tutti vostri?

MAMME SEMPRE PIU'VECCHIE E CON 3 GEMELLI


ROMA - Le mamme italiane che hanno un figlio con le tecniche difecondazione assistita sono sempre più anziane: il 25% ha più di 40anni e la media raggiunge i 36 anni contro i tre anni in meno delledonne europee che raggiungono la maternità con le stesse tecniche. Esono molti, rispetto alla media europea i parti trigemini. E' questo ildato principale che arriva dalla relazione appena inviata al Parlamentodal sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella sulla base dei datidell'Istituto Superiore di Sanità. Ma sulla possibilità di modifichedella legge o delle linee guida il sottosegretario che giudica "buona"la legge, frena: la prossima settimana la Corte Costituzione unaeventuale sentenza potrebbe cambiare il quadro.  La prima seduta èprevista per martedì 31. Sullo sfondo un "federalismo della provetta"che impone alle coppie spese differenti a seconda della regione diappartenenza, imponendo anche viaggi interregionali per spendere meno:in Toscana sono previsti fino a tre cicli, nel Veneto si paga un ticketunico di 1000 euro, perché l'infertilità non viene considerata unamalattia e quindi non è prevista nei Livelli Essenziali di Assistenza. PIU'BAMBINI, PIU' GEMELLI. Aumenta il numero delle coppie che si sonorivolti ai centri di fecondazione assistita: da 43.024 nel 2005 a55.437 nel 2007, mentre i nati vivi sono passati da 4.940 a 9.137. Iparti gemellari in Italia si attestano intorno ai valori delle mediaeuropea (2,7%) ma per quello che riguarda i parti trigemini la superanofortemente: 3,5% contro lo 0,8% in Europa, e la forbice tra i centri èmolto ampia. CENTRI CON IL BOLLINO. L'obiettivo annunciato dalsottosegretario è quello di arrivare ad una certificazione di qualitàper ogni singolo centro di procreazione assistita. Al 31 gennaio 2009 icentri iscritti al Registro Nazionale sono 341 (142 di primo livello e199 di secondo e terzo a più alta specializzazione). Sul totale, il45,7% (156) dei centri sono pubblici o privati convenzionati e offronoservizi a carico del SSN. I restanti 185 centri (54,3%) sono privati(nel Nord i centri pubblici o convenzionati sono circa il 60% deltotale). LE COMPLICANZE. L'iperstimolazione ovaricarappresentano lo 0.53% dei cicli iniziati, al di sotto della mediaeuropea che, secondo gli ultimi dati disponibili del Registro europeo,è pari all'1.02% dei cicli iniziati. LE MALFORMAZIONI. Lapercentuale dei nati vivi con malformazione è dell'1.1%, con letecniche di II e III livello, a fronte dello 0.5% con tecniche di Ilivello e dello 0.4% che si ha nella popolazione generale. La granparte dei nati vivi con malformazione (0.8%) si ha per nati da tecnicheICSI, mentre lo 0.22% è di nati da FIVET. MAMME SEMPRE PIU'ANZIANE. Anche nel 2007 si assiste ad un ulteriore aumento dell'etàdelle donne e ciò si riflette sui risultati delle tecniche stesse:passa da 35,4 anni del 2005 a 36 anni nel 2007. In Europa la media è di33.8 anni. LE REAZIONI. Luca Gianaroli, presidente elettodell'Eshre, componente del comitato scientifico del Sismer e tra imassimi esperti italiani di fecondazione assistita, in un'intervistaall'Agenzia Radiofonica Econews, sottolinea proprio le gravidanzetrigemellari come uno dei problemi maggiori. "Ci sono solo tre paesidegli ex Balcani che hanno più gravidanze trigemine delle nostre. Sonoun rischio elevato di complicanze per la madre, per i bambini stessi eun costo enorme per le strutture sanitarie che devono gestirle". PerGianaroli si "é voluto addossare la colpa ai centri, ma la stortura èdovuta all'applicazione pedissequa della legge 40 e dall'obbligo per icentri di trasferire embrioni senza poterli conservare". L'esperto haconcluso che è grave che delle coppie siano costrette ad andareall'estero, o perché le tecniche sono vietate in Italia, o perché ilrischio di complicanze è maggiore. C'é un registro europeo che stacensendo queste migrazioni: vedremo da lì di avere dati più precisi."Di tutt'altro parere Scienza e Vita: "Emergono molti elementi positivi,quali l'aumento dei cicli, delle gravidanze e dei nati vivi. Certo,resta il dato non rassicurante delle gravidanze trigemellari".