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"Mia figlia non zoppica... vola!"


                                       (un racconto di Carmen Auletta)Queste furono le parole che mio padre disse alla suora, alla Madre Superiora. Avevo otto anni quando mi condussero  in un Educandato dove avrei trascorso i successivi dieci anni della mia vita. Fu un’impresa ardua per mio padre farmi accettare dalle suore che dirigevano il convitto. Due erano i motivi del loro rigetto. Il primo perché ero  povera e,  nell’Istituto, all’epoca, venivano accolte  solo le figlie di persone benestanti. L’altro motivo era perché non venivo considerata una bambina “normale”, dato che camminavo zoppicando a causa della poliomielite che aveva colpito il mio arto inferiore sinistro. E’ inutile dire che io mi sentivo come l’anatroccolo in mezzo ai cigni, se consideriamo pure il fatto che anche nel parlare e nei comportamenti ero una “disadattata”. E proprio come l’anatroccolo nella fiaba ... (segue nella nostra Vetrina