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Post n°925 pubblicato il 16 Gennaio 2011 da comedincanto1973
La storia della Banda della Magliana racconta intrighi, oscure vicende e rivelazioni. Una pagina unica e irripetibile della storia di Roma e d'Italia,in cui queste oscure vicende vengono a galla ancora oggi. La Banda della Magliana è stata e resterà sempre un'esperienza criminale irripetibile. Così Renzo Danesi, uno dei fondatori, l'ha definita, un sodalizio criminale attivo a Roma tra la fine degli anni '70 e i primi '90. Giovani, spietati, incoscienti: i ragazzi della Banda sono questo. Amici goliardici un attimo prima e precisi killer subito dopo. La storia della Banda della Magliana passa per i leader che ne hanno segnato gli alti e i bassi, cercando di prendere il sopravvento sugli altri, ma finendo inevitabilmente con l'essere eliminati: dall'ispiratore Franco Giuseppucci fino al discusso "Renatino" De Pedis. Nata nel 1977 e inizialmente dedita alle rapine e ai sequestri di persona, la Banda della Magliana diventa presto una potente e ramificata organizzazione criminale, in un susseguirsi di omicidi locali e oscure vicende della storia d'Italia che vengono a galla ancora oggi. "Solo uno di noi poteva fregarci", continua Danesi. La Banda della Magliana comincia a scricchiolare nel 1983, quando un affiliato decide di pentirsi e racconta tutto. La lunga agonia che ne segue porta gli amici di un tempo a sterminarsi l'uno con l'altro. Maurizio Abbatino, l'ultimo boss della Banda, subito dopo il suo arresto a Caracas nel 1992, si limitò ad un semplice e laconico sorriso per commentare la fine di quell'esperienza irripetibile. La Banda della Magliana, a differenza di altre organizzazioni criminali ad estensione territoriale quali la Camorra o Cosa Nostra, non presentava un'organizzazione piramidale, non era presente infatti la figura di un "capo", conclamato o delegato, né parimenti era presente una "commissione" in grado di prendere decisioni vincolanti per le diverse zone; la struttura della banda era la costituzione e l'unione di diversi gruppi o batterie, ognuno responsabile della propria zona e disponibile a dividere i proventi delle singole attività con gli altri gruppi della città. I gruppi possedevano tuttavia la "licenza" di agire autonomamente e senza condividere le informazioni sulle rispettive azioni e questa sorta di "dispersione" comportò l'effetto di consentire ad entità esterne di collaborare con la banda, o di ottenerne la collaborazione, e di farne anche uso per scopi che travalicavano il semplice ordine pubblico, quali, come è stato di recente ritenuto, le branche deviate dei servizi segreti.
Romanzo criminale
I fatti narrati si basano sulle reali vicende della banda, mentre i nomi dei personaggi sono frutto della fantasia dell'autore del romanzo, come IL LIBANESE, IL FREDDO,IL DANDI,IL NERO,IL SECCO,IL SORCIO e tanti altri ancora...
...questa rivisitazione della storia sulla banda e il conseguente successo televisivo ha riportato molta attenzione su alcune vicende rimaste all'oscuro come l'omicidio di Emanuela Orlandi,ma allo stesso tempo anche una eccessiva esaltazione dei personaggi visti come degli eroi...
Sono davvero molti i misteri che non sono stati ancora svelati riguardo alla banda della Magliana come se attorno a questa banda fosse stato costruito un muro di omertà e silenzio impossibile da abbattere.
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