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La criminalità è un sintomo e non la causa


La criminalità, al contrario di quanto cercano di trasmettere i mezzi di informazione, non è la causa di ciò che non va nella nostra organizzazione sociale, ma il sintomo evidente dell'esistenza  dei mali sociali. Uno Stato in cui la criminalità aumenta progressivamente (posto che sia così in Italia visto che le statistiche sociali dicevano il contrario) è evidentemente uno Stato incapace di trasmettere valori etici e sociali accettati dalla maggioranza, incapace, in qualche modo, di educare gli individui alla pacifica convivenza. L'esistenza della criminalità è l'indice della scontentezza di alcuni individui, scontentezza che sfocia nell'aggressività. Nello stesso tempo è la misura dell'inadeguatezza di alcuni sistemi di controllo e di socializzazione. Posto che tutti gli individui hanno delle pulsioni antisociali e che pertanto una certa percentuale di criminalità sia comunque presente in ogni tempo e in ogni società, è indubitabile che sia necessario intervenire favorendo il più possibile l'integrazione sociale, offrendo ai cittadini modelli di comportamento più etici, fondati sulla solidarietà e sul rispetto del prossimo.