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Sono stato oggetto di satira? Forse no...


 Sono una persona che esprime le proprie opinioni utilizzando i mezzi che le nuove tecnologie ci mettono a disposizione. Anzi, spero che coloro che si esprimono possano diventare sempre più numerosi in futuro. Io spesso faccio satira, quindi la satira nei miei confronti è satira della satira, una satira al quadrato che ha sicuramente il suo fascino. Devo sottolineare però che le volte che mi sono espresso seriamente ho preso posizioni piuttosto nette. E' un dato che la nostra classe politica sia la più vecchia del mondo, che l'accesso alla politica sia monopolizzato dai partiti, che questi ricevano finanziamenti leciti ed illeciti. E' un dato che nel nostro Parlamento siedano persone condannate in via definitiva per reati come la "corruzione" o la "concussione", che è un po' come permettere ad un pedofilo di fare l'insegnante elementare. E' un dato che i programmi politici della destra e della sinistra si assomiglino molto, forse troppo. E' un dato che in Italia esista un bicameralismo perfetto che, a detta della maggior parte dei giuristi, è perfettamente inutile, ma che ci obbliga a pagare 945 ricchissimi stipendi ed un numero indefinito di pensioni ad ex parlamentari. E' un dato che i nostri parlamentari sono passati in poco più di un decennio dall'essere i più poveri d'Europa all'essere i più ricchi con continui aumenti dei propri stipendi di cui nessun giornale ha dato notizia. E' un dato che i salari italiani hanno perso pericolosamente valore negli ultimi anni, che il lavoro dei giovani è quasi tutto precario, che laurearsi non serve più a migliorare la propria posizione economica perché le posizioni dirigenziali ormai vengono tramandate di padre in figlio come prima della rivoluzione francese. E' un dato che l'informazione italiana è una delle meno libere del mondo e che buona parte della nostra Costituzione sia rimasta lettera morta. Alla luce di tutto questo credo che sia necessario riflettere su alcuni temi, visto che agli italiani non importa più niente dei fatti e che se tutta una classe dirigente ha potuto compiere una serie illimitata di nefandezze è perché noi in qualche modo glielo abbiamo permesso