Al giorno d’oggi aspettare dei gemelli non è più un evento tantoeccezionale. La crescente diffusione delle tecniche di fecondazioneassistita ha infatti contribuito ad aumentare i parti multipli. Innatura, però, il parto gemellare è un evento non proprio cosìfrequente: ogni mille gravidanze, solo dieci sono "doppie" (tre gemellinaturali sono, infatti, un caso rarissimo). I gemelli non sonotutti dello stesso tipo: ci sono gli omozigoti e gli eterozigoti. Iprimi sono più rari (rappresentano un terzo delle gravidanze gemellari)e derivano da un evento molto particolare. Si tratta di un unicoembrione che, qualche giorno dopo la fecondazione, si divide in due,generando due gemelli identici, con lo stesso gruppo sanguigno, lostesso colore degli occhi, dei capelli, e via dicendo. Secondo la datadi questa divisione, membrane e placenta possono essere comuni oppureseparate. Questi gemelli hanno quindi lo stesso patrimonio genetico ecostituiscono il più importante fenomeno di clonazione naturale. Ma nonproprio tutto è uguale: madre natura li ha differenziati almeno in unparticolare fondamentale: le impronte digitali. La gravidanza monozigoticapuò essere caratterizzata da un unico sacco amniotico e un’unicaplacenta (gemelli monocoriali con un solo amnios), con una solaplacenta e due sacchi amniotici (monocoriali e due amnios) oppure condue placente e, naturalmente, due sacchi (bicoriali). I gemelli eterozigoti,invece, derivano dalla fecondazione di due cellule uovo con duespermatozoi; in pratica, si tratta di due fratelli simili ma nonidentici, che crescono e si sviluppano insieme, nascono lo stessogiorno e possono avere alcune caratteristiche differenti. Nellegravidanze eterozigotiche ciascun embrione sviluppa il suo sacco e lasua placenta.
Se aspetti dei gemelli
Al giorno d’oggi aspettare dei gemelli non è più un evento tantoeccezionale. La crescente diffusione delle tecniche di fecondazioneassistita ha infatti contribuito ad aumentare i parti multipli. Innatura, però, il parto gemellare è un evento non proprio cosìfrequente: ogni mille gravidanze, solo dieci sono "doppie" (tre gemellinaturali sono, infatti, un caso rarissimo). I gemelli non sonotutti dello stesso tipo: ci sono gli omozigoti e gli eterozigoti. Iprimi sono più rari (rappresentano un terzo delle gravidanze gemellari)e derivano da un evento molto particolare. Si tratta di un unicoembrione che, qualche giorno dopo la fecondazione, si divide in due,generando due gemelli identici, con lo stesso gruppo sanguigno, lostesso colore degli occhi, dei capelli, e via dicendo. Secondo la datadi questa divisione, membrane e placenta possono essere comuni oppureseparate. Questi gemelli hanno quindi lo stesso patrimonio genetico ecostituiscono il più importante fenomeno di clonazione naturale. Ma nonproprio tutto è uguale: madre natura li ha differenziati almeno in unparticolare fondamentale: le impronte digitali. La gravidanza monozigoticapuò essere caratterizzata da un unico sacco amniotico e un’unicaplacenta (gemelli monocoriali con un solo amnios), con una solaplacenta e due sacchi amniotici (monocoriali e due amnios) oppure condue placente e, naturalmente, due sacchi (bicoriali). I gemelli eterozigoti,invece, derivano dalla fecondazione di due cellule uovo con duespermatozoi; in pratica, si tratta di due fratelli simili ma nonidentici, che crescono e si sviluppano insieme, nascono lo stessogiorno e possono avere alcune caratteristiche differenti. Nellegravidanze eterozigotiche ciascun embrione sviluppa il suo sacco e lasua placenta.