turchia2005

8 AgostoAnkara - AmasraA spasso tra passato e presente...


L'autobus che ci porta ad Amasra é il primo approdo tranquillo in cui ci imbattiamo da quando abbiamo lasciato l'Ýtalia. L' atmosfera rilassata ci consente di dormire per due delle cinque ore previste per raggiungere la localita' sul Mar Nero, da cui domani ripartiremo in bicicletta.Ankara ci ha lasciato un senso di incompiutezza, come di una opera faraonica lasciata a meta': tra i  viali a sei corsie e i grattacieli di vetro continua a sopravvivere un tessuto urbano dai confini sbiaditi, un misto di antico e moderno che a fatica riesco a definire...Lo stile di guida perverso dei tassisti e degli autisti ha reso la nostra escursione una cittadina un vero inferno; ma ad esso, come per una non scritta legge di compensazione, si contrappone la gentilezza iperbolica dei commercianti, capaci di abbandonare il negozio per scortarci da un loro concorrente meglio fornito. Nei vicoli che portano al nostro albergo, vera Babilonia di luci e rumori, al canto antico dei Muezzin fanno eco le urla smodate dei venditori ambulanti.To be continued...