Turbine Interno

SOGNI STRANI


Stanotte ho fatto dei sogni spezzettati. Me ne ricordo solo 2 e sono entrambi strani.Il primo devo dire che era abbastanza opprimente:Eravamo io e mio fratello, e avevamo appreso della morte di un giovane ragazzo napoletano. Avevamo incontrato la madre disperata e in lacrime sulla soglia dell' appartamento del figlio, e abbiamo deciso di aiutarla a riprendere le sue cose. Ci ha aperto una porta che dava su una stanza priva di mobilia ad eccezione di un tavolo rettangolare di legno semplice, sulla sinistra appoggiato al muro bianco su cui si trovava il corpo di suo figlio. Era livido in faccia aveva i capelli rasati ed era gonfissimo. La madre non faceva altro che dire che quando era vivo non era così. Che si era gonfiato con la morte e che glielo avevano ammazzato. Non ricordo bene chi avesse ucciso quel ragazzo, ma sembrava fosse vittima di un' ingiustizia da parte della polizia o di qualche organo di Stato.Con mio fratello siamo entrati nella sua stanza, e abbiamo aperto i suoi cassetti per tirare fuori le sue magliette e i suoi maglioni e metterli in una sacca da dare alla madre. Sul grande comò, c' erano le sue foto, scattate in momenti felici in cui sorrideva, era magro magro ed aveva i capelli neri e un po' mossi, che gli cadevano sulle spalle. Effettivamente non aveva nulla a che vedere con quel cadavere che era poggiato sul tavolino all' ingresso. Vedendo le foto, e ascoltando la voce straziante della madre, pensavo a come sarebbe stato conoscerlo dal vivo, mentre scendevano lacrime silenziose dai miei occhi.Il secondo sogno invece parlava di altro:Avevo un biglietto per Valencia, e mi ero imbarcata sull' aereo. Mio fratello e mia madre erano già a destinazione. Una volta trovatami nell' aereoporto e guardatomi intorno, noto qualcosa di strano:- accidenti! Somiglia tanto a Madrid!- Questa è Madrid - mi risponde mio fratello.- Ma come? Io ho il biglietto per Valencia. Si sono sbagliati ad imbarcarmi!- ora dovrai comprare dei biglietti per arrivare lì, che quelli che hai non sono più buoni - mi fa qualcuno interessatosi al mio caso.- ma non è giusto! hanno sbagliato loro a farmi salire su questo aereo!!- prova ad andare a chiedere informazioni - mi dicono.Con mio fratello mi dirigo verso lo sportello delle informazioni. Avevo alle spalle uno zaino e stavo per tirare fuori il mio portafogli dalla tasca in fondo, quando mi sento urtare da un ragazzo, e noto che il mio portafogli è sparito!Comincio a seguirlo anche se sono appesantita dallo zaino. Tento di correre più che posso, ma i miei movimenti sembrano bloccati e in più non riesco a gridare. Vorrei urlare di fermare quel tizio, ma le parole mi si bloccano in gola. Riesco solo a dire a mio fratello di chiamare la polizia, mentre butto a terra lo zaino e seguo quel tipo.Usciamo dall' aeroporto e ci buttiamo per strada. Fortunatamente qualcuno riesce a comprendere costa sta accadendo, e cerca invano di fermare il tizio. Alla fine, compare la polizia che lo afferra. Non gli trovano il mio portafogli in mano, ma l' hanno visto mentre lo gettava dentro ad uno dei tre  contenitori della posta lì vicini. Così gli agenti li aprono, trovano il mio portafogli e me lo restituiscono. Io sono contenta, ma mentre vedo quel tipo salire sulla macchina della polizia, vengo avvicinata da un brutto ceffo:- non dovevi farlo - mi dice con voce intimidatoria - te ne pentirai! Quello era mio figlio. Per fortuna ci sono ancora degli agenti lì vicino e così decido di rientrare nell' aeroporto, che essendo pieno di telecamere e sorvegliato dalla polizia è più sicuro.
Una volta lì dentro, mi accorgo di avere la mano sinistra ferita. Forse una lussazione. In ogni caso, mi portano da un dottore. Questo era un ragazzo giovane, capelli corti neri, occhi pure neri e barba di 2 giorni... somigliava a Pep Guardiola nei tempi in cui stava alla Roma. Tra me e me, penso che non è un caso se mi piace la Spagna
. Passiamo parecchio tempo insieme nel suo studio. Mi fa domande per compilare dei suoi moduli, mi fa le lastre. Ogni giorno devo andare a farmi controllare da lui. L' ultimo giorno, quello della mia partenza, mi sento triste. Sarà l' ultima volta che lo vedrò e non voglio partire. Non so perchè, ma mi dice che lui è stato adottato, e che oltre ai soldi che prende come dottore, ha ereditato anche una grande fortuna dalla famiglia. Io gli rispondo che è stato fortunato ad aver trovato una famiglia così, e poi lo bacio. Non riusciamo più a staccarci. Ma fuori dallo studio c' è mia madre che mi aspetta, l' aereo partirà... non posso perdere altro tempo. Mi stacco da lui, e venendomi in mente il momento in cui l' ho baciato, cerco di chiarire che l' evento è stato del tutto spontaneo e che non era collegato assolutamente alla sua ammissione di ricchezza. Lui non ci aveva fatto neanche caso.Ci salutiamo, con la speranza di rivederci ma con la consapevolezza che nel caso fosse accaduto, non sarebbe stato come quel momento.Qualcuno di voi sa interpretari i sogni? Se si, i miei cosa potrebbero voler dire?