il chitosano La chitina è
presente in natura come componente dello scheletro di insetti e
crostacei, e come componente delle pareti cellulari di batteri e
funghi. Chimicamente è un polisaccaride naturale, costituito da un
omopolimero di N-acetilglucosammina, con un peso molecolare che può
arrivare a 10 milioni; è insolubile in acqua a causa della struttura
cellulare rigida e delle forze intramolecolari dei legami a idrogeno.
Il chitosano è un polimero della D-glucosammina, che si può
ottenere anche per deacetilazione alcalina della chitina stessa. Il
processo industriale attualmente utilizzato è quello di partire dalla
chitina purificata ottenuta da crostacei. Il chitosano è facilmente e
velocemente solubilizzato da una soluzione acida per effetto della
salificazione dei gruppi aminofunzionali.
Il chitosano ha trovato un ampio impiego nella formulazione di prodotti
per uso oftalmico, nasale, orale e, in generale, a rilascio modificato,
grazie alle sue caratteristiche di mucoadesività e di rilascio dei
farmaci.
il chitosano per le diete dimagrantiLa
struttura del chitosano, simile alla cellulosa, dovrebbe catturare
nell'intestino i grassi introdotti in una percentuale pari al 30%;
inoltre, vanta la capacità di ridurre il livello di colesterolo e della
glicemia.
Secondo esperimenti in vitro, il chitosano solubile, inizialmente
emulsiona i grassi alimentari nello stomaco in quanto gelifica a pH
acido ed intrappola i grassi emulsionati. Questi ultimi non sono
soltanto legati, ma protetti dall'azione delle lipasi e quindi possono
essere espulsi invece di essere idrolizzati e assorbiti.
In realtà, il chitosano non provoca una riduzione quantitativa
dell'assorbimento dei grassi, ma soltanto un rallentamento temporale
dell'assorbimento. Uno studio (Methods and Findings in Experimental and Clinical Pharmacology
21(5):357-361,1999), eseguito su 51 donne obese seguite per otto
settimane, ha dimostrato che non ci sono differenze significative sui
livelli di colesterolo e nessuna differenza di peso tra le donne che
hanno assunto chitosano e quelle che hanno assunto placebo.
L'Istituto Nazionale di Ricerca per Alimenti ha confermato che
non esiste alcun integratore alimentare che permetta un calo ponderale
senza la necessità di seguire un regime alimentare controllato o di
svolgere attività fisica, e riferendosi direttamente al chitosano
afferma che usato come integratore può determinare una perdita di peso
solo se associato ad una dieta ipocalorica.
Il chitosano non può essere assunto da soggetti con particolari
allergie alimentari o nel periodo della gravidanza e dell'allattamento;
un uso prolungato può determinare una riduzione dell'assorbimento di
minerali, acidi grassi essenziali e vitamine liposolubili. Nell'agosto
del 1999, la F.D.A. ha intimato al presidente della TRY-Lean
(venditrice statunitense del chitosano di non affermare attraverso
alcun mezzo, che il chitosano riduce l'obesità, abbassa la pressione,
riduce gli attacchi cardiaci e il rischio di cancro. Nel 2000, i
venditori della Informa Natural Producs Inc, sono stati multati per circa 10 milioni di euro, perché colpevoli di pubblicità ingannevole sulle proprietà del chitosano (v.
provvedimento AGCM)
In molte farmacie si trovano esposti prodotti con chitosano: per es. Chitosano 1200 (nelle diete di mantenimento e per il controllo della ipercolesteremia e iperglicemia); ChitoKal forte (integratore dietetico che ha la doppia funzione di ridurre l’assorbimento dei grassi ingeriti e agire sui grassi depositati); ChitoKal uomo (combatte il peso corporeo e grazie alla presenza della Muira Puama e della Turnera Afrodisiaca
ha un'azione vitalizzante e tonificante, capace di mantenere inalterate
tutte le funzioni organiche, compreso quanto concerne la libido); Kalo (il chitosano è una "spugna" che assorbe i grassi ed il colesterolo, calo di peso corporeo da 5 a 7 kg in 4 settimane).
Spesso questi prodotti contengono il Citrus Anarantium
ricco di sinefrina, succedaneo dell'efedrina e dell'adrenalina,
sostanza cardiotossica sconsigliata a chi soffre di malattie cardiache
e ipertensione arteriosa, alle donne in gravidanza e nei bambini.
Le capsule di chitosano possono essere preparate dal farmacista in
farmacia (Dlgs n.111 del 27-1-92; Art. 10, commi 1, 5), dietro
presentazione di ricetta medica. In questo caso, la convenienza
economica è notevole.
Per esempio, il "Chitosano 1200": contiene 60 cpr da 600 mg di
chitosano a compressa (non 1200 come il nome farebbe pensare), costa 26
€ a confezione... 60 cpr · 0,6 g/cpr = 15,6 g , che equivalgono a 1.666
euro/kg ... (preparato in farmacia costerebbe 0,12* €/g · 15,6 g = 1,87 € + 6,45 € di onorario per la preparazione in capsule + prezzo dell'eccipiente)
*commercialmente il chitosano costa al pubblico, come sostanza pura, € 122,71 al kg.
altre applicazioni del chitosano
La Chitina e il chitosano hanno caratteristiche proprie molto attraenti
come: biocompatibilità, biodegradabilità, non tossicità, prevenzione
delle infezioni, acceleranti nella guarigione di ferite.
Questo ha fatto si che si siano moltiplicate le ricerche e gli studi
sulle possibili applicazioni di questi materiali.
Attualmente vengono utilizzati nei più disparati campi:
chiarificazione delle acque contenenti proteine derivanti dalla
lavorazione di frutta, carne, pesce e latte. Vengono utilizzati anche
nell'industria delle bevande: questo è stato il maggiore e per lungo
tempo l'unico utilizzo di questo polisaccaride. Il chitosano causa la
flocculazione delle proteine. Essendo biodegradabile e non tossico è
stato preferito ai polimeri sintetici.
il chitosano è un agente chelante per i metalli. Poiché con
un acido inorganico diluito è possibile rigenerarlo, il chitosano può
essere utilizzato per purificare l'acqua da metalli pesanti.
Le membrane fatte con chitosano possono essere utilizzate per addolcire l'acqua.
La carta impregnata con chitosano mostra una elevata
resistenza allo strappo, all'abrasione e all'umidità. Inoltre, grazie
alla sue caratteristiche antibatteriche, ne permette l'utilizzo per
imballaggi di cibi.
Chitina e chitosano, poiché sono degradabili dagli enzimi
endogeni e non hanno effetti allergici, possono essere utilizzati per
la produzione di fili da sutura, bende ed anche pelle sintetica.
Chitina e chitosano sono stati utilizzati come condizionanti
e idratanti in creme cosmetiche, in sostituzione di altri composti
quale l'acido ialuronico.
Chitosani carbossimetilati vengono usati come agenti
protettivi per semi e frutti. Avendo scarsa permeabilità all'ossigeno e
un elevato effetto antibatterico, permettono una maggiore durata nel
tempo dei prodotti agricoli.
Grazie alla capacità assorbente del chitosano, sono allo
studio applicazioni per la cura di malattie. Il chitosano contenente
l'antibiotico o il farmaco specifico per il trattamento viene fatto
aderire ai tessuti interessati; in questo modo il farmaco agisce solo
nel punto desiderato, con una maggiore efficienza e riducendo la
quantità di farmaco utilizzata e il numero delle applicazioni.
Il chitosano mostra inoltre una grande efficacia nel
trattamento delle ferite, accelerando notevolmente i processi di
guarigione.
Chitosano come ausiliario tessile: esiste una vasta
letteratura che documenta l'attività del chitosano come uniformante di
tintura. Pretrattando il cotone con chitosano, il processo di tintura
risulta più efficace e presenta meno difetti.
Studi hanno dimostrato come il chitosano sulla lana migliori
la tingibilità, la solidità, e contribuisca ad aumentare l'effetto
antiinfeltrente. Questi risultati derivano dal fatto che il chitosano
depositandosi sulla fibra, cattura le molecole di tensioattivo e ne
aumenta l'effetto scivolante.fonte: marcello guidotti, sito: http://www.galenotech.org/chitosano.htm