Le infinite parole..

Eppure si


Non penserò ad altro che alle tue poche parole per comprenderti meglio. Eppure si, nasce da questa "conversazione" fatta via etere una conoscenza non avuta prima. I pensieri viaggiano in modo diverso, si canalizzano in una nuova velocità che li cattura e lì conserva per tempi scelti dopo. Ed è l'era della tecnologia, dell'ordenador per usare una parola presa in prestito dalla lingua spagnola. Ti ritrovo tra le righe, mi sforzo di comprendere un pensiero, un'idea. Ed è sorpresa ogni volta. Leggere, interpretare, donare un senso alle parole, costruire un concetto ed intenderlo allo stesso modo o giù di lì, alla fine non si pretende tanto, basta quel poco. Ed è fatta. L'attesa è sempre dovuta, piacevole allo stesso tempo, dona il sapore della lettura e dello scrivere insieme. Una o più risposte, una o più domande. Sinergia d'intrecci mentali, voluti e non. Ed è il bello della comunicazione, dell'esternazione pura. Non ho risposte su come s'innescato questo dialogo, ma adesso è qui tra le pagine di queste network, tra questi fogli sparsi, nero su bianco e viceversa. Pensieri che volano su altri pensieri, note, scritte, elaborazioni mentali volute anche dalla fretta o dalla calma. Ed è per questo che continuo a scrivere, ed è per questo che m'incuriosisce leggerti.