Creato da: tumoredabatteri il 22/09/2007
RICERCA CITOTOSSICOLOGIA ECANCEROGENICA SU ESTRATTI VEGETALI DI PIANTE OFFICINALI DIRETTORE SCIENTITICO Paolo Pelini

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PROGETTO CYTOTOXICOLOGY RESEARCH ITALY

Post n°21 pubblicato il 20 Luglio 2021 da tumoredabatteri

È importante visto i vari casi balzati all' attenzione dei media di presunta o accertata tossicità di varie specie di Piante Officinali, la ricerca  sviluppi nuove metodiche di controllo che tengano conto del fitocomplesso della specie esaminata e non solo della singola molecola isolata da tale specie!
Il progetto Citotoxicology Research Italy vuol essere oltre che un portale dove le considerazioni scientifiche sui più recenti casi di attualità che riguarderanno specie botaniche o estratti vegetali anche un progetto di ricerca per valutare l'effettiva citotossicità in vitro delle molecole contenute in tale piante. 
Siamo già riusciti a dimostrare e a consegnare al parlamento i ministeri competenti una relazione uno studio riguardante i derivati idrossiantracenici che Europa voleva collegare al cancro puntualmente smentito dai nostri studi in vitro. 
Solo creando un ente apposito di controllo della citotossicità dei botanicals si potranno evitare grossolani errori di valutazione ed evitare panico per la popolazione del tutto ingiustificato nei confronti delle specie vegetali coinvolte oltre ad avere personale esperto con tecniche nuove che potranno fare la differenza.

Paolo Pelini
Erbochimico
Ricerca Farmacognostica, Citotossicologica degli Estratti Vegetali di Piante Officinali e Ricerche sul Microbiota Piante Officinali 
Studio Erbochimico di Consulenza Scientifica e Ricerca Pelini 
Fondatore Cytotoxicology Research Italy 

 
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CANCRO ED HENNE' Lawsonia inermis

Post n°20 pubblicato il 20 Maggio 2020 da tumoredabatteri
 
Foto di tumoredabatteri


HENNE’ E PIANTE TINTORIE CANCRO SI O CANCRO NO?
Autore: Paolo Pelini
FONTE: Estratto da Blog di Paolo Pelini: http://blogdipaolopelini.blogspot.com/2020/04/henne-e-piante-tintorie-cancro-si-o.html
Le piante tintorie rappresentano una enorme risorsa per l’economia e il mondo cosmetologico, la regina di queste piante è sicuramente la Lawsonia inermis L. o più conosciuta sotto il nome commerciale del suo colorante Hennè.

Negli ultimi tempi però si sta ipotizzando che la molecola o meglio il pigmento ingrado di colorare i prodotto da questa pianta il Lawsone sia cancerogeno.
In questo articolo cerchero di spiegare come ho già fatto in un intervento presso L’Università La Sapienza di Roma, il perché tale tesi è completamente priva di fondamento scientifico e addirittura manipolatoria volta a escludere i derivati idrossiantracenici dal mercato a favore dei composti di sintesi come vuole qualche stato!
Il Lawsone (2-hydroxy-1,4-naphthoquinone) è un composto derivato dal Naftochinone una molecola chinone derivato dal naftalene. È un composto aromatico, la sua molecola è planare, composta da due anelli benzenici condensati.

Nella droga della pianta Lawsonia inermis (foglie) tuttavia non troviamo la molecola di Lawsone vera e propria bensi tre hennosidi ovvero metaboliti che dopo una serie di reazioni di acidificazione e ossidazione portano alla formazione della molecola tintoria questo fenomeno può essere volontario ciò è causato dall’uomo ma purtroppo causato come ho dimostrato anche da batteri in grado di ossidare le molecole è questo potrebbe essere segno di cattiva conservazione del prodotto.
Ma perché qualcuno sostiene che questo composto sia cancerogeno?
Non ci sono prove certe della sua cancerogeneicità ma erroneamente qualcuno considera il Lawsone cancerogeno perché sarebbe dato la sua struttura molecolare in grado di intercalare cio è legarsi o meglio penetrare tra due basi azotate del DNA provocandone la sua mutazione, questo basa a provocare la formazione del cancro? NO!
Infatti tali molecole vengono erroneamente considerate dette o mutagene o procancerogene ma ciò non basta a provocare il cancro perché queste molecole per divenire cancerogene ovvero ingrado di provocare fenomeni di delezione, aberrazione,alterazione ecc… nel DNA o al livello Cromosomico devono andare incontro ad una serie di modificazioni provocate da alcuni enzimi presenti allivello metabolico nel nostro organismo in particolare dalla famiglia del citocromo P450 in mancanza di tali mutazioni la molecola non riesce ne a legarsi ne a svolgere azione cancerogena (tutta da dimostrare) allivello del DNA stesso discorso vale per i derivati idrossiantracenici che se non preparati dal P450 non danno nessun problema a livello del colon come invece si vorrebbe far credere oltretutto portando studi vecchi, incompleti e inconsistenti solo per eliminare questi composti dal mercato a favore dei farmaci di sintesi.
Paolo Pelini
Erbochimico
Controllo Qualità Fitochimico, Microbiologico e Valutazione Farmacognostica Estratti Piante Officinali
Roma - Italia
http://www.paolopelinierbochimico.it

 
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