Turbine Interno

LA SOLITA REAZIONE TURBINESE...


Ne è passato di tempo!! Questo è stato un periodo ricco di eventi: il mio compleanno, quello di mia mamma, la datrice di lavoro che, avendo la figlia malata in casa e nessuno che potesse controllarla, mi ha chiamata come baby- sitter... Sono state due mattine piuttosto singolari devo dire. Era da tanto che non avevo più contatti diretti con dei bambini. Facevo ancora la triennale!! Eppure, non ho dimenticato nulla. La bimba si è sentita subito a suo agio. Sfido io! Dove la trovi una baby sitter così matta da prendere in mano dei pupazzetti, modificare la propria voce e seguirti in qualsiasi cosa tu proponga?E' stato così naturale entrare nella parte, che solo verso la fine ho realizzato che non mi stavo sforzando neanche più di tanto, ma che stavo giocando veramente come avrei fatto quando ero piccola. Abbiamo fatto tanti giochi, anche perché la piccoletta non riesce a concentrarsi su qualcosa per più di un quarto d'ora. Inoltre ho anche notato che ha 4 anni, ma già bara per poter vincere ad ogni costo. Ovviamente non mi metto a discutere con le bambine di 4 anni, ma secondo me, sarebbe meglio che inizi a capire che non ci saranno sempre persone che le diranno "ma che brava!" "ma che bella" "hai vinto anche questa volta! Ma come fai?". Là fuori è una giungla, e la vita non è come un film. Nessuno è il protagonista, per cui non sempre si può vincere. Ma queste sono solo mie opinioni. Ognuno decide di crescere i propri figli come ritiene sia più opportuno.In realtà, c'è un altro evento che merita di esser riportato per la sua importanza. Ho rivisto Winston!!! Beh, da quando si è fatto vivo, ci siamo scambiati un po' di sms. Il giorno del mio compleanno, oltre a farmi gli auguri, mi ha chiesto come avrebbe fatto a consegnarmi la rosa. Pensavo fosse una sorta di regalo simbolico. Della serie: "Con il pensiero ti mando una rosa, di che colore la vuoi?". Ho risposto che mi sarebbe piaciuta arancione. Del tipo:"Ah! Sei pazzo??Ok ti assecondo e mi diverto anche io a fantasticare..."Gli avevo detto dove sarebbe dovuto uscire dal raccordo e che mi avrebbe trovata sotto una fermata. Ho aspettato per un'ora al freddo e al gelo per vederlo arrivare, ma niente! Lo avevo anche richiamato, perché mi era venuto il dubbio che gli avessi descritto l'uscita sbagliata. Le sue ultime parole famose sono state "no te preocupà! Ho il navigatore... ho scritto la via". Dopo un po' mi richiama:- Turbineeee... ma io qui leggo ****... tu dove sei?Alla fine ci siamo incontrati. Lo ho trovato in forma smagliante. Dopo aver parcheggiato davanti al parco in cui pensavo di portarlo, lo vedo tirar fuori qualcosa dal vano sul tettuccio: una rosa arancione.- questa è per te.- ma... l'hai comprata veramente? Oddio!!!- certo! Tu dici che parlo solo. No è vero.- che bella, grazieeeeee!!! Meno male che ci stai te...Alla fine, il tempo era una cagata, pioveva ogni 2 secondi per poi smettere e riprendere, così siamo stati in macchina a chiacchierare. Lui è un gran chiacchierone. Da domenica so di come si ammazzano le mucche senza farle soffrire più di tanto, a quella volta in cui un suo amico ubriaco si è arrampicato sul tetto di casa sua per tappargli la canna fumaria e poi è scivolato finendo in mezzo ai rovi con tutti i vestiti strappati (la goliardia romena è un po' pericolosa).Sono stata super bene. Mi piace ascoltarlo. Soprattutto quando parla di quello che combinava in Romania. Non so. A sentire i suoi racconti mi viene nostalgia. Ammesso che si possa avere nostalgia per qualcosa che non si è mai vissuto e non si conosce.E' scattato il bacio. Non so neanche io bene come. So solo che dopo il primo, mentre lo ascoltavo rivangare i ricordi, nonostante fosse tutto molto interessante, il mio cervello si disconnetteva per qualche secondo e si concentrava sulle sue labbra che si muovevano e proiettava la mia immagine verso quella meta. Fortuna che sono una maestra di autocontrollo.Prima di andare via, siamo passati in un bar a prenderci un caffè, che testardamente ha voluto offrire lui.Quando è arrivato il momento dei saluti, entrambi eravamo rattristati...Non devo neanche aggiungerlo che da quel bacio è scaturita una settimana di pippe mentali, vero?