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l'uomo invidiato


C’era una volta un uomo che veniva invidiato, non era molto bello, ma si sentiva bello, non era molto intelligente, ma si sentiva intelligente. Tutti dicevano “Beato lui che è così bello! Beato lui che è così intelligente!”. Gli piaceva il suo lavoro, perché aveva poche pretese. E tutti dicevano “Beato lui che ha un lavoro che gli piace!” Aveva una moglie a cui voleva bene, “Beato lui che ama ed è amato!”. Non riusciva sempre ad arrivare alla fine del mese, ma non si lamentava mai di avere pochi soldi. “Beato lui che si sente ricco pur avendo poco!” Un giorno perse il lavoro,  non seppe più come mantenere la moglie, ma l’uomo non si lamentava, “Beato lui che non soffre delle disgrazie!” Un giorno la moglie lo abbandonò, e lui che l’amava la lasciò andare via. “Beato lui che non deve più mantenere la moglie!” L’uomo aveva perso tutto e veniva invidiato. In un momento di terribile sconforto, che mai aveva avuto nella vita, l’uomo si suicidò. Al funerale c’erano tutti e dissero “Beato lui che non ha più di che preoccuparsi!”.