Tu sei Quello

L'Aquila subacquea...


In un ventoso giorno di primavera, un'aquila molto saggia decise che era giunto il momento di esplorare le profondità marine...Per farlo aveva bisogno di tutto un equipaggiamento, che prese a noleggio da un barcaiolo del porto.
Lei era molto entusiasta, ma il barcaiolo l'ammonì: "Stai attenta - le disse - l'acqua del mare potrà farti perdere la memoria e l'ossigeno delle bombole, inoltre potrebbe esaurirsi senza che tu te ne accorga!"Lei ascoltò il monito, ma era troppo fiera di sé per dubitare delle sue capacità.Non era forse capace di volare più in alto di tutti gli altri esseri alati?"Se sono capace di volare più in alto di tutti, sono capace anche di nuotare nei più profondi abissi" - diceva a se stessa durante profonde e importanti riflessioni.Senza indugiare, volò verso il largo e si immerse a picco in un punto della costa dove l'acqua era particolarmente profonda. Si inabissò...
Per mesi esplorò felice tutti i fondali che il mare poteva offrirle.Incontrò pesci di tutti i tipi: variopinti e grandi, curiosi nelle loro forme o feroci e voraci...L'aquila nuotò, nuotò tanto da dimenticare da dove veniva e cosa stesse facendo in quello strano posto.Non solo non ricordava da dove veniva, ma credeva anche che quelli fossero i luoghi dove aveva sempre vissuto!Il barcaiolo aveva ragione: l'acqua del mare le aveva fatto perdere la memoria.Tuttavia un'inquietudine di fondo si esprimeva in lei... Non si sentiva completamente al suo posto in quelle acque.Inoltre, da un bel po' di tempo, strane domande si affacciavano alla sua mente:"Che tipo di pesce sono io? Non somiglio a nessuno... Mi sento sola... Qual è il mio posto?" Sentendola brontolare tra sé e sé queste cose, un vecchio polipo, anch'egli molto saggio, le si avvicinò e disse: "Ciao amica, tu non sei un pesce! Tu sei... tu devi essere... ma non è possibile! Tu sei un'aquila! Cosa ci fai in questo mondo?"
"Come cosa ci faccio in questo mondo?! E' il mio mondo! Tu cosa ci fai in questo mondo, polipo?" - l'aquila cominciava a innervosirsi..."Ma no! Tu non sei di questo mondo! - incalzava il polipo - tu sei un uccello e puoi volare nel cielo! Non sei destinata a nuotare in questi fondali! Devi andartene e alla svelta! Anche queste bombole che hai stanno finendo l'ossigeno... Nuota più in alto che puoi, liberatene, esci dall'acqua e... vola!""Vola? Che cos'è il volare? E' forse difficile?" - chiese l'aquila.Il polipo allora rispose: "Volare è la tua più intima natura, solo che l'hai dimenticato... Non devi fare nessuno sforzo per volare! Lo sforzo lo stai facendo proprio adesso mentre cerchi di restare in un elemento che non è il tuo! Liberati da quelle bombole... e vola!""Ma io le ho sempre avute queste bombole! Ho paura di liberarmene! Cosa accadrà se me ne libero?" - chiese preoccupata l'aquila.
"Tu non sei nata con quelle bombole, al contrario: ne hai avuto bisogno per scendere in un mondo che non è il tuo! Lasciandole troverai la libertà della tua vera natura che, senza nemmeno accorgertene, stai cercando da tempo..."Grazie alle parole penetranti del polipo saggio, l'aquila trovò il coraggio e iniziò la risalita...Man mano che guadagnava la superficie, la luce del sole che filtrava nell'acqua stimolava i ricordi della sua vita gloriosa nei cieli e sulle cime delle montagne...Una volta giunta al limite che separa l'acqua dall'aria, vide che le bombole a cui era tanto attaccata erano superflue e le lasciò cadere nelle profondità del mare in cui si era confinata da sola... Con un solo moto della sua volontà rinnovata, spiegò le ali...
La dolce brezza del vento le cantava il bentornata a casa...:) (:Aquila = AnimaBombole = EgoMare = Maya/illusionePolipo = Consapevolezza/pre-ricordo