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Dalla Vetrina d'Autore


Torna Claudio Chillemi, che abbiamo già conosciuto in occasione della pubblicazione sul sito di  Web Trek Italia dell'ultimo episodio di una particolare serie dedicata a Montalbano: "La rabbia di Montalbano".Questa volta ci propone un racconto scritto qualche tempo fa, risultato vincitore nell'anno 2000 del Premio letterario Giovannino Guareschi.Ci ha chiesto di sottoporlo alla lettura e al commento (e anche alle eventuali critiche) degli amici di "Tuttiscrittori". Eccolo qui.*
*L'ULTIMA VISITA di Claudio Chillemi*Quando mia madre morì, ricordo che mio padre non pianse. Rimase a lungo a guardare quel corpo privo di vita, e parlava a bassa voce con esso, come se lei potesse rispondergli, o, quel che è più incredibile, gli rispondesse. Pensai ad una sua pazzia, che il dolore l’avesse distrutto fino al punto di piegare la sua mente, ma non fu così o, almeno, così non sembrava. Egli viveva quei momenti quasi senza sconforto, animato da una speranza, che non aveva nessuna ragione di esistere. Mio padre viveva come se mia madre fosse ancora con lui, ed io? Mi ero sposato già da due anni, ma li sapevo tranquilli, e, ogni tanto, andavo a trovarli. Morta mia madre andai da mio padre molto più spesso, credendolo solo ed abbattuto, ma, come detto, non era così. Il giorno in cui mio padre morì era una di quelle domeniche che io avevo deciso di passare con lui, dopo aver lasciato mia moglie e mio figlio da mia suocera. Giunsi verso le nove al paese, e già le vecchie signore vestite di nero erano per strada di ritorno dalla messa di un’ora prima. Arrivai a casa di mio padre e posteggiai l’automobile sotto l’ombra di una tettoia, dove si arrampicavano molte piante di viti. Chiamai ad alta voce, e qualcuno mi rispose dall’interno...(leggi tutto)**