Aiutaci a sostenere le famiglie numerose! Raccogliamo abiti per bambini ed adulti in buone condizioni, accessori per neonati, giocattoli, pannolini, oggetti vari che spediamo poi in tutta Italia. Spedire un pacco ci costa 7 euro. La quota associativa annuale è di 15 euro. Diventa socio e ci aiuterai a raggiungere due famiglie italiane in difficoltà! Grazie!
I NOSTRI RECAPITI
"SOS FAMIGLIE NUMEROSE-onlus"
Sede:Via le Valli 54
01019 Vetralla VT
tel:0761/480374 3392403541
info@sosfamiglienumerose.com
per l'EMILIA ROMAGNA
cell 3772230150
infososfamiglienumerose@yahoo.it
(e appendila nella tua zona)
« ROMA, XV MUNICIPIO: PALM... | 2 milioni di bonus gas e... » |
Piano casa Lazio da correggere
Post n°518 pubblicato il 21 Giugno 2010 da sosfamiglienumerose
Fornire un correttivo al Piano Casa del Lazio entro la fine del mese. È l’obiettivo della Commissione Piano Casa, istituita presso la Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Lazio, esposto dal Presidente Luca Montesi durante la prima tappa del tour organizzato da Edilportale per chiarire il panorama delle leggi regionali sul rilancio dell’edilizia. Finora la L.R. 21/2009 non ha ottenuto riscontri significativi. Colpa, secondo Montesi, di vincoli che non rendono interessante la realizzazione degli interventi. Condivisi i limiti di ampliamento del 20% per l’ampliamento volumetrico, dato che interventi di portata più ampia potrebbero compromettere l’equilibrio estetico dei centri urbani. Il principio si scontra però con l’eterogeneità del territorio laziale, dove la tipologia edilizia rispondente ai requisiti della legge si trova per lo più in zona agricola. In queste aree, però, gli interventi sono ammessi solo per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli. Al contrario, la densificazione delle aree agricole, derivante dall’estensione a tutti i proprietari del diritto ad ampliare, contrasterebbe con lo spopolamento e sarebbe bilanciata dalle opere di urbanizzazione già esistenti. Troppo alti, invece, i costi per l’adeguamento sismicodegli edifici. Il bonus del 35% non compenserebbe infatti la spesa necessaria per la messa a norma. Le possibili alternative sono la cancellazione della disposizione per le zone sismiche 1 e 2a o l’aumento del premio volumetrico. Giudicato restrittivo anche il divieto di sopraelevazione, senza il quale diventa impossibile effettuare gli ampliamenti nel rispetto delle norme urbanistiche e senza il consumo di suolo. Costituiscono un deterrente anche la limitazione dell’altezza massima agli edifici contermini e l’obbligo di destinare il 25% delle abitazioni aggiuntiverealizzate per la locazione a canone concordatoper 8 anni. Secondo Montesi, le demolizioni e ricostruzionipotrebbero essere estese agli edifici non residenziali. Ilpremio volumetrico per ampliamenti e sostituzioni edilizie, invece che una percentuale fissa, dovrebbe essere determinato da uno studio di fattibilità economica e finanziaria. Proposta infine più attenzione alla qualità urbanistica, ma anche incentivi per bandire concorsi assistiti dagli ordini professionali. Misure che, se attuate in modo concertato, potrebbero portare ad un effettivo rilancio del settore costruzioni. |
Inviato da: cassetta2
il 09/10/2020 alle 19:55
Inviato da: Peluche
il 03/09/2013 alle 08:38
Inviato da: puzzle bubble
il 24/04/2012 alle 12:58
Inviato da: Catering Roma
il 19/01/2012 alle 17:03
Inviato da: chiaracarboni90
il 28/03/2011 alle 17:24