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Una terza laurea...perché?


Quando ho confessato ai miei cari che avevo deciso di iscrivermi nuovamente all'Università per conseguire una terza laurea, le risposte sono state unanimi: perché? A che ti serve? Ma chi te lo fa fare? Si potrebbe pensare che sia soprattutto la vanità a spingermi a collezionare titoli di studio. In realtà, se si riflette sul valore che l'Italia e gli italiani danno ai titoli accademici si capisce immediatamente che non è così, avere troppe lauree nel nostro paese può farti apparire semplicemente come uno sfigato. E poi sono comunque prigioniero dello stereotipo che uno sportivo non può essere un intellettuale. Anche se avessi dieci lauree nelle più prestigiose università mondiali, le persone non riuscirebbero mai ad inquadrarmi come intellettuale. Gli intellettuali, negli schemi mentali delle persone, sono diversi e io, semplicemente,  non rientro in quegli schemi e non ci rientrerò mai. Per questo non è la vanità a spingermi a continuare a studiare. Ho altri motivi. Il primo motivo è che quando studio i miei pensieri scorrono più fluidi, la mia capacità di ragionare è migliore. Studiare per conto proprio, senza esami da dover sostenere è diverso, per quanti libri possa leggere non riesco a mettere la stessa concentrazione che metto quando devo preparare un esame.  Poi credo nella formazione continua: il mondo sta  cambiando velocemente negli ultimi anni e per poter star dietro al mondo che corre bisogna continuare ad aggiornarsi. Inoltre, quando si studia è dimostrato che il cervello invecchia più lentamente e negli ultimi tempi ho sempre più paura che il mio cervello possa invecchiare :) Mi dispiace che si leghi sempre di più l'Università alla possibilità di trovare un impiego decente, non dovrebbe essere quello il primo motivo che ci spinge a studiare. Studiare serve soprattutto a comprendere il mondo in cui viviamo ed è ovvio che per poter migliorare qualcosa prima di tutto bisogna comprenderla. So bene che l'Università oggi non apre prospettive lavorative, ma mi sentirei di consigliarla comunque a tutti, perché apre innumerevoli prospettive mentali e penso che siano molto più importanti di quelle lavorative. Preferisco essere un povero intelligente che un ricco idiota. Devo aggiungere anche che sono appassionato di economia, la mia prima laurea in Giurisprudenza in realtà si era già trasformata in una laurea in Scienza delle Finanze (materia della mia tesi) e questo mi avevo portato a sostenere numerosi esami di economia. E anche la seconda laurea in sociologia si era trasformata in una laurea in sociologia del lavoro (che un settore della sociolgoia economica). Siccome oggi non ho nessuno con cui discutere di economia, spero di poterlo fare con i professori universitari con i quali sosterrò gli esami che sono costretti ad ascoltarmi :). Per questo ho deciso di iscrivermi alla Laurea Magistrale di Scienze dell'Economia -Economia Istituzioni e Imprese-. In un certo senso è come chiudere un cerchio.   Non giudicatemi male per questo :)