tutti vostri?

Il "Piano casa" rinviato a martedi'


Il piano casa slitta: niente decreto legge venerdi' in Consiglio dei ministri, il governo prende tempo e apre un tavolo tecnico-politico con le Regioni.Non si tratta pero' di un rinvio a tempi migliori, dal governo si sottolinea che la scadenza per trovare un'intesa e' stata fissata a martedi'.A fine giornata, Silvio Berlusconi addirittura rilancia. La ricerca del dialogo con le Regioni, dice, "non e' una frenata", ma una confronto sullo "strumento" da adottare"; e comunque venerdi' in Cdm "qualcosa ci sara"'. Cosi' come il premier punta a misure con "effetti immediati" e avverte: "Le Regioni non possono sottrarsi perche' sul piano casa in giro c'e' un'aspettativa  antastica"; il problema, aggiunge, e' che sono "gelose delle proprie competenze".   L'attenzione del governo si sposta su un'altra misura, sempre in materia immobiliare, discussa anch'essa con Regioni ed Enti locali. Si tratta del 'vero' piano casa, cosi' definito, da 550 milioni di euro, varato in accordo con le Regioni lo scorso 6 marzo, al quale ha fatto riferimento oggi lo stesso premier Silvio Berlusconi. Il piano, destinato alla realizzazione di abitazioni low cost di edilizia pubblica, vedrebbe ora un'accelerazione da parte del governo, per approdare al piu' presto all'esame del Cipe. In piu', il progetto offre un terreno d'intesa con le Regioni in vista del tavolo tecnico-politico deciso oggi.