Ieri ho provato una sensazione mai provata prima.Dopo aver fatto gli appunti, mi sono messa a parlare con 600 km. Mi stava dicendo che si stava intristendo nel vedere il profilo di una ragazza con cui era molto legato anni fa, e che però non ha mai risposto ai suoi tentativi di ricontattarla. Ho cercato di dirgli che purtroppo, molte persone le perdiamo per la strada, e che dovremmo cercare di andare avanti, a maggior ragione se sono loro che scelgono di essere delle meteore. Gli ho detto che lui è molto malinconico. In effetti, varie volte si mette a pensare alle persone che sono state significative negli anni trascorsi, e al fatto che ora non le sente più. La mia colpa è stata ritirare fuori un argomento "già tirato fuori altre 30 volte. Ora mi dirai che vivo nel passato..." Insomma, per questa cosa si è alterato, perchè dice che sparo sentenze false sul suo conto. A parte il fatto che non mi sembra di averlo messo sulla berlina. Era solo una mia riflessione, magari sbagliata, ma pur sempre una riflessione che viene fuori ogni volta che se ne esce con certe frasi.Inutile dirlo, si è cominciato a discutere sul fatto che lui non vive nel passato ma che anzi, a differenza mia, cerca di vivere il più possibile le emozioni. Mentre io me ne sto ferma a guardare perchè ho paura di soffrire.Io mi sono rotta di sentirmi sempre rinfacciare sta cosa. Di sentirmi inadeguata. Una ragazza incapace di vivere, che magari fisicamente vive, ma in concreto è già morta. Quando uno decide di stare fermo, non lo fa perchè gli piace farsi scorrere le cose addosso. Con Garghino non ci avevo pensato due volte a vivere la storia. Poi però mi sono resa conto di quanto quella situazione mi stesse svuotando. Che non mi bastava più essere felice nei momenti in cui eravamo insieme, e che l' infelicità dei momenti in cui ero da sola, pesava ogni giorno di più. Non ultime le frecciatine dei miei che non gradivano la presenza di Garghino nella mia vita. E posso assicurare che a lungo andare pesano pure quelle.Io praticamente mi sono ritrovata ad uscire da una storia del genere, e il solo fatto di ripensare di cacciarmi in una situazione simile se non peggiore, mi ha fatto salire dei dubbi e mi ha bloccata.E' anche un dato di fatto che ora io mi stia mangiando le mani, perchè non saprò mai come sarebbe stato. Rimarrò sempre con questa domanda in testa. Ho imparato a mie spese che il treno una volta che passa, non può tornare indietro, anche se magari sarei disposta a correre per riprenderlo: vedi il pensiero di fare il viaggio con lui. Quelle parole mi hanno scatenato una reazione dentro. Mi sono accorta che i sentimenti che provo nei suoi confronti non hanno mai sfumature, sono molto puri e netti, invece: o gli voglio un bene dell' anima o sento di odiarlo. Questo perchè probabilmente è la prima persona che mi fa soffrire così tanto, forse proprio in relazione al bene che gli voglio.Non è raro che quando discutiamo io senta una vocina dentro di me, che dice "ti odio,ti odio, ti odio, era meglio se non ti conoscevo" mentre dentro aumenta la rabbia, che sta lì lì, pronta per esplodere da un momento all' altro.
INERME COME UN PUPAZZO
Ieri ho provato una sensazione mai provata prima.Dopo aver fatto gli appunti, mi sono messa a parlare con 600 km. Mi stava dicendo che si stava intristendo nel vedere il profilo di una ragazza con cui era molto legato anni fa, e che però non ha mai risposto ai suoi tentativi di ricontattarla. Ho cercato di dirgli che purtroppo, molte persone le perdiamo per la strada, e che dovremmo cercare di andare avanti, a maggior ragione se sono loro che scelgono di essere delle meteore. Gli ho detto che lui è molto malinconico. In effetti, varie volte si mette a pensare alle persone che sono state significative negli anni trascorsi, e al fatto che ora non le sente più. La mia colpa è stata ritirare fuori un argomento "già tirato fuori altre 30 volte. Ora mi dirai che vivo nel passato..." Insomma, per questa cosa si è alterato, perchè dice che sparo sentenze false sul suo conto. A parte il fatto che non mi sembra di averlo messo sulla berlina. Era solo una mia riflessione, magari sbagliata, ma pur sempre una riflessione che viene fuori ogni volta che se ne esce con certe frasi.Inutile dirlo, si è cominciato a discutere sul fatto che lui non vive nel passato ma che anzi, a differenza mia, cerca di vivere il più possibile le emozioni. Mentre io me ne sto ferma a guardare perchè ho paura di soffrire.Io mi sono rotta di sentirmi sempre rinfacciare sta cosa. Di sentirmi inadeguata. Una ragazza incapace di vivere, che magari fisicamente vive, ma in concreto è già morta. Quando uno decide di stare fermo, non lo fa perchè gli piace farsi scorrere le cose addosso. Con Garghino non ci avevo pensato due volte a vivere la storia. Poi però mi sono resa conto di quanto quella situazione mi stesse svuotando. Che non mi bastava più essere felice nei momenti in cui eravamo insieme, e che l' infelicità dei momenti in cui ero da sola, pesava ogni giorno di più. Non ultime le frecciatine dei miei che non gradivano la presenza di Garghino nella mia vita. E posso assicurare che a lungo andare pesano pure quelle.Io praticamente mi sono ritrovata ad uscire da una storia del genere, e il solo fatto di ripensare di cacciarmi in una situazione simile se non peggiore, mi ha fatto salire dei dubbi e mi ha bloccata.E' anche un dato di fatto che ora io mi stia mangiando le mani, perchè non saprò mai come sarebbe stato. Rimarrò sempre con questa domanda in testa. Ho imparato a mie spese che il treno una volta che passa, non può tornare indietro, anche se magari sarei disposta a correre per riprenderlo: vedi il pensiero di fare il viaggio con lui. Quelle parole mi hanno scatenato una reazione dentro. Mi sono accorta che i sentimenti che provo nei suoi confronti non hanno mai sfumature, sono molto puri e netti, invece: o gli voglio un bene dell' anima o sento di odiarlo. Questo perchè probabilmente è la prima persona che mi fa soffrire così tanto, forse proprio in relazione al bene che gli voglio.Non è raro che quando discutiamo io senta una vocina dentro di me, che dice "ti odio,ti odio, ti odio, era meglio se non ti conoscevo" mentre dentro aumenta la rabbia, che sta lì lì, pronta per esplodere da un momento all' altro.