Turbine Interno

VACANZE ALTERNATIVE...


 Cari miei,se son latitante da un bel po’ c’è un motivo. E il motivo è che mi sto occupando delle mie “vacanze”. Metto le virgolette perché quest’anno passerò l’estate in manieraalternativa.Tempo fa, girando su internet, ero finita su un blog tenuto da volontari al servizio civile estero. Erano tutti ragazzi giovani, ma quei post trasudavano di riflessioni per le situazioni tristi che  vedevano con i loro occhi e che vivevano in prima persona, ma traspariva anche la gioia: della popolazione locale, del fare qualcosa e rendersi utili. Gioia che, secondo me, riescono solo i giovani a tirar fuori in certi contesti.Leggere quel blog, metteva voglia di partire subito per andare a dare una mano. Per apportare un aiuto lì dove serve. Per essere utile in qualche modo a qualcuno e non sprecare il proprio tempo in modo improduttivo. Ovviamente mi sono informata sul servizio civile, ma partire per 6 mesi o un anno non è una cosa fattibile, considerato che di tempo ne ho perso  fin troppo a fare la studentessa e adesso, devo assolutamente imparare “l’arte” come dice quel detto famoso. Proprio per questi motivi, avevo accantonato l’idea. Stroncata sul nascere. Però questo non mi impediva di seguire il blog.Qualche mese fa, su un gruppo di fb, mi imbatto in un video di youtube fatto da un’associazione italiana che si occupa di organizzare gruppi di volontariato per rendere meno grigie le giornate dei bambini degli orfanotrofi romeni. Era un montaggio di foto di ragazzi e bambini che svolgevano le più disparate attività. La cosa più bella che arrivava erano i sorrisi di entrambi.Sono andata sul sito dell’associazione per informarmi, e lì ho scoperto che i gruppi partono da fine giugno ad inizio agosto e che ogni gruppo ha una permanenza sul territorio di sole due settimane. Perfetto per chi lavora! I costi erano anche ridotti e questo è sempre buono per chi, come me, prende una miseria al mese.Mi iscrivo tramite e- mail ad inizio anno. Due settimane fa c’è stato il primo incontro. L’unica pecca è che l’associazione non è proprio dietro l’angolo. Sta a  Milano. Qui a Roma ho cercato, ma di associazioni che facciano volontariato all’estero per due settimane e a costi ridotti, nemmeno l’ombra. Poi  vabbè, può anche darsi che mi sia sfuggito qualcosa…Ho prenotato il treno ed ho passato il week end appoggiandomi da 600 km. Tempo magnifico a Milano. Un sole così, penso che se lo scordano. Nella presentazione mi avevano fatto una buona impressione, poi c’è stato il colloquio individuale, in cui i ragazzi che già avevano fatto questa esperienza, tendevano a rassicurarmi. Ho aspettato un po’ prima di prendere la decisione di andare al secondo incontro. Per caso, ho scoperto che uno dei ragazzi che scriveva sul blog del servizio civile, aveva fatto volontariato anche con questa associazione, così prima lo ho contattato. Quando ho ricevuto la sua risposta di rassicurazione e di spinta verso questa avventura, ho deciso che dovevo andare.Per risparmiare,visto che il fine settimana era alle porte, ho dovuto prenotare andata e ritorno nella stessa giornata di sabato. Devo dire che girare da sola sta cominciando anche a piacermi. In entrambi i casi infatti, 600 km non poteva accompagnarmi, per cui ho dovuto vedermi il percorso e muovermi in autonomia. L’idea di girare in una città non tua, da sola, fa più paura pensarla che non attuarla. E’ stato tutto molto semplice. Questo secondo incontro è stato magnifico. Abbiamo cominciato a sperimentare l’esperienza dello stare in gruppo, e devo dire che è un modo per testare anche se stessi. Riesci a capire quando sei in grado di accogliere idee altrui, di tirarne fuori di tue, di metterti in gioco e fare cose che non sospettavi mai di essere in grado di fare. E’ proprio vero che le paure cessano di esserci quando le si affronta.Credo che questa esperienza mi servirà anche come crescita interiore.Son sempre più convinta e contenta di aver fatto questa scelta. Tra l’altro, si son creati un insieme di intrecci che sembravano proprio spingermi verso quella direzione. Avevo come l’impressione che se non avessi provveduto quest’anno, avrei perso il treno.Inoltre, nonostante la mia timidezza, già ho legato con una ragazza di Arcore (località tristemente nota ai più, negli ultimi tempi). Abbiamo espresso il desiderio di partire insieme… e credo che lo esaudiranno. Più che altro, che strana la vita!!! Basta semplicemente varcare la soglia di una porta contemporaneamente ad un’altra persona e rivolgerle casualmente la parola, per farla entrare nel proprio cammino.