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Dalla nostra VETRINA


Ve lo ricordate Gianpaolo Duina? Lo abbiamo apprezzato qualche tempo fa leggendo il suo primo racconto: "Una giornata qualsiasi".  Gianpaolo  sta scoprendo in questo momento della sua vita la forza della scrittura e così ci ha inviato una interessante seconda "prova", chiedendo di essere sottoposto al "tiro incrociato" del blog...
INCONTRI(di Gianpaolo Duina)**La pallina si infilò in un cespuglio e scomparve. Stizzita dal colpo magistrale, Elisa raggiunse il punto d'impatto e iniziò la ricerca: spostò alcuni rami e, non intravedendo la macchia bianca, spinse una gamba nel cespuglio. L'impresa si stava rivelando più complicata del previsto, abbassò la testa in avanti e infine, liberati i rami stretti nel pugno, si ritrovò di colpo completamente circondata dal vegetale, al riparo dalla luce del sole. Ora il cespuglio era tutt'intorno a lei, magicamente diventato un'enorme grotta circolare, che sopra la sua testa formava una cupola verde scintillante di riflessi e ai lati si chiudeva in una fitta trama di fusti contorti. Un tappeto di foglie attutiva qualsiasi rumore e l'aria che si respirava odorava solo di muschio e umidità: una meraviglia da lasciarla senza fiato!Elisa si guardò attorno sbigottita in cerca di uno spiraglio per tornare al suo mondo ma nulla pareva interrompere l'impenetrabile tessitura. Si mosse titubante ma subito si bloccò; riprese a camminare ma fece solo altri due passi. Provò a correre ma inciampò e cadde tremante. Un brivido la stava scuotendo dalla testa ai piedi: la cosa marrone e verde non era normale, non c'era nulla di reale in tutto ciò! Lei camminava, correva, ma non riusciva mai a raggiungere nessuna di quelle pareti di foglie. Quel maledetto cespuglio, avvolto su di lei, si ritraeva ad ogni suo movimento e poco più in là si ricreava esattamente come prima, senza concederle alcuna possibilità di scampo... (leggi tutto)**