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la scuola è quel luogo in cui gli adulti mettono i bambini e li tengono fino a quando non imparano a non dare fastidio.
Maria Montessori
P.S. Se qualche insegnante di passaggio dovesse sentirsi offeso da questa frase provocatoria rispondo subito che neppure in questo caso faccio di tutta l'erba un fascio. Esistono insegnanti in gamba e altri no.
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Area personale
:-) la nonna č stata qui.
Perchè comprare tutto,
adesso è di moda il riciclaggio.
Impariamo insieme
ai nostri bambini
a costruire i giocattoli e
inventare giochi
Pallina dorata
dove sei stata?
Dalla nonnina.
Cosa t'ha dato?
Una pallina.
Dove l'hai messa?
Nella taschina.
Falla vedere!
Eccola qua!.
Prima versione
Dentro un vaso di porcellana
c'era nascosta una bella cinesina
che ballava la danza americana
col capitano della marina.
Cinesin baiana
Cinesin dell'hawaiana
Cinesin baiana
Cinesin dell'hawaiana.
Dentro un vaso di porcellana
c'era rinchiusa una bella cinesina
che danzava la danza americana
col capitano della marina.
Le scarpette le stanno strette
il bustino le sta strettino
la sottana le sta a campana
e l'orologio fa
ticchetà
ticchetà
ticchetà
1
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"Oh che bel castello marcondiro ndiro ndello,
oh che bel castello marcondiro ndiro ndà"
"Il mio è ancora più bello marcondiro ndiro ndello,
il mio è ancora più bello marcondiro ndiro ndà"
"E noi lo ruberemo marcondiro ndiro ndello,
e noi lo ruberemo marcondiro ndiro ndà"
"E noi lo rifaremo marcondiro ndiro ndello,
e noi lo rifaremo marcondiro ndiro ndà"
"E noi lo bruceremo marcondiro ndiro ndello,
e noi lo bruceremo marcondiro ndiro ndà"
"E noi lo spegneremo marcondiro ndiro ndello,
e noi lo spegneremo marcondiro ndiro ndà"
"Sparerem cannoni marcondiro ndiro ndello,
Sparerem cannoni marcondiro ndiro ndà"
"Spareremo i razzi marcondiro ndiro ndello,
Spareremo i razzi marcondiro ndiro ndà"
Il magico mondo Disney
Cliccando due volte sul video
potrete vedere altri cartoni animati
walt disney su you tube
Batti manine che viene papà
porta cosine e se ne va
porta mandorle e nocciole
p'accordare tutti i figlioli
Giro giro tondo
quant'è bello il mondo
casca la terra e tutti giù per terra.
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la bella lavanderina che lava i fazzoletti per i poveretti della città.
fai un salto
fanne un altro
fai la giravolta
falla un'altra volta
guarda in su
guarda in giù
dai un bacio a chi vuoi tu!
Sotto il ponte di bicacca
c'è pierin che fa la cacca
la fa dura dura dura
il dottore la misura
la misura a 33
uno
due
tre...
Ambrabà ci cí co cò
Tre galline sul comò
Che facevano l'amore
Con la figlia del dottore
Il dottore si ammalò
ambrabà ci cí co cò
Andiamo a passeggiar nel bosco...
quando il lupo non c'è,
e anche se ci fosse...
lui non ci mangerààààà...
lupo ci sei????
OH Maria Giulia
da dove sei venuta
fai una gira volta
falla un'altra volta
fai un salto
fanne un altro
scendi giù
sali su
dai un bacio a chi vuoi tu per l'amore di gesù.
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Chiovi chiovi chiovi
a pasta chi fasoli,
nina si vagna a facci ri so nanna,
so nanna muriu
e chiddu chi voli diu
c'era un scarpareddu
ca vinnia un virmiceddu
menzu tu
menzu io
nina nina n'coppa
n'coppa ventitri
unu ru e tri
unu ru e tri.
vucca vuccuzza
nasu nasiddu
varbarutteddu
frunti i balata
e teccà
na tumpulata.
Gigi cerca il suo berretto
dove mai l'avrà ficcato
nei cantucci sotto il letto
va a cercar tutto affannato
cerca, smania sbuffa pesta
poi s'accorge che l'ha in testa.
Benvenuto/a nel mondo dei bambini
Benvenuti nel mondo dei bambini
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I bambini ci ricordano la semplicità, l'umiltà, il perdono e la gioia di vivere.
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Post n°15 pubblicato il 29 Marzo 2014 da yinyangdgl1
Non so se un bambino di 2 anni avverte e soffre la mancanza di una persona cara? |
Post n°14 pubblicato il 27 Marzo 2014 da yinyangdgl1
Credo che Dio sia la vita, l'armonia e l'amore. Non seguo nessun gruppo religioso ne spirituale perchè non mi fido tantissimo dell'uomo ne dal modo in cuni interpreta Dio. Mi chiedo:
1) Se Gesù disse:"amatevi e procreatevi" da quale peccato dev'essere lavato il neonato? 2) Se fare l'amore o sesso è nella natura umana, perchè i religiosi dicono che è peccato? Un prete ha detto "No, per peccato originale si intende quello di Adamo ed Eva" Cioè, loro hanno fatto fric e froc e noi ne subiamo le conseguenze(?) ma dico io... se loro non facevano fric e froc noi neppure ci saremmo... dovremmo ringraziarli... o no? Se un bambino nasce da due persone che si vogliono bene, nasce bene, cresce in salute e in armonia bisogna battezzarlo per lavarlo dal peccato originale...? ecco, il mio dubbio è: che cos'è che nel frattempo ha fatto crescere bene il bambino? Se Dio è in cielo in terra e in ogni luogo, sarà pure nel momento e nel luogo della nascita e della crescita... o no? C'è bisogno per forza del rito per ricevere lo spirito santo? Perchè? BATTESIMO Consiglio della nonna: Conosci la storia delle religioni e fatti un' opinione personale
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Post n°13 pubblicato il 13 Marzo 2014 da yinyangdgl1
Tutti i grandi sono stati bambini una volta ma pochi se ne ricordano
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Post n°12 pubblicato il 13 Marzo 2014 da yinyangdgl1
La pazienza e la calma sono le virtù dei forti... U signuruzzu avi u piruzzu ri chiummu m'agghiunci a tutti.
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Post n°11 pubblicato il 12 Marzo 2014 da yinyangdgl1
.Tanto tempo fa... La tata entrava in casa quando il bambino era neonato, il neonato riconosceva l'odore, il tono della voce, le braccia della tata e la considerava come una zia/nonna una persona di cui egli si poteva fidare. I bambini fino a 4 anni circa stavano in casa poi andavano all'asilo ma la tata non la perdeva di vista poi all'eta della scuola i bambini giocavano per strada con gli amici di quartiere ma oltre alla mamma (insostituibile) il bambino aveva come riferimento anche la tata che fungeva da sostegno morale e psicologico. La tata era una complice di cui il bambino si fidava e così il bambino acquistava fiducia in se stesso e nella vita in genere. Oggi i genitori sono costretti a lavorare e succede che dopo tre mesi dalla nascita il bambino viene affidato ad una persona estranea, la tata. Il bambino e la tata cominciano a conoscersi ed è possibile che stanno anche otto/dieci ore al giorno, ogni giorno insieme, condividono tante emozioni, tante situazioni, giochi, cibo, sonno, passeggiate, pannolini, febbre, mal di pancia, etc. Premettendo che i genitori sono i genitori e che nessuno può sostituirli perchè solo loro hanno potere decisionale sul bambino ma secondo me è sbagliato licenziare in tronco una tata. Non sono una psicologa ma credo che... Il bambino durante l'infanzia crea il suo subinconscio e se succede che da un giorno all'altro non vede più la tata potrebbe avvertire un senso di vuoto ma non sa dirlo oppure neppure se ne accorge dato che il bambino viene distratto da mille distrazioni ma immagazina quest'esperienza dentro di se come una delusione, come un vuoto, come un tradimento e da grande quando gli si presenterà una situazione simile (cambiare casa, compagni, la fidanzatina lo lascia, l'amico lo tradisce) potrebbe stare male dentro. Allora dato che i tempi sono cambiati "secondo me" è giusto che il bambino vada all'asilo nido per inserirsi nella società. Ma nel primo periodo di affiancamento dovrebbe partecipare anche la tata. Il bambino secondo me deve pensare che sta conoscendo un nuovo mondo ma senza perdere le certezze di prima. Deve avvertire che chi gli è stato vicino da sempre vuole condividere quella nuova esperienza, deve sentirsi sicuro che non c'è niente di sbagliato nel nuovo mondo (nido). Tra virgolette eviterei quegli asili nido affollati dove ogni maestra deve badare contemporeanamente a 5/6 bambini di svariate età. Se al nido ci sono 80/100 bambini la retta è conveniente ma il bambino a mio parere non viene seguito bene... e si sa i bambini imparano prima le cose che non dovrebbero fare e cose che non dovrebbero dire... e se per giunta arriva un fratellino o una sorellina... bè... quello è un'altro discorso.
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Post n°10 pubblicato il 09 Marzo 2014 da yinyangdgl1
Alla nonna piace tramandare ai nipoti anche le cantilene, filastrocche e conte degli anni passati, altrimenti dice: andrebbero perduti. Di domenica si cantava: Oggi è duminica ci tagghiamu a testa a minica minica nun c'è c'ha tagghiamu o re u re è malatu c'ha tagghiamu o surdatu u surdatu è in guerra e va runa u culu nterraaaa --- TRADUZIONE --- OGGI è DOMENICA TAGLIAMO LA TESTA A DOMENICA DOMENICA NON C'è LA TAGLIAMO AL RE IL RE è MALATO LA TAGLIAMO AL SOLDATO IL SORDATO è IN GUERRA E TUTTI GIù PER TERRA
UNA DOMENICA QUALUNQUE Era domenica mattina, il bisnonno non lavorava e la nonna dopo aver fatto il bagno nella pila di cemento, la bisnonna profumava e vestiva la nonna (bambina) con il vestito più bello della domenica. E mentre la bisnonna rimaneva a casa a preparare il pranzo (squisito) della domenica il bisnonno portava la bambina a DIDDì (a passeggio) in villa comunale dove si poteva giocare con le foglie degli alberi infilandole una appresso all'altra formando corone per la testa e tutti i bambini in villa anche se non si conoscevano giocavano agli indiani. La spesa d'obbligo era un palloncino, un lecca lecca, calia e simenza (ceci e semi) (da mangiare dopo pranzo). Si tornava a casa con una fame da lupi, felici e contenti a tavola si raccontava delle avventure in villa comunale. Dopo il riposino pomeridiano si andava a fare visita, a parenti o amici dove c'erano altri bambini e si poteva giocare. Fine della domenica... domani a scuola :-)
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Post n°9 pubblicato il 23 Febbraio 2014 da yinyangdgl1
Certo che ai tempi quanto la nonna era piccola i bambini erano più spensierati molto impegnati e più creativi. Di monellerie ne facevano pure ma era come diceva il bisnonno un modo per farsi le ossa, per crescere. La mattina andavano a scuola puliti in ordine e composti, educati, attenti alle lezioni ...ma il pomeriggio a parte le due ore per fare i compiti passavano la maggior parte del tempo a giocare e ad inventarne sempre nuovi. I bambini e ragazzini (a volte fino all'età della pubertà) giocavano per strada, maschi e femmine, figli di avvocati e di netturbini (i bambini se non gliela fai notare non trova differenza di ceto... mai) non c'erano tante automobili in giro, ed erano autorizzati dei genitori a tenersi nei paraggi del proprio quartiere, perchè i malintenzionati c'erano ma non erano cattivissimi come ora. E poi non conveniva allontanarsi perchè la mamma chiamava dal balcone per controllare o per fare merenda. I bambini allora scappavano subito a casa per fare pausa col gioco e poter fare merenda a tavola magari guardando un cartone animato o un documentario e poi si riscendeva giù in strada a giocare. La merenda era sempre buona, una fetta di pane con olio exstra di oliva pomodoro e sale, oppure pane e formaggino, un frutto, ogni tanto una fetta di torta margherita o la frittatina o anche pane e nutella ... da leccarsi i baffi, le dita e il tovagliolo. E di corsa giù a ritrovare i compagni di gioco. Tra compagni di gioco si litigava poco perchè i giochi richiedevano impegno, collaborazione, solidarietà ed era un modo per esternare la propria fantasia e immaginazione anche se poi ci si ritirava a casa con i pantaloni strappati o i vestitini impolveratissimi e la mamma sgridava non importava, i bambini avevano impiegato il loro tempo con quel gioco preferito, bastava un bagno nella pila di cemento e tutto era passato. Ci si sedeva a tavola con i genitori per cenare ascoltando cosa dicevano e i genitori parlavano tanto con i bambini. L'aria era pulita e per strada si sentiva il profumo di bucato steso e quei profunini che provenivano dalla cucina di certe case che facevano venire una fame che non vi dico. Una volta al giorno passava il parroco della chieda di appartenenza e regalava confetti a tutti i bambini in cambio di una promessa "dire le pregherine prima di dormire" La sera alle ore 20.00 c'era il telegiornale e poi sempre un bellissimo film, ma certe sere la mamma portava i bimbi a nanna prima del film... chissà perchè :-) e i bimbi nel lettino ricordavano i giochi fatti con i compagnetti. Girogirotondo, Madama dorè, a mamma e papà, dottore e ammalato, a nascondino, con le catenelle, a muffa, alle belle statuine, alla guerra, a costruire giocattoli con pezzi di legno, plastica o metallo che la mamma o papà buttavano, al fazzoletto, con i tappi delle bottiglie, con le coperte giù dalle scale eheh poi ci faceva male il popò, a cucire vestitini per le bambole, a organizzare festicciole e tanti altri giochi... eheh... tutto per strada. Le strade non erano poi così sporche perchè la mattina prestissimo passava il signor netturbino che prendeva i sacchetti della spazzatura dietro le porte di ogni casa, poi passava un'altro signor netturbino con la scopa per togliere tutte le cartacce da sotto i marciapiedi e per finire passava un camion che spruzzava acqua dai lati per lavare le strade... cosa che non si vede più e perciò i bambini potevano giocare in pace lontani da zanzare, scarafaggi o topi.
dopo di loro, la nonna ricorda che passava il lattaio, e un signore piccoletto con un paniere in vimini che vendeva focaccine che la nonna sua condiva solo con olio e sale... buonisssssimeeee I ragazzini e le ragazzine superati l'età di 10/12 anni potevano allontanarsi dal quartire ad esempio la domenica per andare a messa o in villa comunale o per fare semplici passeggiate nel corso del paese o nella strada più lunga del quartiere di città e se si combinava qualche marachella... tornando a casa la mamma glielo lo leggeva in faccia eheh... le mamme sanno sempre tutto :-) La domenica pomeriggio dopo il pranzo indossavano il vestito più bello e si andava a casa di nonni e parenti per giocare con i cuginetti.. a fare ascoltare le canzoncine imparate a scuola e i nonni alla fine dello spettacolo regalavano 10 lire a tutti i nipotini. ma la cosa che più piaceva a nonna mia era quando si andava al mare o si faceva quei lunghi viaggi con i genitori. Si partiva presto, borse, borsette, bambola preferita e via, e anche se non si andava lontanissimo ma solo due tre paesi più avanti dal proprio a nonna sembrava un lunghissimo viaggio... musica con audiocassette che sembravano scatole di scarpe e quelle strade piene di alberi, campi coltivati di tutti i colori, e il cielo... quanto cielo..e finalmente si arrivava per scoprire un nuovo mondo... si tornava a casa stanchi ma divertiti per aver fatto cose semplici ma salutari. Poi il benessere, il progresso, l'emancipazione, ha fatto si che i bambini fossero chiusi in ambienti, scuola, casa, palestra, corsi, discoteche, giocattoli pronti, play station, televisione, La nonna dice: per certi versi era meglio prima per altri versi è meglio adesso però una cosa è sicura la nonna ha bei ricordi della sua infanzia.
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Post n°8 pubblicato il 15 Febbraio 2014 da yinyangdgl1
Il momento delle storie raccontate e ascoltate dalla mamma e dal papà, magari accoccolati tra le loro braccia, prende un significato emotivo molto più grande del gesto in sé. È unico nel suo genere. Il tempo del racconto prima di andare a ninna è molto importante per la relazione tra genitori e figli. Il tempo che un genitore dedica al proprio figlio parla di generosità, istruisce circa il piacere del dare e del ricevere. È un tempo che manifesta affetto e pazienza. È un tempo ricco di presenza, in cui il solo “stare” è già di per sé un momento che dona sicurezza al bambino, lo aiuta nella crescita delle sue capacità emotive e cognitive. Questo spazio può essere riempito di domande, racconti su come è andata la propria giornata, riflessioni, fantasie e immagini. È uno spazio fecondo in cui possono crescere la fiducia verso se stessi, la capacità di superare piccole paure, insicurezze e conflitti. Per cui è molto meglio far addormentare i bimbi in questo modo, piuttosto che davanti alla tivù o nella stanza da soli. Le favole possono essere utili a favorire la fiducia in se stessi, a comprendere meglio alcuni eventi che possono essere fonte di disagio, e in ultimo forniscono e lasciano traccia, nella memoria emotiva, di cosa vuol dire “sentirsi accuditti e accolti”, esperienza fondamentale per la crescita. Lavorando con gli adulti, mi capita di rilevare nel mio lavoro, come alcuni di questi non abbiano sviluppato nella loro vita uno spazio di accoglienza e di accudimento verso le loro sensazioni dolorose, risultando incapaci di reperire dentro loro stessi momenti in cui si siano sentiti accuditi, accolti, ascoltati. Pensate, quindi, come può essere importante il momento delle favole della buonanotte: 15 minuti a sera potrebbero aiutare vostro figlio nel futuro a far fronte a numerose esperienze dolorose. Perché attraverso le favole, attraverso l’uso della metafora, si aiutano i bambini a scoprire diversi modi di interpretare le situazioni e a migliorare le loro capacità di risolverle. Le favole insegnano ad avere pazienza, a essere empatici, ad osservarsi, ad avere coraggio, ad apprendere regole di comportamento, a capire cosa sono la bellezza e la generosità. In questo modo aiutiamo i bambini a sviluppare Questa è una grande risorsa che non in tutti è sviluppata, ma è di fondamentale importanza per la gestione delle emozioni (ansie, paure, ecc) e per migliorare le capacità relazionali con gli altri. |
Post n°7 pubblicato il 14 Febbraio 2014 da yinyangdgl1
Io sono sempre follemente innamorato di mamma e di papà... Dice la nonna che si vede da come li guardo... eheheh sta nonna indovina sempre (^__^) |
Post n°6 pubblicato il 13 Febbraio 2014 da yinyangdgl1
Ahahah che bella notizia che è questa qua. Mi hanno detto che la mia nonna non vede l'ora di vedermi. Comnicia a prepararsi due giorni prima, pulisce casa, si fa bella e inventa giochini da fare insieme a me quando andrò a casa sua ahahah. Che fortunato che sono ho una nonna più mattacchiona di me... ahahah... nonnina... anch'io mi faccio bello per te (anzi a questo ci pensa la mia mamma che è diventata bravissima) Arrivooooooo ... :-)
Succede che certe volte la nonna apre la finestra perchè dice che c'è una certa puzzetta, credimi vorrei dirle io non sono stato ma lei poi mi racconta che è colpa del latte e che dobbiamo avere pazienza e mentre le sue guance diventano rosse rosse io mi diverto perchè mi bacia i piedini e mi solletica il pancino. ahhh... adesso va meglio ma... sento un certo languorino... io glielo dico tranquillamente a nonna ma lei aspetta che io strillo, che nonna birbante. Insomma devo proprio alzare la voce per farmi capire? Ho fame, ho fameeeee... dopo il latte mi piace guardare la nonna negi occhi e lei mi guarda pure, e mentre siamo concentrati a guardarci e la nonna mi dice quanto sono bello.... bbllffff... ahahah...nonn si spaventa ma poi ride insieme a me nonna quando mi dici queste cose io digerisco più facilmente ahahah. dopo un poco di tempo però vorrei dormire ma non è sempre che la nonna indovina la posizione che mi piace per addormentarmi e allora alzo la voce finchè la nonna indovina.... ahhh... che pace.... , grazie nonna... ricordati tra un pò si ricomincia Mi risveglio e non vedo la nonna, chissà dovè, chissà cosa starà combinando ecco, con questa nonna mi tocca sempre strillare. ahahahah...
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