di circa 7 anni e che siano nati in natura prima di vivere in cattivit Il rapporto fra maschi e femmine è in genere di 1 a 2".
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