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caso alitaliaArriva anche il via libera del Tesoro all'offerta di Air France. Dopo il cda di Alitalia e in attesa che a pronunciarsi, domani, siano i sindacati, la proposta francese incassa il disco verde del primo azionista dell'ex compagnia di bandiera. Una decisione, questa, formalizzata al termine di una riunione del Cdm che ha ascoltato un'informativa del ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, in cui il ministro ha espresso "l'impegno ad aderire alle offerte pubbliche di scambio e di acquisto da parte di Air France per la totalità dei titoli detenuti dal ministero stesso". Il numero uno di Via XX Settembre ha sintetizzato ai colleghi i contenuti di un'offerta che è ridimensionata sia nel prezzo che nelle garanzie sul piano operativo ed occupazionale, rispetto alle indicazioni preliminari formulate dalla compagnia francese prima di Natale. Viene specificato che "gli impegni assunti non saranno vincolanti nel caso in cui uno o più soggetti lancino un'offerta pubblica concorrente migliorativa e il ministero accetti tale offerta. Cio' al fine di tutelare i principi di trasparenza e non discriminazione previsti dalla normativa sulle privatizzazioni e in linea con la disciplina delle offerte pubbliche". Il via libera arriva dopo che la Commissione Ue aveva fatto sapere che l'Alitalia non avrebbe potuto più beneficiare di nuovi aiuti pubblici. Alitalia "non può più beneficiare di aiuti di Stato", ha infatti detto Michele Cercone, portavoce del commissario Ue ai Trasporti Jacques Barrot. Bruxelles ha dunque spiegato che non possono essere accettati "interventi che non rispettino il principio dell'investitore privato". Intanto, sale la tensione dal fronte sindacale. Per Cgil Cisl e Uil l'irritazione è palpabile, in vista del confronto di domani con la compagnia e Air France: "Mi auguro che ci siano margini per una trattativa. Se non ci fossero ne prenderemmo atto", sintetizza per tutti il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, tornando a denunciare la scarsa trasparenza dell'operazione ed il ruolo assolutamente marginale riservato ai sindacati. La proposta formalizzata da Air France pone anche delle rigide condizioni da soddisfare entro il 31 marzo. Le più rilevanti riguardano l'impegno del Tesoro a conferire le proprie azioni all'ops che sarà lanciata, arrivato oggi; la concessione di un prestito ponte da 300 mln da restituirsi subito dopo l'aumento di capitale; il raggiungimento di un accordo con i sindacati, sia per Az Fly che per Az servizi; un passo indietro di Sea sul fronte del contenzioso aperto per il risarcimento danni di 1,25 mld o, in alternativa, una soluzione proposta dal Tesoro che scarichi Alitalia dei rischi connessi all'azione legale. Proprio questi rigidi paletti hanno suscitato più di un malumore all'interno del governo. Due gli aspetti più controversi, le ricadute sul piano dell'occupazione e il destino di Malpensa. Già in mattinata il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro ha espresso tutto il suo "disappunto come ministro e come cittadino nel prendere atto dell'offerta avanzata da Air France per l'acquisto di Alitalia'', sottolineando come la proposta francese sia "finalizzata unicamente al profitto proprio dell'offerente, che rappresenta un danno per la Compagnia, per le maestranze e per tutto il Paese''. Un invito a fare i conti con la realtà è arrivato invece dal ministro per le Politiche Comunitarie, Emma Bonino. "Alitalia è nelle condizioni in cui si trova. Non abbiamo la possibilità di fare la voce grossa con i francesi. Forse avremmo dovuto dichiarare tempo fa il fallimento, questa era l'alternativa", ha replicato alle rimostranze di Di Pietro. Dal fronte sindacale, intanto, il malumore è tangibile. "Domani è il giorno della verità in cui saremo messi in condizione di avere elementi per esprimere un giudizio. Prendere o lasciare non e' mai la tattica migliore per un sindacato. Per questo non chiediamo tempo ma margini per una trattativa. Se non ci fossero ne prenderemmo atto", spiega il leader della Cgil, Guglielmo Epifani. E a chi gli chiedeva di eventuali iniziative di sciopero in caso di fumata nera dell'incontro di domani con maurizio prato, presidente di Alitalia e Jean Cirille Spinetta, ad di Aif France, risponde: "Noi abbiamo le spalle larghe, sia per sostenere un accordo sia per dire che non ci sono le condizioni. Abbiamo forza per assumerci una responsabilita' chiara di un si' o un no con tutte le conseguenze che queste soluzioni comportano". Parole non diverse da quelle impiegate dal leader della Cisl, Raffalele Bonanni per commentare l'offerta Air France: "Air France acquista quasi gratis Alitalia. Spero ci sia la possibilità di fare una trattativa vera", dice il numero uno della Confederazione di via Po. "In caso contrario hanno cominciato da soli, finiscano da soli", aggiunge ribadendo il fatto che delle modalità di vendita di Alitalia il sindacato "non sappia nulla, sia all'oscuro di tutto". dite la vostra