tutti vostri?

Bonus bebè, accolte dalla Regione quasi 15mila richieste


ROMA - Oltre 7.240.000 € per le famiglie a bassoreddito del Lazio e con figli in arrivo. E, finora, assegni per circa15.000 piccoli. Sono i primi significativi dati del progetto «BonusBebè», attivato dall'Assessorato alle Politiche sociali della RegioneLazio nello scorso settembre e che ha trovato riscontro positivo intutta la regione. Il progetto prevede, infatti, l’assegnazione di uncontributo una tantum di 500 euro alle neo mamme, residenti da oltre unanno nel territorio laziale e con un indicatore della situazioneeconomica (Isee) inferiore o uguale a 20mila euro.Fino a oggi sono 9.547 gli assegni erogati dall’Assessoratoregionale, sulla base di altrettante richieste trasmesse dai Comuni. Ledonne interessate, e con i requisiti previsti, hanno, infatti,presentato le domande di contributo proprio agli sportelli municipali.Inoltre, sono state ritenute idonee 4.995 richieste inviate dalle donnedella Capitale al Comune di Roma fino al 30 ottobre, che a breveporteranno all’erogazione del contributo. In base ai datidisponibili, è Latina, dopo Roma, la località che ha fatto segnare ilmaggior numero di bonus bebè (512), per un totale di 256.000 euroassegnati alle famiglie. E sempre in provincia di Latina, ad Aprilia,sono 293 richieste di sostegno assegnate, con 146.500 euro complessivierogati. E le mamme laziali possono ancora presentare la domanda dibonus al Comune di residenza, per le nascite o le adozioni avvenute nelperiodo compreso tra il 1° ottobre e il 31 dicembre 2008, fino allascadenza del 31 gennaio 2009. Spetterà poi ai Comuni, come già avvenutoper le domande relative alle nascite o le adozioni avvenute nel periodocompreso tra il 1° gennaio e il 30 settembre 2008, verificare irequisiti e trasmettere, entro il 28 febbraio, la documentazioneall'Assessorato regionale. «La scelta di avere un figlio èfortemente condizionata da vincoli economici e da incertezze lavorative– ha dichiarato l’assessore regionale alle Politiche Sociali, AnnaSalome Coppotelli – e per questo la Regione Lazio con l’erogazione delbonus bebè si è impegnata a sostenere le donne che hanno preso ladecisione di avere un figlio. Infatti – ha continuato l’assessore –sono quasi sempre le donne a sopportare i costi delle scelte dimaternità in termini di rinuncia al lavoro. E sono consapevoli chespesso la condizione di non occupazione, nel caso di uscita dal mondodel lavoro per la nascita di un figlio, diventa irreversibile». «Ilbonus bebè – ha spiegato ancora l’assessore Coppotelli – è uncontributo di 500 euro una tantum, che accompagna altre misurestrutturali come il potenziamento dei servizi all'infanzia con lacreazione di oltre 2.300 posti per bambini da o a 3 anni. E come ilcontributo alle famiglie numerose con quattro o più figli minori.L’obbiettivo della Regione Lazio – ha concluso – è quello dicontrastare l’esclusione e la povertà, per rendere partecipi tutti icittadini a un progetto comune di crescita.»