Aiutaci a sostenere le famiglie numerose! Raccogliamo abiti per bambini ed adulti in buone condizioni, accessori per neonati, giocattoli, pannolini, oggetti vari che spediamo poi in tutta Italia. Spedire un pacco ci costa 7 euro. La quota associativa annuale è di 15 euro. Diventa socio e ci aiuterai a raggiungere due famiglie italiane in difficoltà! Grazie!
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"SOS FAMIGLIE NUMEROSE-onlus"
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Post n°530 pubblicato il 06 Giugno 2012 da sosfamiglienumerose
CHI DEVE PAGARE - La nuova imposta, graverà su tutti i proprietari di immobili su territorio italiano o su quanti hanno nel nostro paese un diritto reale di godimento. Nel caso di coniugi separati il pagamento della casa coniugale pende sull’ex coniuge affidatario dell’immobile. Il pagamento spetta anche alle società e riguarda ogni immobile che possiedono, anche se viene utilizzato nell’esercizio della propria attività. Lo stesso dicasi per soci di cooperative edilizie per quel che riguarda l’alloggio assegnato anche se in via provvisoria. PER COSA SI PAGA – L’Imu riguarda ogni immobile, incluse le abitazioni principali e le relative pertinenze. Via anche al pagamento per fabbricati, aree fabbricabili, terreni (anche quelli agricoli e incolti che invece finora erano state esentate dall’Imu). Rimangono fuori dal novero dei beni imponibili i terreni agricoli che si trovano in aree montane e di collina. BASE IMPONIBILE – Per calcolare l’Imu si applica lo stesso modello applicato per la vecchia Ici, anche se, essendo più alti i coefficienti moltiplicatori, la tassa risulterà più onerosa rispetto alla vecchia imposta. Si parte ancora dalla rendita catastale attribuita all’immobile (in riferimento alla data del primo gennaio dell’anno) che deve poi essere rivalutata del 5%. Per leggere la rendita catastale basta rifarsi al rogito catastale o a una visura catastale. La rendita, una volta rivalutata deve poi essere moltiplicata per una serie di fattori di pertinenza, i cosiddetti coefficienti, che variano a seconda della tipologia dell’immobile: abitazioni e relative pertinenze – il coefficiente è 160 (+60% rispetto all’Ici, il cui coefficiente era pari a 100) uffici – il coefficiente è 80 (rispetto al precedente 55) negozi – il coefficiente è 55 (rispetto al precedente 34) La base si dimezza per i fabbricati inagibili o inabitabili e di fatto inutilizzati; lo stesso vale per i fabbricati di interesse storico e artistico. ALIQUOTE – Per la prima rata si applicano obbligatoriamente le aliquote base. Per le restanti rate bisognerà poi rifarsi alle percentuali imposte dai singoli Comuni. SCARICA IL PDF – DETTAGLIO ALIQUOTE COMUNI QUANDO PAGARE - Il valore definitivo dell’Imu si ottiene applicando le aliquote alla base imponibile calcolata. La cifra va poi suddivida per le quote di possesso e per il periodo di possesso. Il termine ultimo per l’acconto della prima rata è fissato al 18 giugno. Si potrà pagare metà o un terzo dell’intero importo (la scelta sta al contribuente), e si calcola con l’aliquota base al 4 per mille per la prima casa. Per quel che riguarda gli altri immobili invece si pagherà l’acconto del 50%, calcolando il dato sull’aliquota base al 7,6 per mille. Per chi scegliesse il pagamento in tre rate, la data per il saldo di quella intermedia è stata fissata al 17 settembre, mentre il 17 dicembre scatterà il termine ultimo per il pagamento dell’imposta finale che sarà pagata in base alle aliquote deliberate dai Comuni ed eventualmente dallo Stato. |
Post n°529 pubblicato il 15 Gennaio 2012 da sosfamiglienumerose
La Famiglia Rossi di Vetralla della nostra associazione ad "Attenti a quei due", venerd' 13 gennaio alle ore 21,10 su RAI 1.. Presenta Paola Perego. Madrine d'eccezione Loretta Goggi e Antonella Clerici. Per chi non lo avesse visto si pùò trovare qui |
Post n°526 pubblicato il 01 Dicembre 2011 da sosfamiglienumerose
Millesettecento euro l’anno, divisi in tredici mensilità. È più o meno l’aiuto che i Comuni italiani danno alle famiglie numerose che non raggiungono un determinato reddito e hanno almeno tre figli minori. Sul suo sito internet, l’Istat indica tra i requisiti per ricevere l’assegno anche la cittadinanza italiana o comunitaria. Una recente sentenza del tribunale di Roma dice però che l’assegno va riconosciuto anche alle famiglie degli extracomunitari titolari di “permesso CE per soggiornanti di lungo periodo”, la cosiddetta carta di soggiorno.È il risultato di un’azione legale patrocinata dall’avvocato Luca Santini e promossa dall'INCA di Roma Centro. Il patronato si è mosso così per tutelare un cittadino extracomunitario che aveva in tasca la carta di soggiorno, al quale era stato negato l'assegno.Al centro del ricorso, spiega una nota del patronato, la direttiva 2003/109/CE che stabilisce la parità di trattamento tra gli extracomunitari con la carta di soggiorno e i cittadini nazionali in materia di prestazioni sociali, assistenza sociale e la protezione sociale. Gli Stati membri possono però limitare tale parità alle prestazioni essenziali."Per prestazioni essenziali - ha sostenuto il Tribunale di Roma - vanno intese quelle relative a un reddito minimo, all'assistenza per malattia, per gravidanza, l'assistenza parentale e l'assistenza di lungo termine, comprendendo pertanto anche l'assistenza genitoriale, ed è evidente la natura oggettiva di prestazione di assistenza sociale essenziale dell'assegno per i nuclei familiari con almeno tre figli minori, che ha come finalità quella di garantire un ausilio economico alle famiglie numerose in forte stato di disagio”.“Eventuali deroghe al principio di parità – si legge ancora nella sentenza - devono essere dotate di una specifica e ragionevole causa giustificatrice, pena la violazione dell'art. 3 della nostra Costituzione".Il Tribunale ha condannato l'Inps, quale ente erogatore, al pagamento dell'assegno.Non è la prima volta: anche il Tribunale di Gorizia, ad esempio, nell’ottobre 2010 aveva preso la stessa decisione su un ricorso analogo presentato da un cittadino del Kosovo e dall'ASGI. Quante altre azioni legali serviranno per modificare, una volta per tutte, quei requisiti? |
Post n°523 pubblicato il 25 Luglio 2011 da sosfamiglienumerose
Cerchiamo una casa in affitto, a prezzo speciale per famiglia speciale! Famiglia numerosa con papà disabile e bimbo malato cerca casa in affitto da Roma in su.. Purché la città sia ben collegata con mezzi pubblici e la casa abbia almeno tre camere da letto.. Potete aiutarci? scrivete a sofia61es@yahoo.es |
Post n°522 pubblicato il 05 Dicembre 2010 da sosfamiglienumerose
ATTENZIONE!!!!! c'è qualcuno che sta utilizzando un nome simile al nostro per chiedere denaro. Non effettuate versamenti su conti diversi da questo conto n °7822 intestato all'Associazione "SOS FAMIGLIE NUMEROSE-onlus" |
Il Bonus elettrico sarà automatico per i titolari della Carta Acquisti (o Social Card). L’Autorità per l’energia e il gas (AEEG) ha deciso che la riduzione sulla spesa della bolletta della luce sarà accreditata direttamente per tutte le famiglie disagiate o numerose.Tutti i titolari della Social Card si vedranno accreditato il bonus senza fare più la richiesta presso il comune di residenza: l’agevolazione, istituita dall’Autorità nel 2008, permette alle famiglie che hanno un contratto di energia e si trovano in condizione di disagio economico o gravi condizioni di salute con apparecchiature elettromedicali di ricevere un aiuto che varia da 80 a 360 euro annui.Nel 2009 oltre 1 milione e 600 mila famiglie hanno usufruito dei bonus: sono stati erogati 1.400.000 bonus elettrici e 200.000 bonus gas. Il bonus elettrico (che permette un risparmio sulla spesa per l’energia elettrica) può essere cumulabile sia al bonus gas (che offre una riduzione sulla bolletta del gas) sia alla social card (che offre sconti su qualsiasi tipo di acquisto). I bonus vengono erogati ogni anno ed è necessario rinnovare le richieste (e presentare i documenti annessi): il bonus sociale sulla fornitura di energia elettrica per l’anno 2010 deve essere presentato entro 30 giornidalla scadenza del bonus elettrico dell’anno 2009.Le famiglie già beneficiarie del Bonus sociale per il disagio fisico avranno il rinnovo automatico del Bonus elettrico (non è quindi necessario che ne facciano richiesta). Per le nuove domande del Bonus Sociale non ci sono limiti di tempo per presentare la richiesta e essere consegnate in qualsiasi momento dell’anno. Per coloro che non hanno la Social Card è necessario recarsi presso il Comune di residenza e consegnare: ISEE aggiornato e in corso di validità, certificato attestante l’agevolazione in vigore (Mod. 02/a1 che rilascia SGAte, o lettera inviata da Poste Italiane, o ricevuta del CAF), modulo disagio economico (A/bis), documento di identità, modulo E (per le famiglie numerose con 4 figli a carico). Per sapere di più si può chiamare il numero verde gratuito 800 166 654 dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas e chiarire tutti i dubbi sul bonus elettrico. |
Aosta - - Rivolto ai nuclei familiari con tre o più figli a carico di età inferiore ai ventisei anni e alle famiglie composte da cinque o più componenti legati da vincoli di parentela e compresi nello stesso stato di famiglia, con residenza in regione da almeSi chiama ''Bonus famiglie numerose'' ed e' la misura straordinaria approvata dalla Giunta regionale della Regione autonoma Valle d'Aosta a sostegno delle famiglie numerose. Il provvedimento potrebbe contemplare un minimo di 550 nuclei, secondo stime degli uffici regionali. La misura in particolare si rivolge ai nuclei familiari con tre o piu' figli a carico di eta' inferiore ai ventisei anni e alle famiglie composte da cinque o piu' componenti legati da vincoli di parentela e compresi nello stesso stato di famiglia, con residenza in Valle d'Aosta da almeno un anno. L'impegno finanziario previsto per il 2010 e' di 142mila euro.''La recente crisi finanziaria - spiega l'assessore regionale alla Sanita', Salute e Politiche sociali Albert Lanie'ce - che ha provocato effetti negativi anche sull'economia della nostra regione, ha prodotto particolari disagi e ha avuto ripercussioni significative sulle famiglie valdostane, in particolare su quelle piu' numerose. In questo senso abbiamo voluto intervenire. E' stato istituito quindi un bonus che e' un aiuto concreto a quei nuclei familiari che devono gestire finanziariamente piu' persone''.no un anno |
Post n°519 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da sosfamiglienumerose
(ANSA) - ROMA, 11 OTT - Sono oltre due milioni le famiglie bisognose o numerose che hanno gia' ottenuto i bonus elettricita' e gas, introdotti dal Ministero dello sviluppo economico e gestiti dall'Autorità energia, con un risparmio complessivo che varia dagli 82 ai 360 euro l'anno. |
Post n°518 pubblicato il 21 Giugno 2010 da sosfamiglienumerose
Fornire un correttivo al Piano Casa del Lazio entro la fine del mese. È l’obiettivo della Commissione Piano Casa, istituita presso la Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Lazio, esposto dal Presidente Luca Montesi durante la prima tappa del tour organizzato da Edilportale per chiarire il panorama delle leggi regionali sul rilancio dell’edilizia. Finora la L.R. 21/2009 non ha ottenuto riscontri significativi. Colpa, secondo Montesi, di vincoli che non rendono interessante la realizzazione degli interventi. Condivisi i limiti di ampliamento del 20% per l’ampliamento volumetrico, dato che interventi di portata più ampia potrebbero compromettere l’equilibrio estetico dei centri urbani. Il principio si scontra però con l’eterogeneità del territorio laziale, dove la tipologia edilizia rispondente ai requisiti della legge si trova per lo più in zona agricola. In queste aree, però, gli interventi sono ammessi solo per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli. Al contrario, la densificazione delle aree agricole, derivante dall’estensione a tutti i proprietari del diritto ad ampliare, contrasterebbe con lo spopolamento e sarebbe bilanciata dalle opere di urbanizzazione già esistenti. Troppo alti, invece, i costi per l’adeguamento sismicodegli edifici. Il bonus del 35% non compenserebbe infatti la spesa necessaria per la messa a norma. Le possibili alternative sono la cancellazione della disposizione per le zone sismiche 1 e 2a o l’aumento del premio volumetrico. Giudicato restrittivo anche il divieto di sopraelevazione, senza il quale diventa impossibile effettuare gli ampliamenti nel rispetto delle norme urbanistiche e senza il consumo di suolo. Costituiscono un deterrente anche la limitazione dell’altezza massima agli edifici contermini e l’obbligo di destinare il 25% delle abitazioni aggiuntiverealizzate per la locazione a canone concordatoper 8 anni. Secondo Montesi, le demolizioni e ricostruzionipotrebbero essere estese agli edifici non residenziali. Ilpremio volumetrico per ampliamenti e sostituzioni edilizie, invece che una percentuale fissa, dovrebbe essere determinato da uno studio di fattibilità economica e finanziaria. Proposta infine più attenzione alla qualità urbanistica, ma anche incentivi per bandire concorsi assistiti dagli ordini professionali. Misure che, se attuate in modo concertato, potrebbero portare ad un effettivo rilancio del settore costruzioni. |
Post n°517 pubblicato il 21 Giugno 2010 da sosfamiglienumerose
ROMA, 19 GIU - "Ritengo che per consentire ad una famiglia di poter essere considerata numerosa debba essere abbassato l'attuale paramentro di individuazione da 4 figli a 3. Affinchè un ente come la Regione Lazio possa essere sempre più vicino a queste eccezionalità demografichedovrebbe avviare una revisione del numero dei figli minori da 4 a 3 quale elemento al fine di poterla meglio supportare in questa scelta che oggi appare eroica ai più". Lo propone il consigliere del Pdl Marco Palma nel XV Municipio di Roma. "Prima di presentare una mozione in consiglio in XV Municipio -conclude Palma - tramite i servizi sociali e demografici del municipio chiederò quanti sono i nuclei familiari numerosi residenti attualmente in XV e quante famiglie numerose potenziali potebbero esserci con l'abbassamento del numero da 4 a 3. Nel frattempo mi auguro che sia stata cancellato il comma che prevedeva nella'ssegnazione dei fondi e per il riconoscimn dfmglia numrosa, tutti i membri del nucleo familiare avrebbero dovuto essere residenti nel territorio regionale da almeno tre anni al 31-12-2007. Ma per i nuovi nati fino a tre anni in questo modo è stato negato un diritto in modo clamoroso". |
Post n°516 pubblicato il 21 Giugno 2010 da sosfamiglienumerose
E’ consultabile la delibera approvata dalla Giunta regionale relativo al bonus famiglia, il sussidio economico di mille euro riconosciuto alle famiglie con un numero di figli pari o superiore a quattro. |
Post n°515 pubblicato il 21 Maggio 2010 da sosfamiglienumerose
Per dare un supporto, un aiuto concreto alle persone coinvolte nella frana che ha colpito VADO (Monzuno - BO) il 15 maggio scorso, abbiamo messo a disposizione per donazioni il c/c n° 7822 presso la Bcc di Roma ag. 19 - Massimina, via della Massimilla, snc Roma, intestato a Associazione "SOS FAMIGLIE NUMEROSE- onlus" |
Post n°514 pubblicato il 13 Maggio 2010 da sosfamiglienumerose
Sono riaperti i termini per la presentazione delle istanze di finanziamento per i Programmi Locali di Intervento a favore delle Famiglie Numerose da parte dei Comuni associati in “Ambiti Territoriali”. Le istanze devono essere inoltrate, entro e non oltre 60 giornidalla pubblicazione della deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, il n. 84 dell' 11 maggio 2010. Le stesse richieste dovranno essere formulate secondo lamodulistica allegata all’atto di giunta n.1658/2009 ed inviate al seguente indirizzo: Regione Puglia - Assessorato alla Solidarietà |
Post n°513 pubblicato il 12 Aprile 2010 da sosfamiglienumerose
La macchina organizzativa degli incentivi è già partita. Un bonus totale di 300 milioni di euro che riguarda ciclomotori, cucine, elettrodomestici, abbonamenti a internet veloce, case ecologiche, motori marini e prodotti industriali, che produrrà - secondo il governo - benefici per un milione di famiglie.La prima fase è riservata ai venditori, ma per i consumatori è già tempo di decidere cosa acquistare e di informarsi su come beneficiare degli sconti: dal 15 aprile, infatti, partiranno gli acquisti agevolati e i 300 milioni di euro stanziati rischiano di finire in fretta. Per ora, tocca ai venditori registrarsi in un apposito elenco tramite il call center gestito da Poste italiane, al numero verde 800.556.670. Per gli abbonamenti ad internet veloce, invece, dovranno registrarsi solo gli operatori delle telecomunicazioni (e non i rivenditori), utilizzando l’indirizzo email contributi.bandalarga@postcert.it.Da giovedì prossimo, invece, consumatori e imprese potranno cominciare ad acquistare i prodotti con gli incentivi, di cui si potrà beneficiare sino alla fine dell’anno, salvo che i fondi non vengano esauriti prima. Qualche esempio? Fino a mille euro per sostituire la vecchia cucina con una dotata di almeno due elettrodomestici ad alta efficienza energetica, 750 euro per acquistare un motociclo «Euro 3» rottamandone uno più inquinante.Anche per gli acquirenti saranno operativi il call center - al numero verde 800.123.450 da rete fissa e al numero 199.123.450 da rete mobile (il costo della chiamata dipende dall’operatore telefonico utilizzato) al quale chiamare per avere chiarimenti e informazioni - e il portale gestiti da Poste Italiane. Il consumatore potrà andare direttamente al negozio dove il rivenditore, dopo aver verificato la disponibilità di risorse presso il call center, potrà applicare subito lo sconto. Finito l’acquisto, dunque, al cliente non saranno richieste altre pratiche burocratiche. Ciascun bene potrà essere acquistato in un solo esemplare: l’acquirente dovrà, infatti, comunicare il proprio codice fiscale e con quello non potrà più beneficiare del bonus per lo stesso tipo di bene acquistato. Potrà, però, usufruire degli incentivi per tutte le altre categorie oggetto dell’agevolazione. Per l’acquisto dei motocicli (ad eccezione di quelli elettrici) è obbligatoria la «contestuale» rottamazione. Nessuna rottamazione è, invece, richiesta per l’acquisto di elettrodomestici, mentre per le cucine componibili basterà un’autocertificazione. Infine, gli sconti sull’attivazione della banda larga sono riservati ai giovani tra i 18 e i 30 anni. |
Post n°512 pubblicato il 12 Aprile 2010 da sosfamiglienumerose
Gianni Letta sta ragionando sulla possibilità di rendere gratuito il passaporto per i figli delle famiglie numerose. La lettera, con data 29 marzo, è stata spedita a Valerio Grimaldi, un papà di quattro figli aderente all'Assoociazione nazionale famiglie numerose, che aveva denunciato come l'obbligo di dotare ogni figlio minorenne di un passaporto proprio (al posto della possibilità di iscriverlo sul passaporto di un genitore), generasse un notevole aumento dei costi, quantificabili almeno intrno ai 100€ per figlio, quasi una "tassa aggiuntiva" he penalizza le famiglie numerose. Adesso il sottosegretario alla Presidenza del consiglio scrive di aver trasmesso il tema alle amministrazioni competenti, «sollecitando una valutazione in merito alla possibilità di intervenire» con l'estensione della gratuità del passaporto, prevista dalla legge 1185/1967 per alune categorie di cittadini, anche ai minori figli delle famiglie numerose. |
Inviato da: cassetta2
il 09/10/2020 alle 19:55
Inviato da: Peluche
il 03/09/2013 alle 08:38
Inviato da: puzzle bubble
il 24/04/2012 alle 12:58
Inviato da: Catering Roma
il 19/01/2012 alle 17:03
Inviato da: chiaracarboni90
il 28/03/2011 alle 17:24