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La morte di Biagi


Perdonatemi se nell'ultimo periodo lascio poco spazio alla satira. Ci sono argomenti che fanno meno ridere di altri. Uno di questi è sicuramente la strumentalizzazione che è stata fatta della morte del giuslavorista Biagi, il creatore dell'omonima legge. L'ex professore è stato letteralmente santificato da una certa parte politica. La legge che ha partorito per alcuni non può essere criticata altrimenti ciò si trasforma in un oltraggio alla sua memoria. Ormai tutti conoscono Marco Biagi, altri uomini, che si sono occupati di scienze altrettanto utili all'umanità quanto il "diritto del lavoro" sono ormai dimenticati o meglio, sono meno conosciuti. Così ho l'impressione che se chiedessi in giro chi è Edward Jenner, non tutti saprebbero rispondermi, eppure ha inventato il vaccino contro il vaiolo. Il ricordo di Sabin è stato di recente rinfrescato da Grillo, del resto Sabin si è limitato ad inventare e a diffondere gratuitamente il vaccino contro la polio. Quanti conoscono poi Felix Largiadèr? Che è stato uno dei pionieri nella ricerca sui trapianti. Il nome di Aldo Capitini dice qualcosa a qualcuno? Beh spero proprio di sì, anzi sono sicuro di sì. Capitini fu uno dei filosofi della nonviolenza, uno dei primi obbiettori di coscienza, inizialmente avversato dalla Chiesa e poi sostenuto dalla stessa nella sua battaglia contro tutte le guerre. Non mi fraintendete, non voglio togliere niente alla memoria del Professor Biagi, è solo che sono morti altri docenti universitari negli ultimi anni, alcuni hanno firmato leggi importanti, mi viene in mente la legge sulla violenza sessuale che nel 1996 è passata dall'essere un reato contro il pudore ad essere (finalmente) un reato contro la persona. La riforma della legge sulla violenza sessuale è meno importante dal punto di vista etico della legge 30? Beh forse ci sono interessi economici diversi dietro, o no?