Creato da turbine_di_pensieri il 10/03/2007

Turbine Interno

un blog per farvi capire quanto è difficile riuscire ad inquadrare una persona (soprattutto se sono io)

 

 

ARIAPPAPPAAAA ARI ARI ARIAPPAPPAAAA COME TI VOGLIO BENEEE!!!

Post n°926 pubblicato il 02 Aprile 2013 da turbine_di_pensieri
 

Pasquetta.
Anche quest'anno, come ormai da diversi anni, le previsioni del meteo non erano delle migliori. Abbiamo così optato per una mangiata a casa di un'amica. Eravamo un bel gruppetto: poco meno di 20 persone. Non so come siamo riusciti ad entrare, ma ce l'abbiamo fatta!!
Quest'anno purtroppo son venuti a mancare gli arrosticini di pecora. All'ora in cui ci siamo ridotti a fare la spesa erano terminati ormai da un pezzo, ma non siamo morti di fame per nulla. Tra insalata di riso, pasta fredda, lasagne, salsiccia, bistecca, dolci e schifezze varie è stato un pranzo quasi di matrimonio. Ho finito di mangiare alle 17... e ho detto  tutto!!!

Purtroppo sono venuta a sapere, per l'ennesima volta, di essere stata esclusa dalla solita ragazza del gruppo che aveva organizzato un incontro la sera di Pasqua. Così ieri ho passato il tempo a sentire gli altri ridere sulle battute del giorno prima. Inutile dire che ci sono rimasta male. Non è bello sentirsi esclusa.

Ieri ad un certo punto mi ha chiamato Winston. Lo sentivo parecchio triste. Diceva di sentirsi solo, e mi ha chiesto se potevo andare da lui. Mi si è spezzato il cuore a sentirlo così, e visto che rivederlo non mi dispiaceva affatto, finito di mangiare ho inventato una scusa con gli amici, e sono andata. Non so quanto abbiano abboccato. Anzi, viste le battutine che facevano, probabilmente non ci hanno creduto per nulla. Comunque sono salita in macchina ed ha cominciato a diluviare. Ogni tanto sentivo il cellulare vibrare. Gliel'ho detto 100 mila volte che quando guido non rispondo al telefono, ma lui niente! Quando sono arrivata al luogo dell' incontro, l'ho trovato sotto una tettoia che fumava. Ho guardato il telefono: 3 chiamate senza risposta sue.
- quante chiamate ci sono??
- tre!
- eh! Non rispondere, mi raccomando!
- ma lo sai che quando guido non parlo al telefono, no!? Quante volte devo dirtelo?
- lo so Turbine, ma vedevo che pioveva e mi preoccupavo... non mi posso preoccupà? TU basta che chiami quando parti e basta...
- eh ma scusa... ti ho chiamato per dirti quando partivo, dovevi solo aspettare che arrivassi. Che senso ha sentirsi anche nel durante?
- c'è una cosa per te. Scendi o te la porto in macchina?
- no, ma piove. Ma che c'è per me?
- una cosa da mangiare.
- oddio ma io ho finito adesso di mangiare... nooooo....
- dai mangio io. Te la porto.
Sale in macchina e mi porge un pacchettino. Lo apro e dentro ci trovo il peluche di un pulcino.
- ma che bellooooo!!! Grazieeeee.
- ti piace? Abbiamo parlato un po' prima che arrivassi.
- ah sì? E che gli hai detto?
- ma guarda questa che non risponde...
- ahahaha gli avrai detto: "ma guarda questa stronza che non risponde!" Giusto?
- no no... non ho detto parolacce... anche se un po' mi hai fatto incazzà.

Siamo stati a parlare fino alle 21.20. Questa volta, si è aperto ed ha affrontato il tasto dolente. Non lo avevo mai visto così. Fa un certo effetto vedere una persona che ride e scherza sempre, cambiare di colpo espressione, diventare seria e raccontarti i pesi della sua vita. Si vedeva che aveva mille pensieri in testa. Un velo di malinconia negli occhi, ormai diventati lucidi.
- La vita è brutta turbine. Se non stai attento, ci vuole poco a ritrovarti in mutande. E' questo che devi capire.

 
 
 

OCHII DE CRISTAL...

Post n°925 pubblicato il 30 Marzo 2013 da turbine_di_pensieri
 

 

La mia capacità di infilarmi nei vicoli ciechi è direttamente proporzionale a tutte le riflessioni preventive che faccio per non infilarmici.

Domenica scorsa ho preso la macchina ed ho raggiunto Winston dalle sue parti. Abbiamo fatto la passeggiata lungo la spiaggia con un vento tale che ho rischiato di volare. E' bello il mare di questo periodo. Con le spiagge semi  deserte, e le onde e il vento a fare da colonna sonora.

Mi piace quando camminiamo uno affianco all'altra e dopo poco, lui con la sua mano grande e ruvida, afferra la mia. Mi piace fare un passo dopo l'altro mano nella mano. E se poi mentre parlo, giro la testa nella sua direzione, non riesco a non fermarmi per dargli un bacio.

Non lo so. Mi basta guardarlo per essere contenta e sorridere.

Visto il vento, ci siamo rifugiati come al solito in macchina e questa volta, abbiamo parlato anche nella sua lingua. La cosa bella è che quando diceva le cose, riuscivo a capire (non sempre, devo ammetterlo) e rispondevo. Lui mi chiedeva di tradurre, per vedere se effettivamente avessi inteso. Ad un certo punto mi fa:
- oh! Ma allora capisci davvero! Devo cominciare a parlare in cinese!

La soddisfazione più grande però, è stata quando interrogandomi sulle targhe delle macchine romene, lui sosteneva che una sigla appartenesse ad un città e io ad un'altra, e consultando internet è uscito fuori che la ragione era la mia.
- ce l'hai ragione turbine!
- eu am mereu dreptate... e tu... sei un somaro!
- grasie mile...
- cum se zice "somaro" în limbă ta?
- măgar
- ecco... atunci: eu am mereu dreptate, și tu ești un măgar! Ahahah
- mulțumesc mult... ma perché ti insegno queste cose??

Quando usciva dall'abitacolo per fumare, io me ne rimanevo dentro al calduccio e lo osservavo. Mi sembrava di stare in una sorta di acquario. Isolata dai rumori del mondo esterno, sola con me stessa. Lo guardavo portare con la mano la sigaretta alla bocca per poi riportare il braccio lungo il corpo. Osservavo la sua espressione attenta verso le auto che passavano, il suo dondolarsi da un piede all'altro. La sua magrezza, e il suo sorriso rivolto a me quando si accorgeva di essere osservato. E mentre dentro mi nasceva una sensazione di tenerezza, la voglia di stringerlo forte, forte a me; contemporaneamente al sorriso che mi si stampava sulle labbra, qualcosa di malinconico vibrava dal cuore ai miei occhi. La consapevolezza che tra me e lui ci fossero una lamiera ed un vetro di mezzo, e che quell'ostacolo fisico stava a rappresentarne un altro più simbolico e ben più solido... 

 

 
 
 

LA SOLITA REAZIONE TURBINESE...

Post n°924 pubblicato il 22 Marzo 2013 da turbine_di_pensieri
 

Ne è passato di tempo!! Questo è stato un periodo ricco di eventi: il mio compleanno, quello di mia mamma, la datrice di lavoro che, avendo la figlia malata in casa e nessuno che potesse controllarla, mi ha chiamata come baby- sitter...

Sono state due mattine piuttosto singolari devo dire. Era da tanto che non avevo più contatti diretti con dei bambini. Facevo ancora la triennale!! Eppure, non ho dimenticato nulla. La bimba si è sentita subito a suo agio. Sfido io! Dove la trovi una baby sitter così matta da prendere in mano dei pupazzetti, modificare la propria voce e seguirti in qualsiasi cosa tu proponga?

E' stato così naturale entrare nella parte, che solo verso la fine ho realizzato che non mi stavo sforzando neanche più di tanto, ma che stavo giocando veramente come avrei fatto quando ero piccola.
Abbiamo fatto tanti giochi, anche perché la piccoletta non riesce a concentrarsi su qualcosa per più di un quarto d'ora. Inoltre ho anche notato che ha 4 anni, ma già bara per poter vincere ad ogni costo. Ovviamente non mi metto a discutere con le bambine di 4 anni, ma secondo me, sarebbe meglio che inizi a capire che non ci saranno sempre persone che le diranno "ma che brava!" "ma che bella" "hai vinto anche questa volta! Ma come fai?". Là fuori è una giungla, e la vita non è come un film. Nessuno è il protagonista, per cui non sempre si può vincere. Ma queste sono solo mie opinioni. Ognuno decide di crescere i propri figli come ritiene sia più opportuno.

In realtà, c'è un altro evento che merita di esser riportato per la sua importanza. Ho rivisto Winston!!!
Beh, da quando si è fatto vivo, ci siamo scambiati un po' di sms. Il giorno del mio compleanno, oltre a farmi gli auguri, mi ha chiesto come avrebbe fatto a consegnarmi la rosa. Pensavo fosse una sorta di regalo simbolico. Della serie:

"Con il pensiero ti mando una rosa, di che colore la vuoi?".

Ho risposto che mi sarebbe piaciuta arancione. Del tipo:

"Ah! Sei pazzo??Ok ti assecondo e mi diverto anche io a fantasticare..."

Gli avevo detto dove sarebbe dovuto uscire dal raccordo e che mi avrebbe trovata sotto una fermata. Ho aspettato per un'ora al freddo e al gelo per vederlo arrivare, ma niente! Lo avevo anche richiamato, perché mi era venuto il dubbio che gli avessi descritto l'uscita sbagliata. Le sue ultime parole famose sono state "no te preocupà! Ho il navigatore... ho scritto la via". Dopo un po' mi richiama:
- Turbineeee... ma io qui leggo ****... tu dove sei?
Alla fine ci siamo incontrati. Lo ho trovato in forma smagliante. Dopo aver parcheggiato davanti al parco in cui pensavo di portarlo, lo vedo tirar fuori qualcosa dal vano sul tettuccio: una rosa arancione.
- questa è per te.
- ma... l'hai comprata veramente? Oddio!!!
- certo! Tu dici che parlo solo. No è vero.
- che bella, grazieeeeee!!! Meno male che ci stai te...

Alla fine, il tempo era una cagata, pioveva ogni 2 secondi per poi smettere e riprendere, così siamo stati in macchina a chiacchierare. Lui è un gran chiacchierone. Da domenica so di come si ammazzano le mucche senza farle soffrire più di tanto, a quella volta in cui un suo amico ubriaco si è arrampicato sul tetto di casa sua per tappargli la canna fumaria e poi è scivolato finendo in mezzo ai rovi con tutti i vestiti strappati (la goliardia romena è un po' pericolosa).

Sono stata super bene. Mi piace ascoltarlo. Soprattutto quando parla di quello che combinava in Romania. Non so. A sentire i suoi racconti mi viene nostalgia. Ammesso che si possa avere nostalgia per qualcosa che non si è mai vissuto e non si conosce.

E' scattato il bacio. Non so neanche io bene come. So solo che dopo il primo, mentre lo ascoltavo rivangare i ricordi, nonostante fosse tutto molto interessante, il mio cervello si disconnetteva per qualche secondo e si concentrava sulle sue labbra che si muovevano e proiettava la mia immagine verso quella meta. Fortuna che sono una maestra di autocontrollo.

Prima di andare via, siamo passati in un bar a prenderci un caffè, che testardamente ha voluto offrire lui.

Quando è arrivato il momento dei saluti, entrambi eravamo rattristati...

Non devo neanche aggiungerlo che da quel bacio è scaturita una settimana di pippe mentali, vero?

 
 
 

...A VOLTE RITORNANO...DOPO 8 MESI, MA RITORNANO!

Post n°923 pubblicato il 01 Marzo 2013 da turbine_di_pensieri
 

All’oroscopo non credo. Figuriamoci se posso pensare che la mia giornata possa in qualche modo, essere influenzata dall’allineamento dei pianeti! A volte mi piace ascoltarlo, più che altro per curiosità. Ma tanto dopo 5 secondi già ho dimenticato tutto, per cui si può dire con certezza che io non sia una di quelle persone che pendono dalle parole del Branco di turno.

Però… c’è un però. Secondo me le descrizioni dei segni zodiacali, non sono fatte del tutto con i piedi. Voglio dire, non so voi, ma io mi rispecchio molto nella descrizione del mio segno. Ora, senza andare nel dettaglio, è risaputo che noi pesciolini siamo sempre con la testa tra le nuvole a sognare ed immaginare le cose. Un po’ malinconici, molto sensibili. Difficili da decifrare, persino a noi stessi.

Dico la verità, spesso mi trovo a costruire nella mia testa interi film su cose che potrebbero accadere, ma che alla fine non accadono mai. Vite parallele che potrebbero svolgersi, se solo le cose andassero in modo diverso da quello reale.

Ad esempio, vi avrò stressato fino al midollo con Winston. Nonostante fosse scomparso nel nulla, speravo sempre che, in qualche modo all’improvviso, si sarebbe fatto risentire. Il  cervello umano, almeno il mio, non riesce mai ad accettare di dover ammettere che la gente, così come entra, può anche uscire dalla nostra vita. Non è detto che di tutte le persone con cui ci troviamo bene in un dato momento della nostra vita, noi potremmo mai conoscere o partecipare al loro destino. A volte esistono delle meteore, che vengono risucchiate altrove. Di cui non sapremo mai che vita hanno fatto.

Per me è difficile accettare questo, probabilmente perché quando mi affeziono alla gente, vorrei potermela tenere stretta, vista la rarità dell’evento.

In ogni caso, la speranza non mi aveva abbandonato fino a Gennaio. Dopodichè, ascoltando il messaggio della Wind che, per l’ennesima volta, mi informava che il numero del cliente da me chiamato poteva essere spento o irraggiungibile, mi sono rassegnata. Ormai, anche il solo pensare di poter ricevere un sms da parte sua, come ai vecchi tempi, sembrava un pensiero che si allontanava sempre più dalla prospettiva reale, per andarsi a posizionare in una prospettiva parallela.

“Ormai non lo sentirò più. Devo accettare sta cosa. Rimarrà per sempre un estraneo, nonostante il fatto che, grazie a lui, ho imparato a conoscere meglio un popolo. Eppure, immagina se un giorno si facesse risentire! Magari mandandoti un sms mentre sei sovrappensiero a lavoro e non ci pensi neanche più. Seeee capirai! Figurati se succede. Quello ormai sta vivendo la sua vita. Figuriamoci se pensa a mandare un sms a me, per risentirmi! Sarebbe bello però. Sicuramente mi si stamperebbe un gran sorriso in faccia e a stento riuscirei a trattenere la felicità”

Ma la realtà, lo sappiamo tutti, è diversa. E’ più amara. I treni una volta che partono, non ritornano indietro. Oddio, magari a forza di prendere la metro, potrà pure capitare di risalire sulla stessa carrozza dopo qualche mese, ma insomma! Chissà quante probabilità ci sono?

Mercoledì sono rimasta a lavoro fino alle 20.42 per una scadenza. Ero super concentrata e stressata. Mentre prendevo la cartellina di un cliente, mi arriva un sms. Mah! Chi sarà? Mi domando. Pensavo a mio fratello, a qualche amico, o a 600 km. Ma quando vado a vedere e mi ritrovo scritto:

Winston: Buna seara ce faci? No ti dimenticato lo sai!!!

Beh! Per un attimo ho creduto che il mondo si fosse capovolto. Quando mai, una mia proiezione si è tramutata in realtà? Dopo 8 mesi di silenzio, dopo aver cominciato ad approfondire la grammatica romena, dopo aver conosciuto altri romeni, dopo aver abbandonato le speranze di poterlo mai più risentire e aver accettato il fatto, dopo tutto ciò… apprendo che i treni a volte ritornano.

Solo che ora, se proprio devo essere sincera, non so se sono più contenta per averlo ritrovato, o turbata per lo stesso motivo… 

 
 
 

ULTIMI SPRAZZI DI CARNEVALE

Post n°922 pubblicato il 18 Febbraio 2013 da turbine_di_pensieri
 

Lo so. Ultimamente sono più che latitante. Il punto è che quando ritorno la sera da lavoro, passo il poco tempo che mi resta della giornata, a tradurre frasi e scrivere nella lingua che ben sapete.
Ultimamente ho stretto anche amicizia con una ragazza che mi ha fatto i complimenti per come scrivo, perché dice, si vede che non uso il traduttore di google, visto che con la grammatica ci prendo. Non lo so: per scrivere una frase ci metto gli anni... almeno che sia corretta! Che poi ho notato che, piano piano, divento sempre più autonoma, usando sempre di meno sia il dizionario che il coniugatore di verbi.

Mi è sempre piaciuto imparare lingue nuove. Le vedo come codici, in cui una volta che hai trovato la chiave, puoi decifrare il senso di ciò che dicono gli altri e comporre dei tuoi pensieri, senza necessariamente farti capire da tutti. Per me è divertente.

Cambiando argomento - che mi rendo conto che posso sembrare monotona. Ieri, come da prassi, sono andata al Carnevale Liberato in provincia di Rieti. Mi è sembrato più fiacco rispetto agli altri anni. La situazione è migliorata nel tardo pomeriggio, anche se verso le 16 ha cominciato a piovere, per cui siamo ritornati alla base. Credo che la riduzione del flusso, se accantoniamo il tempo, sia dovuta soprattutto all'organizzazione dell'evento in sé. Gli altri anni c'erano i Ratti della Sabina che portavano un grande pubblico. Quest'anno a causa del loro scioglimento, erano presenti solo gruppetti sconosciuti ai più. Hanno saputo ugualmente intrattenerci, eh! Io ero tra quelli che ballavano e saltellavano, tant'è che, nonostante la temperatura, mi son dovuta alleggerire.

Per quanto riguarda le informazioni enogastronomiche, il vino bianco dell'unica bancarella che vende le coppiette, era buonissimo. Almeno per i miei canoni. Scendeva giù che sembrava acqua. Il panino con la porchetta me lo sono letteralmente divorato, anche se, devo dire che ispirava parecchio anche quello con la salsiccia bella sfrigolante appena cotta sulla piastra.

In media una bottiglietta da mezzo litro di vino (bianco o rosso) la trovate a 2 euro. All'inizio della via che porta al paese, i prezzi son più competitivi: 1,50 euro. I sardi in piazza invece menano. Si prendono 1 euro a bicchiere e 3 per la bottiglietta da mezzo litro, però ti danno il Cannonau, mica un vino anonimo.
La bancarella in cui ci siamo riforniti, se con il vino rispettava la media, per i panini chiedeva un euro in più rispetto agli altri, ma rimediava con l'offerta prendi 3 e paghi 2 euro in meno. Però state in guardia se volete anche comprare le coppiette, perché hanno la bilancia che funziona un po' come gli pare. E rischiate di spendere 20 euro per una manciata o poco più di carne rinsecchita. Detto tra noi, a me danno pure noia. Richiedono un lavorio non indifferente delle mascelle. Sono poco abituata.

Se dalla bancarella dei sardi scendete sulla destra, troverete in un angolo nascosto, un panificio che vende le pizzette fritte sia dolci che salate. Io, dopo aver divorato il mio bel paninazzo con la porchetta, mi dirigo sempre lì per gustare qualcosa di dolce. Costano 1,50 euro ma se siete amanti del fritto, lì potete trovare di tutto: dalle ciambelle fatte con le patate, al classico baccalà fritto. Quest'anno come novità, c'era la possibilità di gustare un bicchiere di vin brulè ad 1 euro. Non me lo sono fatto mancare, più che altro perché verso le 15 ha cominciato a fare freddino e avevo necessariamente bisogno di scaldarmi in qualche modo.

In piazza c'è lo stand ufficiale che prepara anche primi piatti se siete dei palati più raffinati, con la possibilità di accomodarvi su panche e tavoli in legno. Quest'anno non ho avuto modo di avvicinarmici, ma se siete esigenti, dovrete pagare tale prezzo in termini di tempo, visto che la fila è sempre bella lunga da quelle parti.

Il carnevale finisce sempre con il falò del pupazzo gigante che capeggia davanti al Comune. Essendo una festa di carnevale, ovunque vi giriate, vedrete tanti giovani travestiti dalle cose più impensabili. E' bello vedere così tanta inventiva. E se proprio vi siete pentiti di essere arrivati senza neanche un filino di trucco in faccia, niente paura!! Ci sono delle ragazze super attrezzate, che per  5 euro si offrono di rimediare a tale mancanza, dipingendovi tutto il volto. Non mancano neanche i venditori di bombolette spray colorate.

E se dopo esservi ingozzati con il salato, avete voglia di dolce, non potete di certo farvi mancare una bella crepes con la nutella!!! Magari prendetela all'ultima bancarella, per affrontare con più energia il tragitto che vi manca per arrivare alla macchina. Anche perché le fanno belle cariche. Una delizia per il palato. Provare per credere!

Avrete capito che per le persone a dieta la partecipazione è altamente sconsigliata. Però, per evitare di passare per una che pensa solo a magnà, posso aggiungere che ci sono anche bancarelle che vendono accessori artigianali, e magliette.

Sono stata davvero bene... anche se la mancanza dei Ratti si sente troppo!

 
 
 

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Una goccia, e d' improvviso l' acqua si increspa.
Non c' è più quiete.
Tutto è alterato.
Un evento, e d' improvviso la calma interiore si spezza,
dando luogo ad un
turbine di pensieri...

 

INIZIO...

Tutto cominciò da QUI

 

ACCORDA E CANTA- RATTI DELLA SABINA

 

COSA C' È SUL MIO COMODINO?

EDUCAZIONE DI UNA CANAGLIA
 

Edward Bunker




 

 

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