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Sparare ai politici


Un altro articolo che incita alla violenza? Alla rivoluzione armata? Alla ribellione senza se e senza ma? No, qualcosa di diverso. La violenza è sbagliata, sempre. Certo non sempre è facile capire cosa sia la violenza. E' violento chi spara ad un altro uomo, chi lo colpisce, ma anche chi lo offende, chi lo umilia. Così ci sono persone che uccidono utilizzando le armi, con un solo colpo di pistola o di fucile. Ma ci sono altri modi per uccidere. Si può uccidere un altro uomo privandolo dei beni essenziali, privandolo del cibo, dei beni necessari a curarsi. Nel secondo modo lo si uccide lentamente, si uccide prima la dignità e poi il  corpo. Eppure la seconda non è considerata violenza in questa società. E' normale per tutti noi che qualcuno abbia tutto, possa sprecare e qualcun altro non abbia niente e debba morire lentamente. Normale perché diamo per scontato che chi ha tutto se lo sia in qualche modo meritato e che chi non ha niente sia colpevole per la sua condizione. Del resto è questo che ci ripetono da oltre un secolo. Se poi chi non ha niente si ribella, magari spara, è un violento, uno squilibrato, non va giustificato in nessun modo. Perché non si può fare apologia della violenza in questa società perfetta. Certo si fa apologia della povertà, dell'ingiustizia sociale, al punto che la si dà per scontata, che non riusciamo neanche ad immaginare un mondo senza povertà. Ma l'apologia della violenza no, quella non si può fare. Almeno non quella contro i politici. Perché poi se si bombarda qualche paese del terzo mondo o qualche paese arabo come l'Afghanistan, la Libia, l'Iraq e via dicendo...quella non è violenza, quella è esportazione della democrazia, si può fare, anzi è giusta. Se un uomo compra una pistola è un violento. Se uno Stato compra gli F35 cacciabombardieri da guerra, togliendo risorse e pane al proprio popolo, questo è normale, si può fare, anzi non se ne può fare a meno...