tutticontenti

Crescita economica e giustizia sociale


Utimamente quando sento parlare Veltroni mi sembra di sentire Berlusconi, gli argomenti sono gli stessi, abbassare le tasse, aumentare gli stipendi minimi, più libertà, più sicurezza. Gli manca solo di dire che tutti gli italiani hanno diritto ad una bella macchina e una bella moglie. Tuttavia vorrei focalizzare l'attenzione su un argomento ripetuto da Veltroni molto spesso in questi giorni che è profondamente inesatto. Veltroni sta ripetendo che la giustizia sociale deve passare inevitabilmente dalla crescita economica. Ebbene, non è così. Giustizia sociale e crescita economica sono concetti assolutamente indipendenti. Cerco di spiegare perché in modo semplice. Il Pil è la somma dei beni e servizi finali prodotti all'interno di un sistema economico, può essere considerato come l'insieme dei redditi percepiti da ogni operatore economico. Prendiamo il caso di un sistema economico semplice, composto da dieci individui ognuno dei quali percepisca un reddito di dieci, in questo caso la ricchezza complessiva ammonterebbe a 100. Infatti 10*10=100. In un sistema di questo tipo la giustizia sociale è massima, infatti tutti i componenti guadagnano la stessa cifra. Mettiamo che l'anno successivo in questo sistema nove individui vedano diminuire il proprio reddito a nove e uno lo veda aumentare a venti. Si capisce bene che in un'ipotesi di questo tipo la giustizia sociale diminuirebbe grandemente, tuttavia il Pil aumenterebbe di un punto percentuale, infatti: 9*9=81 +20=101. L'esempio è semplice da comprendere, allora perché Veltroni afferma che la giustizia sociale deve passare dalla crescita economica se non è vero? Beh evidentemente vuole ingraziarsi confindustria, fare qualche favore alle imprese cercando di giustificare tali favori di fronte alle classi meno agiate facendo loro credere che ne beneficeranno tutti (anche se non è vero). Questo significa che Veltroni non ha nessuna voglia di toccare la legge 30, nonostante che poco più di anno fa cavalcò anch'egli la lotta alla precarietà ripetendo quello che dai nostri blog ripetiamo ormai da qualche anno. Nel video spiego più o meno le stesse cose.