Turbine Interno

ANSIE VARIE...


Questo week end sono risalita a Milano.E' stato molto bello stare per due giorni immersa in un contesto pieno di giovani. Saremmo stati più di un centinaio. E finalmente ho conosciuto le persone con cui partirò, e ovviamente anche la destinazione.Destinazione un po' complessa, devo dire, a causa delle mille situazioni diverse che ci attendono. Andremo dai bambini che si trovano in strutture tipo "doposcuola", che ritornano a dormire a casa, agli orfanotrofi in cui ci saranno piccoli con handicap e ragazzi adolescenti/adulti che, ormai sfiduciati, potrebbero contribuire a sabotare il nostro intervento.Non so se sarò in grado di gestire situazioni così particolari, ma tenterò. Per il momento non mi voglio stare a preoccupare. Anzi, sono strafelice di aver conosciuto 15 belle persone. Ancora non le conosco a fondo, ma mi sento bene con il mio gruppo. Figuratevi che già domenica sulla via del ritorno, mi mancavano. E ci sono stata in contatto solo 2 giorni. Intensi, ma pur sempre 2 giorni. Non oso immaginare come sarà quando dovrò lasciarli dopo 2 settimane di convivenza e di condivisione totale di un esperienza che in gran parte affrontiamo per la prima volta. Alcuni invece sono già partiti negli anni precedenti, ma nessuno è mai stato nella città di V.Nella sera di sabato sono emerse preoccupazioni per questa meta non facile da gestire, ma io credo una cosa: fossi partita per un'altra città, probabilmente mi sarei sentita non pronta allo stesso modo. Nessuno è mai veramente pronto al 100% rispetto alle cose che deve affrontare. Le si fanno, magari si improvvisa anche, e soprattutto si cerca di uscirne nel miglior modo possibile. Non sempre si riesce a farlo, come afferma il nostro referente più anziano, ma è così che funziona la vita alla fine. Non si vive nelle favole, purtroppo.Per il momento bisogna pensare ad un nome per il gruppo... uff!! E' difficile!!Oggi ho sentito Winston. Ogni volta che salto l'appuntamento domenicale con lui, mi manca da morire e non vedo l'ora di rivederlo. Il primo maggio, è riuscito a liberarsi dal lavoro e sono andata a trovarlo. Mi rendo conto che non è affatto bello, lo dice anche lui, eppure, dopo due settimane che non lo vedevo, mi sembrava bellissimo. Mentre guidavo, lui non faceva altro che fissarmi sorridendo:- ma la pianti di guardarmi??- oh! È da tanto che no te vedo, te voio vedè!! Se po'?- si può, però mi metti in imbarazzo!- e dai turbine! Su... no fa così. Senti, lo voi un cafè?- va bene.Entriamo al bar. Lui mi abbraccia mentre osserviamo il tempo dalle ampie vetrate che si affacciano sul mare.- tu stai a ride turbine, perché sei felice. E' vero?- ecco te pareva... già ho capito dove vuoi arrivare... può anche essere che rido perché non voglio far vedere che sono triste!- no, è vero! Tu sei felice. Oh! Io penso, eh... e sei felice perché mi hai rivisto.- sei proprio uno sbruffone, sai???- e su turbineeeee... no di così.Abbiamo passato una bella giornata. Tentando di tradurre la poesia di Eminescu, ma non è stato per nulla facile. E fortuna che sono 9 anni che è qui!!! Tutto un pomeriggio per capire che una parola significava "vendetta". E l'ho capito solo con l'aiuto di google!!!!Oggi invece mi ha parlato dell'"uomo piccolo" (suo figlio). Quando parla di lui gli brillano gli occhi e si sente dalla voce che è contento. Fa piacere sentirlo, anche se un po' mi inquieta sta cosa. Più che altro quando tira fuori frasi che sembrano intendere che un giorno me lo farà conoscere...